venerdì 19 novembre 2010

EMME, pazzo, non lo sono diventato tutto insieme, ma pian pianino

Buon Giorno EMME, sai? Mi è venuto in mente questo racconto, che scrissi molti anni fa e lo inviai anche in seguito ad uno dei miei Editori, però mi domando sempre, il perché non abbia mai pubblicato nessuno dei miei lavori, faranno proprio così schifo? Beh, però è la prova che già molti anni fa, parlavo della stessa Energia, però in questo racconto non scrissi il motivo per cui dovevo simbolicamente morire, evitai per non fare storie, ma mi avevano appena avvelenato e lo Spirito mi ha illustrato tutto, attimo per attimo anche la somministrazione, mi sono fidato dello Spirito e Quella Energia, mi ha salvato, il titolo è: I miei dialoghi con DIO.
Ciao EMME, stai sempre tranquilla, siamo in una botte di ferro, ma che dico di ferro: D’ORO! Filippo!




Una parentesi è d’obbligo e forse è più una curiosità: vorrei essere una mosca, per poter vedere in faccia, coloro che leggeranno questo mio racconto.
Io: parlo con DIO, o per meglio dire LUI: mi ha scelto come suo confessore, che suona un po’, come dire: il mondo è ridotto male se ha scelto me.
Già, perché io non sono mai stato anche nel passato un grand’uomo, non nel lavoro, non nelle relazioni sociali, sceglievo sempre quelli definiti: falliti incalliti e soprattutto nella pratica religiosa: mi annoiano le prediche del parroco.
Eppure Egli mi disse nelle prime esternazioni: “resta come sei”.
Non la ho mai sentita come una grande responsabilità, ma questo è merito SUO, mi fa sentire all’altezza e se posso azzardare, anche alla pari, mi prende in giro, dalle mie parti si dice: “per culo”, rende più l’idea anche se posso apparire volgare e sapete la sua grandezza? Non mi opprime nella forma, mi ama per come sono!
Rozzo? Mi accetta lo stesso! Trasandato? Non mi rinnega! A volte maleducato? Sa comprendermi, insomma non ha uno stereotipo come modello.
Parla con me con intimità e accetta da me, a suo dire: parole e atteggiamenti che non consente a tutti, lo amo, ho imparato da LUI ad amarlo e mi rattrista il fatto che rimanga in disparte, non accessibile a tutti, è anche severo con me, non mi permette cose che permette ad altri o forse è meglio dire che mi ha fatto capire che non posso permettermele.
Risultato della prima pagina: pazzo da legare, in effetti, quando sono solo, non mi considero diversamente, ma quando ho contatto con LUI: mi esalta.
Sono anni, qualche decennio che va avanti così, ed EGLI, forse stanco dei miei dubbi in proposito, mi chiama: “agnostico” perché continuo a definirla una forma di: “follia immaginaria” mi deride ma gioca con me, a farmi erudire.
A volte, credo che EGLI, abbia fatto una scommessa con Sè stesso, forse vuole veramente salvarmi, ed io non mi ribello affatto, ma il dubbio rimane.
In tutti questi anni, EGLI, non mi ha mai ordinato nulla, ma mi dette un solo consiglio: abbandona il tuo lavoro e dedicati ai tuoi genitori anziani.
Lo ho seguito, risultato? Solo, senza un cent. Allontanato dagli ambienti che contano e considerato dai parenti stretti, approfittatore dei miei genitori che economicamente, stanno peggio di me.
Ma la gioia che mi invade il mattino quando mi sveglio molto presto e con un caffè ed una sigaretta, iniziamo a dialogare, non la cambierei con nulla altro al mondo, quello è il nostro: “happy hour” a volte, scriviamo poesie insieme, a volte mi detta un vocabolo che è completo, racchiude in sé tutto ciò che deve dirmi, quindi mi sono dovuto armare anche di dizionario, EGLI mi ha insegnato la semiologia, mi spiega le pubblicità che non sempre pubblicizzano solo il prodotto da reclamizzare, ma a volte parlano di LUI.
Mi traduce cose che in apparenza sembrano insignificanti e mi ha svelato la SUA parte di mondo, quella a LUI fedele.
La cosa divertente, è che posso parlarne liberamente, il massimo che può accadermi è essere considerato: “lo scemo del villaggio” ma accadde altrettanto anche per i SUOI profeti! E visto che il rogo non è più in uso, posso tranquillamente considerarmi scomunicato, tanto per sentire che anche io patisco qualcosa per LUI, credetemi se lo merita.
Merita tutte le mie rinunce, dalle amicizie al sesso, dal benessere economico alla gratificazione sociale, merita il fatto che io debba convivere con una forma di: “follia immaginaria” e magari essere deriso se accenno queste storie e probabilmente meriterebbe di più, ma io non ho null’altro da offrire.
Per gioco, mi ha sottoposto a quella che a SUO dire era l’iniziazione dei Templari: ho creduto di morire, credevo mi annientasse, mentre invece mi forgiava, oggi posso dire senza mentire che andrei sul rogo ingiustamente ma orgoglioso della SUA amicizia e senza rinnegarlo, mi ha insegnato a giocare, senza malizia e senza paura e visto che all’inizio, prendevo tutto con seriosità, rideva di me, ma non per strafottenza, mi insegnava ad essere gioioso, come volesse dirmi: “di ME ti puoi fidare, nulla ti può accadere”.
Oggi posso dire: “io amo il mio DIO”, sin da bambino, consideravo SUO figlio: il mio eroe preferito, insieme a Pippi calzalunghe di cui ero innamorato, ma Pippi calzelunghe continua a rimanere un sogno, mentre il Papà del mio eroe mi riempie di attenzioni.
Una mattina, mentre guidavo la mia macchinuccia, mi chiese di simulare la mia morte, a scopo simbolico, io mi rifiutai, lo avrei fatto dopo tornato a casa, magari in solitudine ma LUI no! Così affinché eseguissi il suo desiderio, mi slacciò le scarpe costringendomi a fermarmi con l’automobile, dovetti chinarmi per allacciare le scarpe ed a LUI bastò, simbolicamente ero morto, accucciato ad allacciarmi le scarpe e risorto in nuove vesti.
È vero, che tutto o almeno molto, ruota attorno ad un francobollo, da ciò che so io addirittura del 1692, quindi molto prima che venisse inventato il francobollo ufficialmente, c’era già chi lo usava, ma proprio non capisco, (però faccio finta, per farmelo spiegare da LUI più esplicitamente) cosa centrino le Poste Italiane nel suo disegno, chissà forse per raccomandata, invierà la salvezza ai SUOI fedelissimi è per questo che attendo sempre la famosa lettera dello zio d’America, sarebbe la mia salvezza economica almeno.
Spesso, mi domando come possa EGLI, darmi tanta fiducia, anche nelle confidenze, visto che per molti sono inaffidabile, quindi mi sono detto: “forse mancava lo scemo del villaggio”, ha servi diligenti e affidabili, anche nella società, tutti sono impegnati a fare del bene a me ha riservato il compito del nullafacente o forse è un premio, non vuole che mi stanchi, però potrebbe essere anche poca fiducia, ma so che mi vuole un bene incredibile! Non permette a tutti di giocare con LUI, penso che anche lui si senta solo, o almeno vorrebbe più compagnia, forse tutti i SUOI fedelissimi li ha impegnati su questa terra per il SUO disegno di salvezza e li attende con ansia e fiducia.
Una pazzia per amore? Penso che la viviamo entrambi, io e il mio DIO, LUI ha scelto me, mentre io la vivo quotidianamente!

Crystal Ship!



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