martedì 15 gennaio 2008

W I V.I.P.otini

Una nostra carenza, sono i figli per s-fortuna, non ne abbiamo, noi ci occupiamo di anziani, altri amici si occupano di bambini in difficoltà in case famiglia, altri sono infermieri che svolgono il loro lavoro anche nelle O.N.G., ma visto che chi si occupa di queste cose, viene per lo più preso per un fannullone, perché non “fatica” in una fabbrica, spesso accade che i “fratellini”, portino quelli che anni fa venivano chiamati N.I.P.otini, ma che già da anni sono (fortunatamente) diventati: V.I.P.otini. (evviva il telefono azzurro) per passare la giornata con noi perché loro sono indaffarati.
Questa settimana, visto che di “fratellini” con figli, ne abbiamo molti, abbiamo avuto i giorni tutti impegnati con i V.I.P.otini.
Il bello dei V.I.P.otini è che la loro personalità, è sicuramente più emancipata di quando lo eravamo noi N.I.P.otini: “SANNO ciò che VOGLIONO!” Chi il latte con il cacao e chi senza, chi la pappa col pomodoro chi in bianco, chi la carne chi i salumi, chi la verdura chi no! Insomma quando sono molti e concentrati, è una vera impresa, (come avrà fatto mia madre?) gestire anche la pace dei V.I.P.otini e ne abbiamo di tutte le età e di tutte le inclinazioni, intellettuali, laziali, esperti in informatica e cucciolette con meno esigenze, perché il telecomando della TV è la cosa più litigata, specie se è giorno di partite di calcio, ne abbiamo anche di milanisti.
Il dopo, è la tragedia, riassettare casa dopo il passaggio di Attila, è una vera impresa, libri fuori posto, cd senza custodia, giornali sfatti e piatti, tanti piatti da lavare.
Potrebbe sembrare che mi diano fastidio, ma in realtà sono giornate bellissime che ringrazio di passare (basta che i fratellini non esagerino) in loro compagnia e spero che per loro sia altrettanto.

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