martedì 17 febbraio 2009

Volete essere "Attori" del futuro? Sì, ma pensate anche alla platea!

Se dovessi spiegare ogni parola che digito dalla mia tastiera, non basterebbe l’enciclopedia TRE CANI.
Però, visto che le parti attrici, degli approfitt-attori si sono risentite, anziché fare un post su X Factor per chiedere a Morgan l’assegnazione a Noemi di un brano di: Telling Stories a scelta dall’album di Tracy Chapman, gioco a fare il sociologo.
Tutti, sono concordi che l’ondata di sfascio della società è disgustoso: vedere atti di bullismo, oppure il sopravvento dei figli sui genitori.
Allora, chiedo appunto a coloro che studiano sociologia, una proiezione della nostra società da qui a venti anni.
Sicuramente, e non ho paura di essere smentito, si avranno solo immaginando e non valutando statistiche: unioni che assomigliano alla famiglia, dove i genitori, non solo non avranno più autorità sui figli per motivi interlocutori, ma anche per motivi legali, la famosa frase: “tu non sei mio padre”, avrà peso legale e non solo di espressione di un disagio.
Quella che negli anni sessanta, veniva attaccata e cioè la famiglia, non esisterà più ed è proprio l’inizio di ogni aspetto legislativo di piccole regole che devono essere tenute nelle famiglie, per poi comprendere le più complesse regole di comportamento sociale.
Se e ne sono sicuro, quella che è fondata sul matrimonio anche con rito civile e che poi ha definizione di famiglia, viene attaccata, non da quelle semplici unioni da ragazzi, fatte per divertimento e potrebbero anche essere tutelate per legge, ma da quelle più sofisticate forme di convivenza per comodo, finisce TUTTO! Quello che voi chiamate tessuto sociale è destinato a creare mostri di convivenza civile o per meglio dire incivile.
Forse sbaglio a dire, che il divorzio, è stato un elemento essenziale, per riorganizzare socialmente, confusione civile e quindi è stato perfetto per ritoccare sbavature nelle convivenze e regolamentarle nella società, quindi se non si viene ad una sofisticata forma di regolamentazione delle convivenze in unione di fatto, si avrà solo caos sociale.
Molti anni fa, scrissi un e-mail alla scomparsa Tina Lagostena Bassi, dove appunto trovavo obbiezioni alla forma che si vorrebbe dare alle unioni di fatto.
Ma non per motivi religiosi, ma bensì sociali, le unioni di fatto, con espliciti motivi di comodo delle parti, sono dannose.
C’è un impoverimento anche economico socialmente parlando e culturale della forma di legalità, perché viene a mancare, proprio l’inizio e l’iniziazione delle regole per un adolescente.
Volete combattere in bullismo? Oppure la mancanza di rispetto? Oppure il deterioramento della società? Allora perché dissolvete quella che nei tempi è stata la forma primordiale delle regole: La famiglia che deve essere sempre incentivata anche nel ricostruirsi dopo un fallimento famigliare e se per incentivare la costruzione di nuove forme di famiglia, c’è bisogno di pugno duro, non, non riconoscendo l’unione di fatto, ma eliminando i precedenti privilegi acquisiti a danno di? Sarà un disastro di società!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

Nessun commento: