Chiedo scusa, se non ricordo il nome, ma questo pomeriggio, nella trasmissione: La Vita in Diretta, parlando di famiglia e di come il concetto di famiglia si è evoluto, una psicologa ha contestato il sacerdote proprio sul concetto di famiglia, che per la chiesa è: “marito moglie e figli”.
Lei, divorziata e con una figlia, rivendicava il diritto di chiamarsi “FAMIGLIA”.
A chi segue questo blog, forse sfugge, ma uno dei miei propositi, è quello di illustrare, come il Regno di DIO e cioè il Paradiso è organizzato, io lo faccio parlando di altro e della vita terrena in parafrasi e parodie, sempre scherzando e rendendo il tutto leggero.
Con la lettera a Corrado Tedeschi, forse e sottolineo forse, ho espresso concetti molto criticabili, ma solo per i costumi assunti negli ultimi decenni.
Sappia, cara psicologa, che a certe condizioni, lei ha pienamente ragione, non conoscendo perfettamente la sua storia, dico a certe condizioni.
Se i Vangeli, testimoniano il Vero e cioè che Gesù, è stato generato dallo Spirito santo, la famiglia era: “Maria e Gesù”, Giuseppe ha inserimento, solo ed esclusivamente affinché, Maria, non venga presa dai costumi di allora, per una prostituta, oggi Giuseppe, non sarebbe più necessario, come non sono necessario io, pur essendo padre, a mia Moglie Eterna, affinché loro possano definirsi “FAMIGLIA”, loro sono la mia FAMIGLIA, io avrò solo il compito di riconoscerli, come mio Padre, ha riconosciuto me! Ma la mia Famiglia, era io e mia Madre, tutti i parenti esclusi, fratelli e sorelle, il mio papà, lo ho riconosciuto io e lo rispetto come papà, ma mio Padre, è DIO! Condivido e questa è una specie di famiglia allargata, la mamma con i miei fratelli, ma la famiglia, siamo io e mia madre da una parte, e i miei fratelli, il mio papà e mia madre, da tutta altra parte.
Può sembrare cinismo, ma chiedo appunto di rivisitare i Vangeli, quando Gesù, dice apertamente, parlando della salvezza e dei tempi che dovranno arrivare, di non cercare assolutamente di salvare nessun famigliare, perché si rischia di perire nello scontro.
Una delle rabbie che mi viene spesso, ascoltando discorsi simili, è che la donna, se minimamente conoscesse il suo vero ruolo, non si darebbe così facilmente come fa, sa psicologa, quello che sempre più viene criticato e soprattutto dai psicologi, è il concetto di “Sacrificio” che in sé, racchiude solo nobiltà e la donna, non sacrificandosi dopo un fallimento di matrimonio a non darsi al primo venuto, trasforma un nucleo famigliare anche se sola e con figli, in un miscuglio di sentimenti e DNA! Potrebbe sembrare stupido, ma io non sono sposato con la mia Moglie Eterna, ho solo il DNA unito e questo è uno status del Paradiso, di come la vita di coppia è nel Regno di DIO.
Rimanere single e con figli, significa rinunciare all’adulterio e quella è una grande prova che poi, viene gratificata anche con un compagno, e perché no da noi scelto per le persone in questione in Paradiso? Ciao, Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
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