San Valentino, giorno dedicato ai promessi sposi, agli innamorati di tutto il mondo, giorno che prima o poi tutti abbiamo aspettato con entusiasmo, i nostri primi batti cuori, i primi baci scambiandoci dei cioccolatini e sussurrando parole d’amore.
Quei tempi, ormai sono andati e sogniamo che ritornino più intensi che mai, ci illudiamo di un futuro che porti con sé, quello che gli eventi del passato ci hanno distrutto con la realtà dei fatti avvenuti in passato.
Se dovessimo essere realisti, dovremmo sorvolare a tale anniversario, ma noi no! Noi siamo sognatori, ci illudiamo di una realtà non oggettiva che è impressa nella nostra fantasia, nel nostro sentirci parte di un disegno divino.
Quindi con vero piacere e: “follia immaginaria” dedichiamo queste belle rime tratte da: “Cantico dei Cantici” alla nostra LEI che sentiamo presente al nostro fianco, immaginazione? Follia? Ma a noi che ce ne frega?
Lo sposo:
Io vi scongiuro, figlie di Gerusallemme
Non svegliate, ne scotete l’amore
Finchè a LUI non piaccia.
MUTUO POSSESSO!
GRONCHI ROSA!
mercoledì 13 febbraio 2008
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