Un neo costituzionale, e credo ce ne siano molti, crediamo sia l’attuale modo di gestire i diritti televisivi del calcio.
È un po’ controverso e forse contraddittorio ciò che scriveremo, ma quanto il comune cittadino ha diritto di ricevere (nella globalità del mondo informativo, notizia, immagine e voce), l’evento trasmesso? Secondo noi è un diritto inalienabile dalle leggi in vigore.
Cioè, il diritto d’autore, non può assolutamente essere preso come riferimento negli sport.
L’evento dato in differita se pur per breve tempo, nella nostra logica è costituzionale, perché non è una copia, ma l’informazione di un cronista o radiofonico o televisivo.
A questo punto, sarebbe bello sapere se un giornalista, iscritto all’albo, quanto, come e perché se lo può, non deve comunicare l’informazione in suo possesso e se è considerato un reato.
Bisogna tenere presente, che una legge ormai vecchia, obbliga tutte le emittenti televisive, ad avere momenti dedicati all’informazione, con i TG e secondo noi a quello stesso obbligo, appartiene il diritto di ricevere informazione in differita, anche solo per brevissimo tempo, perché è notizia e non evento, l’evento è già passato.
Pensiamo che siamo proprio dei rompiscatole, ma noi la vediamo così! Però, si potrebbe obbiettare, con la tutela dell’immagine di una squadra di calcio che può essere data o negata a proprio piacimento, ma se si constata, che la squadra di calcio, vende lo spazio delle proprie maglie a sponsor, a quel punto si nega allo sponsor stesso: la visibilità che è il valore della maglia stessa, secondo noi è anche poco giusto nei confronti di uno sponsor.
Gronchi Rosa, Crystal ship e Zerodieci: !
p.s. sarebbe interessante, l’opinione dei costituzionalisti, purtroppo noi non ne conosciamo nessuno, e voi?
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