sabato 22 agosto 2009

Compagni di Viaggio, canzone di Francesco De Gregori

Avevano
Parlato
A lungo

Di passione
E spiritualità

E avevano
Toccato
Il fondo

Per la loro
Provvisorietà

Lei disse
Sta arrivando
Il giorno…
…chiudi la finestra

O il mattino
Ci scoprirà

E lui
Sentì crollare
Il mondo…
…sentì
Che il tempo
Gli remava
Contro

Schiacciò
La testa
Sul cuscino…
…per non sentire
Il rumore
Di fondo
Della città

Una tempesta
D’estate

Lascia
Sabbia
E calore

E pezzi
Di conversazione
Nell’aria
E ancora

Voglia di amore

Lei chiese
La parola
D’ordine

Il codice
Di ingresso
Al suo dolore

Lui disse
Non adesso

Ne abbiamo
Gi discusso
Troppo spesso

Aiutami
Piuttosto
A far presto
Il mio volo
Lo sai
Partirà…
…Tra poco più
Di due ore

Sentì suonare
Il telefono

Nella stanza gelata

E si svegliò
Di colpo
E capì

Di averla
Solo sognata

Si domandò
Con chi fosse
E pensò…
…è acqua passata

E smise
Di cercare
Risposte

Sentì
Che arrivava
La tosse

Si alzò
Per aprire
Le imposte
Ma fuori
La notte
Sembrava…
…appena iniziata

Due buoni
Compagni di viaggio

Non dovrebbero
Lasciarsi mai

Potranno scegliere
Imbarchi diversi

Saranno
Sempre
Due marinai

Lei disse
Misteriosamente
Sarà sempre tardi
Per me…
…quando
Ritornerai

E lui
Buttò
Un soldino
Nel mare

Lei
Lo guardò
Galleggiare

Si dissero
Ciao
Per le scale
E la luce
Dell’alba
Da fuori
Sembrò…
…evaporare.

Francesco De Gregori

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