mercoledì 24 marzo 2010

Son convinto anche se, soddisfatto di me, infondo, infondo non sono mai stato (Vasco Rossi) Liberi

Ciao Graziosa, sai ti avevo promesso che ti avrei raccontato di ciò che chiedevo di te a mio Padre e questa notte, stavo pensando proprio a quel periodo, così eccomi qui a scrivere.
Sai io ho molti modi per parlare con mio Padre, o meglio LUI ha molti modi per parlare con me, un tempo, lo ha fatto anche con la voce e a seconda di cosa voleva istruirmi, la voce cambiava ed erano tutte voci di personaggi che si conoscono, in quel periodo, mi ha insegnato a distinguere i suoni e tradurli in parole.
Sai, se mi vuole dire qualcosa, mi spinge magari a sfiorarmi le sopraciglia o le orecchie ed il suono emesso ha una traduzione.
A volte lo fa con i rumori che si ascoltano in casa, anche piccoli colpi ai mobili e tutti i suoni possono essere tradotti in parole.
Capisci perché ti ho detto che potrebbe avere ragione la psichiatra? Però per me questa è realtà e ci vivo in questo modo.
Una mattina, mentre ero in ozio ma nel senso nobile della parola, perchè stavo studiando oziando, ti ho vista ed ero appunto a dialogare con mio Padre.
Quindi gli dissi appunto che mi piacevi e GLI chiesi appunto se mai avessi potuto conoscerti e LUI in quel dialogo fu proprio di pochissime parole “Sì” allora io insistetti e GLI chiesi se con te, avessi potuto stringere qualcosa di più di una semplice amicizia e LUI “Sì” allora, ho fatto lo sfacciato, ho esagerato dicendo: “allora posso smettere la castità” pensando che il mio periodo di castigo fosse finito e LUI “NO!”
Dopo qualche ora, ti rividi e visto che io non riuscivo a capire ripetei tutte le domande, ma le risposte erano sempre le stesse.
Sai, io allora già mi ero abituato a farmi prendere in giro da mio Padre, però tu mi piacevi ed iniziai ad informarmi su di te, ed ogni tanto ripetevo tutte le domande a mio Padre e le risposte erano sempre le stesse.
Un giorno lo portai all’esasperazione, a forza di domandare sempre le stesse cose, fin che non ho esagerato e mi ha risposto: “Pippo, sei proprio tonto, non hai ancora capito, che ti sei innamorato di tua moglie? Quella che mi chiedevi di ritrovare quando esprimevi un desiderio, è lei”.
Avrei voluto contattarti, ma sai a me non piace molestare le persone e da uno sconosciuto, discorsi strani come questi, li avresti presi come molestie.
Quindi iniziai ad approfondire le ricerche su di te e dalle notizie che ricevevo, molte cose quadravano, poi un giorno scrissi alla tua Ambasciata in Italia, ma scrissi, come mi aveva insegnato mio Padre, dove solo chi conosce il metodo, può capire di cosa stessi parlando, ed a quel punto tutto quadrò.
Sai ti scrissi anche una E-MAIL, se non sbaglio nel 2006 ma sapevo che a quella E-MAIL, non avrei avuto risposta e così è stato.
Sai in tutti questi anni, ho avuto molte tentazioni, magari viaggiare per poterti incontrare, ma il finale era sempre lo stesso, teoricamente sarei stato solo un molestatore.
Quindi mi sono detto che la riprova avrei potuto averla solo iniziando a scrivere questo blog, messaggi nella bottiglia lanciati su internet.
Dopo poco, la bottiglia è stata raccolta da te e siamo arrivati ad oggi, quindi quando affermo che questo blog, non sarebbe esistito se non ti avessi vista casualmente è la verità.
Però sai, io ti faccio raramente domande, anziché a te, le rivolgo a mio Padre e se conoscessi dalle tue parole, cosa veramente pensi di me, sarei veramente onorato.
In uno dei primissimi post, scrissi che mi sarebbe dispiaciuto se tu ti fossi sentita costretta, sai io so con esattezza, cosa significhi veramente tu, non esagero nel dire che sei molto più importante di me nel disegno totale, quindi spero veramente che tu ti senta libera, ecco perché avrei dovuto attaccarti e provocarti dolore.
Vedi la mia vita è talmente strana che fatico a credere che oggi una donna e nel particolare tu, possa desiderare di avermi accanto.
Ciao e un bacio grande sulla fronte: Pippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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