martedì 10 febbraio 2009

Anime Salve, spunto da una canzone di Fabrizio De Andre

Lascia lente
Le briglie
Del tuo hippogrifo
O astuzia

E sfrena
Il tuo volo
Dove più ferve
L’opera dell’uomo

Però
Non ingannarmi
Con false
Immagini

Ma lascia
Che veda la verità
E possa poi toccare
Il giusto

Da qui messere
Si domina la valle

Ciò che si vede…
…è!

Ma se l’xxxxxx
È scarno
Al vostro occhio

Scendiamo a rimirarlo
Da più
In basso

E planeremo
In un galoppo alato

In un cratere
Dove gorgoglia il tempo.

Questa è l’introduzione di un famoso long plein del Banco del Mutuo Soccorso.
La speculazione a cui stiamo assistendo in questi giorni e quel: “che DIO li perdoni” da parte di qualcuno, indirizzato a qualcun altro, è vergognoso.
Forse non tutti ricordano “chi è senza peccato, scagli la prima PIETRA” e se qualcuno pensasse di essere esente dal peccato è un PAZZO, ma non toccato da quella follia sana, ma da quella del male.
Che come dice la stessa chiesa, satana la strategia che adotta, è quella di far credere che non esista.
Siete sicuri che in voi non risieda e si esprima con la cattiveria di animo? Da sempre, volete impadronirvi della coscienza dell’essere umano e pilotarla a vostro favore, che poi si esprime in potere anche economico, provate a fare qualcosa gratis: tacete! L’uomo DIO lo vuole libero, anche di rivolgersi direttamente a LUI, senza intercessori uomini.
Il rapporto più bello per l’onnipotente, è quello individuale, della coscienza personale e non di massa! Non mi stancherò mai di pensare DIO, di immaginarlo DIO e di poter comunicare con LUI direttamente.
L’esame di coscienza, con cui poi voi vi impadronite con la confessione.
“Io sono nato libero!” (se non sbaglio è il titolo di una canzone sempre del Banco) mentre voi avete da sempre approfittato della debolezza dell’essere umano per renderlo inferiore e così molte delle religioni.
Non ho mai nascosto la mia ignoranza scolastica, ma i testi che leggo sono gli stessi che leggete voi, ma con una differenza, voi li indirizzate agli altri, credendovi “SALVI”, mentre io so benissimo che quei testi sono indirizzati al lettore e voi minacciate con quei testi, ma c’è un bel detto a ROMA: chi semina vento, raccoglie tempesta e se si abbattesse su di voi la tempesta di minacce che sventolate? Ad Aldo, vorrei dare una spiegazione, quello di Aldo Giovanni e Giacomo: si chiamano ventose, per il motivo che hai capito, perché sei davanti alle bellezze, se eri dietro, il motivo che avresti scoperto: era puzzolente!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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