Troviamo assai patetico, da parte della Chiesa il voler trovare scuse a ciò che nei secoli ci hanno consegnato, ovvero: il processo dei TEMPLARI.
Filippo il bello, si sa che ne è stato l’artefice del loro annientamento, ma restituirne l’onore, solo dopo 700 anni, è alquanto imbarazzante.
La storia, così come ci è pervenuta per secoli senza gli elementi che sono stati recentemente pubblicati, ci hanno condizionato il giudizio, storico e umano delle vicende accadute.
I TEMPLARI, sono stati amati solo da chi non si è lasciato condizionare da chi ne ha prima sfruttato la fedeltà, verso la SACRA ROMANA CHIESA, e poi sempre per profitto ne ha assecondata e agevolata la disfatta.
Ho letto, che qualcuno, oggi chiede delle scuse, che io spero non arrivino, perché dalle nostre parti si dice: “che te voi rifà co l’aietto” per meglio dire, non c’è scusa che tenga.
In un vecchio film: cuore impavido, si leggeva all’inizio un inciso, che più o meno recitava così: “la storia che vedrete, non la leggerete in nessun libro di storia, perché la storia la scrivono i vincitori.
Non vorremmo che anche oggi, coloro che sono i vincitori continuino a scrivere la storia, io avrei preferito che tutto ciò fosse rimasto negli archivi.
Certo, per uno storico, quei 5400 euro del costo del volume che continuerà ad alimentare le casse degli ex accusatori, saranno ben spesi, ma quella stessa cifra, sarà, per chi come noi tre crede fermamente nel REGNO DIVINO, tutto ciò che riusciranno ad incassare per gli atti compiuti.
Filippo il bello, si sa che ne è stato l’artefice del loro annientamento, ma restituirne l’onore, solo dopo 700 anni, è alquanto imbarazzante.
La storia, così come ci è pervenuta per secoli senza gli elementi che sono stati recentemente pubblicati, ci hanno condizionato il giudizio, storico e umano delle vicende accadute.
I TEMPLARI, sono stati amati solo da chi non si è lasciato condizionare da chi ne ha prima sfruttato la fedeltà, verso la SACRA ROMANA CHIESA, e poi sempre per profitto ne ha assecondata e agevolata la disfatta.
Ho letto, che qualcuno, oggi chiede delle scuse, che io spero non arrivino, perché dalle nostre parti si dice: “che te voi rifà co l’aietto” per meglio dire, non c’è scusa che tenga.
In un vecchio film: cuore impavido, si leggeva all’inizio un inciso, che più o meno recitava così: “la storia che vedrete, non la leggerete in nessun libro di storia, perché la storia la scrivono i vincitori.
Non vorremmo che anche oggi, coloro che sono i vincitori continuino a scrivere la storia, io avrei preferito che tutto ciò fosse rimasto negli archivi.
Certo, per uno storico, quei 5400 euro del costo del volume che continuerà ad alimentare le casse degli ex accusatori, saranno ben spesi, ma quella stessa cifra, sarà, per chi come noi tre crede fermamente nel REGNO DIVINO, tutto ciò che riusciranno ad incassare per gli atti compiuti.
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