Illustrissimo Presidente della Repubblica Italiana: Giorgio Napolitano, spero, di non trovarla a tavola, in questo momento, sa, spesso il lavoro porta anche delle rotture di scatole nei momenti meno opportuni e se invece invertiamo il concetto di rompiscatole… ad esempio, anche chi scarta un regalo, rompe la scatola, ma all’interno trova una sorpresa.
Bene, mi è venuta in mente una splendida idea, se solo potesse questa idea, aumentare le speranze del futuro roseo e non nero, per i giovani, ma credo che mi troverò nei prossimi giorni ad essere scacciato in malo modo dal Farmacista che abitualmente frequento, ma a me sta a cuore, più l’opinione delle sue splendide Farmaciste che lavorano in quella farmacia, che quella del mio farmacista, poi è anche preso spesso dai divi e dalle star, però, è simpatico: “se mi odierai, farmacista, dimmelo apertamente”.
Presidente, nella mia cittadina, ci sono ben 8 farmacie, di cui 4 all’interno della cittadina ed altre quattro distribuite negli altrettanti sobborghi.
Se si calcola che la mia cittadina, realizza circa 35.000 abitanti (forse più), si ottiene una farmacia per oltre 4.000 abitanti o pazienti acquirenti di farmaci.
Io, mi chiedo, quale supermercato alimentari, abbia tanti clienti sicuri nella mia cittadina che ne conta ben 9, oltre la piccola distribuzione, quella più capillare.
Beh, Presidente, e mi rivolgo anche alla FederFarama, che credo parte in causa, se si aumentasse il numero delle Farmacie, nelle cittadine superiori a 35.000 abitanti, di almeno il 10%, non credo che verrebbe un danno economico ai Farmacisti, almeno che, non esista l’ingordigia da parte dei farmacisti, sa io ne conosco moltissimi e tutti ricchissimi.
Presidente, a quando risale la distribuzione delle farmacie per numero di abitanti? Beh, credo sicuramente che da allora, molto sia cambiato nel mondo farmaceutico e non ultimo in numero di clienti che all’epoca erano appartenenti alla Farmacia, prodotti distribuiti dalla farmacia e non ultimo l’assistenza sanitaria.
Adesso, si ha il problema molto difficile di dover riassettare il mondo del lavoro per i giovani, quindi credo che possa essere rivisitato il numero delle farmacie in attività.
Poi, potremmo anche analizzare, un sistema di finanziamento dei farmaci, anche per gli immigrati irregolari, spero di poter riuscire in questa operazione, affinché anche gli immigrati irregolari, possano riuscire ad avere assistenza farmaceutica anche gratuita, ma ancora no riesco ad escogitare un meccanismo che non gravi sulle tasche dei cittadini, quindi prometto che mi applicherò in questa direzione, ma credo che i giovani farmacisti, meritino una parte di opportunità, anche con concorsi che promuovano un 10% in più di farmacie nelle cittadine con almeno 35.000 abitanti, sarebbe una sola di farmacia in più, ma che assorbirebbe altri giovani al lavoro.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
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