venerdì 13 febbraio 2009

Perchè Sanremo, non è più "SAN REMO!"

Da non credere, è delirante, quello che sta diventando per me, l’appassionarmi ad un programma, dove si cerca il fattore X! Sto diventando un X Factor dipendente, quella Serena mi ha fatto appassionare e di brutto, però hanno bandito la sua voce alle mie orecchie e proprio per questo, vorrei lanciare un programma sperimentale, dove la collaborazione, l’adozione, l’aiuto ai giovani, prevalga sulle sempre chiacchiere avute a Sanremo di aiutino e raccomandazione.
Sarebbe bello prima di tutto, che non mi facessero fuori Noemi, io mi appassiono alle gnocche: Serena, Noemi e chissà chi altre, comunque, se gli autori italiani, quelli in gamba, anche quelli che poi sono interpreti di sé stessi, adottassero i concorrenti ed interagissero con loro, dando consigli via e-mail e soprattutto, se agli eliminati dalla gara, quelli che per colpa, magari solo di una serata no, avessero a disposizione un loro testo, un lavoro nuovo di qualche grande autore, solo per poter provare il lancio di un nuovo artista.
Perché è facile essere bruciati, non dalle “impressioni di settembre”, ma da freddo di “novembre”, spesso i germogli si bruciano.
Quindi se potessero provare a giocare, gli autori italiani, guardando e prevedendo una loro interpretazione, sarebbe un piccolo aiutino ai giovani.
Detto questo, io ancora non ho capito come funziona la gara e cosa bisogna fare per vincere.
Però devo dire, che non è leale, credo che le interpretazioni, debbano essere fatte alla pari e cioè o tutte nella stessa sera in italiano, oppure in lingua straniera, interpretare in italiano è molto più difficile e criticabile dal pubblico, l’inglese lo si mastica è scivoloso e per gli ignoranti in lingua come me, risulta sempre perfetto, meno attaccabile dalla critica.
Sperando nella collaborazione con gli eliminati, da parte degli autori italiani, in maniera che non risulti la minestrina di Sanremo, Augurosi a tutti i concorrenti.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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