venerdì 31 ottobre 2008

Se fossi foco, arderei lo monno. (è più difficile seminare)

Nel tempo in cui abbiamo scritto il nostro o mio blog, si può notare come ho giocato al: SE IO FOSSI e lo ho e lo abbiamo fatto con semplicità, pur diventando per esperti, sottili e critici di metodi usati.
Oggi, giocherò al se io fossi un grande banchiere oppure un grande imprenditore o chi so io uno qualsiasi dei datori di lavoro.
Tutti, vogliono gestire il TFR, assicurazioni, banche e gli stessi datori di lavoro.
Tutti, vogliono scommettere, banchieri, datori di lavoro e anche dipendenti, ma scommettere su una cosa certa, si può? Noi crediamo in parte di sì, ed è una scommessa che se compresa e allargata nella molteplicità delle situazioni, diventa vincente.
Il TFR, può diventare una grande risorsa per tutti!
È un po’ complessa e elaborata, la nostra teoria a riguardo, ma coloro che lo gestiscono, potrebbero anche scommettere su di esso, in che maniera? Nella maniera in cui si possa disporre del TFR, in anticipo e con gli interessi, accreditati in anticipo.
Come? Semplicissimo, se si considera una proiezione di un TFR, di un lavoratore in anticipo, potrebbe essere una rata a saldo di un investimento, quale potrebbe essere una casa per viverci.
Il mutuo diventerebbe più snello nelle rate, perché la maxirata finale del TFR, lo quasi dimezzerebbe se si considerano gli interessi di venti o trenta anni, i richiedenti del mutuo, avrebbero agevole possibilità di onorarlo ed il datore di lavoro otterrebbe, lavoro senza inefficienze, perché è indispensabile per il lavoratore, non divergere dal lavoro.
La maxirata finale, si può dopo trenta o più anni, valutare, se in difetto o in eccesso, ma produrrebbe benessere secondo noi, o no! Economisti, siete chiamati in causa, date una valutazione.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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