venerdì 18 settembre 2009

Caro Francesco, tutto intorno veleni da respirare e bocconi amari da ingoiare

Caro Francesco Totti, capitano della Magica Roma, proprio in qualità di capitano, ascoltato e seguito da tutti i giocatori della squadra, mi rivolgo a te.
Sai, il fatto che io abbia avuto parole ostili alla Magica, non significa che ne cerco le disavventure, ma anzi motivi che possano farmi ricredere e quindi spero sicuramente in successi della squadra.
Ieri sera, ho ascoltato la parte finale della partita contro il Basilea, la cronaca la faceva Zampa e con toni delusi dalla prestazione della Magica, quasi non credeva, il livello basso di prestazione dei giocatori e poi, tutti coloro che hanno guardato lo spettacolo, erano concordi, che ciò che vi è partita è “la testa”, vi manca la connessione, tra pensiero e teoremi di gioco, quindi l’eseguire la tecnica in campo e ciò porta gli avversari, a prestazioni anche umilianti nei vostri riguardi eppure di tecnica, ne avete da vendere.
Tra i sogni di ragazzo, ho sempre avuto quello di far parte dell’organigramma di una squadra di calcio, e sicuramente visto che era un sogno, della Magica, ma per l’applicazione, di mie ideologie riguardo lo sport praticato e molte derivano da uno sport che ho praticato in gioventù, lo Judo, sai molti lo praticavano solo come arte marziale, ma io no, io lo praticavo anche come filosofia, quindi ne ricercavo anche la parte spirituale dello sport, cosa che raramente vedo fare dai giovani di oggi.
Quindi ne studiavo e cercavo di apprendere, tutto quello che riguardava lo spirito, quel elemento poco considerato negli sport, oggi si cerca lo psicologo, ma non ha tecniche di meditazione tanto evolute.
Ti sarà capitato, di guardare in TV, monaci ZEN, qui in occidente, li esibiscono come spettacolo, ma l’elevata spiritualità che mettono in esercizi, crea la connessione perfetta tra mente e azione.
Se io avessi una squadra di calcio, con cui poter intraprendere un cammino, sicuramente, affiderei i calciatori ad un Monaco ZEN, affinché ne esalti le doti dello spirito, che non significano questioni religiose, ma più semplicemente, riuscire a far connettere pensiero e azione.
E una pulizia, dai cattivi pensieri, una potatura essenziale allo spirito.
Forse deriderai, questa mia logica sportiva, ma sai io lo facevo in solitudine proprio per paura di essere deriso, quindi sono pratiche che si possono eseguire anche da soli, in momenti di relax.
Non credo il vostro allenatore, capace di infondervi serenità di spirito, ma non per motivi particolari, semplicemente, perché non tutti hanno una mentalità aperta a esperienze anche spirituali.
Credo veramente, che un Monaco ZEN che vi studi nei comportamenti in campo, riesca a far scaturire dal vostro spirito, la serenità necessaria a prestazioni all’altezza della vostra tecnica.
Con simpatica stima: FILIPPO.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S. caro Daniele, la meditazione, mi è stata molto utile, nei momenti di maggior dolore, quando tutti i pensieri intorno a me erano veleni da respirare, Auguri a tutti.


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