mercoledì 3 giugno 2009

Carissimo Marco Pannella...

Carissimo Marco Pannella, ieri sera, con interesse, ho seguito parzialmente la tribuna elettorale su RAI 3, dico parzialmente, perché prima ho guardato il Professor Sartori ad otto e mezzo su La 7.
Credo che ieri con il post ha stabilito la mia inclinazione politica e quindi questo post, spero lo prenda come una critica che chiunque vorrebbe accostarsi al voto Radicale, le potrebbe fare.
Ho sempre ammirato, il fatto che mai nella storia Radicale, si è scelto di accomodarsi in tavole imbandite con piatti fondi ricolmi ed anche io un po’ da visionario, ho preferito le battaglie a lungo termine, quelle che se apportano qualche modifica, la apportano per un benessere collettivo.
Però ieri una parte del programma da te sviluppato, non mi è piaciuta e mi riferisco al carcere e alla giustizia.
Io credo che uno stato , che non può permettersi di dare giustizia al cittadino e non parlo di vendetta, ma di giustizia, con il carcere per far scontare una pena inflitta, non può nel modo più assoluto chiamarsi “stato di diritto”, credo che debba prevalere il diritto del cittadino ad ottenere giustizia.
Sono contro l’indulto sì! E sono contro quella da te proposta, amnistia per togliere lavoro ai tribunali, si possono amnistiare multe e contenziosi di multe con lo stato, ma non reati contro il cittadino.
Ti parlo come ad un “padre” e se sai qualcosa più degli altri di me, sai che in mio favore, nemmeno i miei fedelissimi hanno potuto intervenire, quando a me venivano inflitte pene pesanti ed oggi li ringrazio, per avermi fatto scontare totalmente la pena nella maniera data e sono CRESCIUTO.
Credo che una qualsiasi cittadina di 35.000 abitanti, debba avere il suo piccolo di tribunale per cause civili: divorzi consensuali, abusi contro le proprietà civili e ai cittadini, insomma tutte quelle cause, che intoppano l’iter di un tribunale.
Lo sviluppo è anche dare lavoro e molti laureati in Legge, troverebbero lavoro influendo in positivo nel sistema legge in Italia.
Credo che i carceri, vadano ridisegnati, tutto il sistema carcerario nel territorio, sono io il prima a dire che il carcere deve essere un luogo degno di essere vissuto e un luogo dove possa attuarsi un pianodi reinserimento dell’individuo, ma non credo che la via giusta, sia quella di svuotarli, perché si svuoterebbe il concetto di giustizia.
Faccio a voi Radicali, i migliori auguri di cuore per le elezioni Europee e ciao!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !: Filippo.

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