venerdì 1 gennaio 2010

Passato sereno il fine Anno?

Tesoro, pensa sempre con il pensiero rivolto a DIO, noi, abbiamo altri modi per interpretare.
Sai, spero che abbia passato la fine dell’anno nella maniera più divertente possibile e credo che avevi un po’ bisogno del mio post precedente e quindi continuerò ad annoiarti, raccontandoti come il “NOI” che intervengono in nostro aiuto, possa risolvere anche situazioni drammatiche e vorrei anche farti ridere, con il sorriso sulle labbra, sei bellissima.
Ti racconterò un dramma ed una situazione che mi ha fatto morire dalle risate.
Sai, anni fa, mia madre soffriva di fibrillazione atriale e quindi accadeva a volte, di correre al pronto soccorso della mia cittadina, per farle fare lo sblocco del cuore.
Sai, l’ultima volta che mi accadde, era una giornata soleggiata di Giugno e mia madre, si sentì male in casa, io la portai subito al pronto soccorso e accadde una cosa strana.
Non era la prima volta che accadeva ciò, ma quella volta era diversa, quindi con mia madre appena ricoverata, andai a parcheggiare l’automobile al parcheggio a pagamento.
Pagai e scesi dall’auto e guardando per terra… trovai una spilla da giacca, che conservo ancora oggi, un cuore, raccolto da due mani in oro.
In quel modo, DIO mi aveva parlato e quindi detto, di non preoccuparmi, ma di affidarmi a mani esperte.
Al pronto soccorso, non fecero gran che, non riuscirono nemmeno a sbloccare il cuore di mia madre e la dimisero.
Venne anche mia nipote, quella più grande a verificare al pronto soccorso e quindi con mia madre dimessa, insieme a mia nipote, convincemmo mia madre ad andare al pronto soccorso dell’ospedale di Latina, lei è molto strana, accetta sempre le opinioni di tutti.
Convinta mia madre che non voleva discutere l’operato della dottoressa di pronto soccorso cittadino, ci recammo a Latina e messa in osservazione, dopo pochi giorni, le misero un Pacemaker.
Sai, mia madre è ringiovanita, anche se ha ottanta anni ed è poco giovanile, sai da quel momento, mai più andammo al pronto soccorso.
Vedi carissima, tutto è segni che ci fanno capire ciò che stiamo vivendo.
Ma sai adesso voglio farti ridere per ore, con tutti e trentadue i denti.
Sai, con il mio DIO, mai ho garantito per qualcuno, neanche per me stesso, ho chiesto sempre giudizio e sentenza da LUI per tutti.
Premetto, io abito in un monolocale diviso dall’appartamento dei miei genitori solo da un corridoio e le pareti non sono molto spesse, quindi sento anche gli squilli di telefono.
Una notte come molte, stavo ragionando con il mio DIO (mio Padre) e proprio a proposito di mio padre (genitore) e nella vita, nei confronti della famiglia, almeno io non è che lo reputo uno stinco di santo.
Quindi dopo alcune ore di discussione, ho recitato: “mio DIO, sia fatta la tua volontà” battendo le mani.
A quel punto mio Padre (DIO) mi ha detto: “sarò leggero come una piuma”.
Era tutto silenzioso nel buio della notte, ma all’improvviso ascoltati un boato.
Mi precipitai di corsa a casa dei miei genitori e… indovina? Mio padre (genitore) era caduto a terra facendo un capitombolo mentre andava al bagno.
Non si fece molto male, quindi io iniziai a ridere di cuore, guardando mio padre (genitore) che non riusciva a spiegarsi come abbia potuto cadere.
Allora, ti convince il fatto che noi siamo un tantino diversi? Sai le piccole, con la loro mente sanno ciò che possono oggi permettersi di osare e quindi tu saresti la prima a conoscere ciò che potrebbe accadere a loro ed anche a te.
Vi adoro amori miei: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !



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