domenica 2 gennaio 2011

Professore, come farebbe critica ad uno di questi quadri? sviluppo ecosostenibile

Illustre Professor Vittorio Sgarbi, come prima cosa le inoltro i miei Auguri per un Buon 2011, sa, le scrivo a proposito del suo ultimo lavoro, il libro che spesso illustra in TV, che racchiude un po’ anche il suo sentimento per la nostra nazione e nell’ascoltarla, è come se mi venisse in visione l’antica Via che i pellegrini percorrevano per arrivare a Roma, spesso illustrata in opere d’arte, letterarie e in tele.
Poi, questa mattina leggendo il quotidiano abituale, appare in ultima pagina, una esaltazione dell’auto elettrica, apparentemente non hanno niente in comune, ma se torno alla mia giovinezza, allora si apre una finestra con ricordi visti all’orizzonte.
Sai Vittorio, una delle mie grandi passioni, erano i percorsi alternativi, in montagna, al mare, andavo spesso al Parco Nazionale in Abruzzo a fare escursioni, poi anche in tutti i posti dove casualmente mi trovavo, a me piaceva camminare, lentamente oppure anche velocemente per sfuggire a situazioni meteo avverse, ma poter guardare tutto da punti di osservazione diversa era una vera passione per me.
Quindi, ci stiamo lentamente avviando ad un modo di muoverci un pochino diverso, se l’auto elettrica inizia a prendere piede e considerando la velocità dei mezzi elettrici, inferiore a quelli a combustibile in gran parte, poi anche l’autonomia, inferiore a quelli a combustibile, che chiederà più soste e più lente, il ricaricare le batterie richiede più tempo, pare che si potrà scegliere un ritorno alla possibilità di pensare, avendo più pause e andando più lentamente.
Allora mi chiedo e credo che tu, sia per ciò che scrivi, sia da gran conoscitore dell’Italia, dei suoi meandri ed anche perché ritieni Salemi la prima capitale d’Italia, sia la persona più adatta a ciò che vorrei immaginare per il prossimi mesi: un Percorso Alternativo Turistico in una guida illustrata, che racchiuda paesi italiani, che realizzino soste di rifornimento alle auto elettriche, in piccole piazzole: un richiamo al turismo ambientalista nei piccoli centri italiani.
Percorsi per arrivare anche a Roma, oppure Firenze o Venezia, ma con una automobile che più di 80 km di autonomia non ha.
È un lavoro piuttosto complesso, ma potrebbe coinvolgere Sindaci, poi anche l’ENEL, poi ancora Slow Food, il Ministero delle Politiche Agricole e credo che anche Irene Pivetti, faccia parte di una Associazione, che con i giovani promuove attività economiche.
Non ricordo, se si scrive: Via Francigena, ma quella Via, era molto utilizzata in passato, poi se proprio vorremmo esagerare, si potrebbe riuscire a realizzare tutto quel percorso nella navigazione satellitare e se esageratamente anche gli stati membri Europei facessero simili percorsi, credo che possa svilupparsi tutto un settore di turismo meno caotico.
Beh, potrebbero collaborare in molti a questo progetto o sogno decidi tu, ma sarebbe veramente interessante, anche perché promuoverebbe l’automobile elettrica, un po’ come le piste ciclabili.
Beh Vittorio, di gnocca parleremo un’altra volta, magari davanti ad un bel cotechino, mi domando sempre perché nessuno dei pittori famosi, lo abbia mai ritratto nelle nature morte, è già da solo un opera d’arte, avvolto nel suo vapore in un vassoio, ciao: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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