sabato 22 marzo 2008

AMICI PER CASO?

“Per un amico in più” cantava Cocciante, anni fa e sull’amicizia non solo lui ha avuto parole da spendere.
I parenti, quasi tutti sono concordi nel definirli “serpenti” chissà se a torto o a ragione? L’amicizia, invece è da tutti ricercata e decantata.
Noi tre, proprio quando ci siamo negati all’amicizia, l’abbiamo trovata, ma non a parole, ma con i fatti.
Le vicende della vita, ci hanno posto il problema se continuare o finire, rapporti d’amicizia, che gli interessi personali (non nostri in vera verità) avevano logorato, noi abbiamo scelto la via più realista, la solitudine e l’isolamento dalle ipocrisie.
Con l’atto, abbiamo trovato fin da subito la “libertà” nell’agire, nel pensare e soprattutto nell’esprimerci a nostro insindacabile giudizio e successivamente, quelle che vengono definite: amicizie disinteressate.
Disinteressate a cosa, sicuramente non a noi, mostrano interesse per quello che si può chiamare futuro, ma disinteressate allo sfruttarci, per scopi di loro guadagno, sanno che non siamo sostituibili e quindi nessuno vuole spodestarci, come in precedenza accadde.
Ognuno nel suo ruolo e il nostro è sicuramente il più basso, quindi anche noi dimostriamo amicizia, nel non voler appropriarci di ruoli più importanti e comodi.
Il nostro, noi lo definiamo giuoco, giochiamo ad essere agenti segreti del “Paradiso” sperando di essere utili a quelli che noi riconosciamo come amici, invisibili e silenziosi, ma efficienti nel comunicare all’aria, nostra comunicatrice, informazioni utili.
A cosa? A niente, il pensiero, è e rimarrà solo pensiero, dove tutti possono non solo essere partecipi, ma anche costruttori di nuove e fantastiche fiabe per un futuro migliore.
Però purtroppo esiste anche chi per incapacità di essere libero pensatore e narratore di un futuro migliore, usa il dogma, per sua natura non elastico per condannare la fantasia.
Tutto può essere evoluto, e il pensiero lo dimostra, la fantasia, crea mondi e civiltà non oggettive, non verificabili e quindi lontane dalla vita terrena e dalla reale costruzione dell’essere umano.
Non esiste sulla terra luogo perfetto, eppure ideologie diverse hanno provato a costruirlo, con il risultato che l’essere umano non appaga la sua voglia di immaginarne uno perfetto.
Luogo perfetto, per ognuno degli esseri umani, è differente, per alcuni basterebbe la democrazia come qui da noi, per altri che vivono più liberamente, il luogo perfetto sta nell’aldilà, dopo la morte, morte che come narra la Pasqua che stiamo per festeggiare, per alcuni è risurrezione in una nuova vita.
Perché, una fantasia spaventa alcuni? Perché si nega al pensiero il suo compito? Che è appunto quello di immaginare? Non capiremo mai l’umanità, sciocca e imprigionata nel celebrarsi, come se immaginasse che da altre vite, la nostra terra sia luogo d’arrivo come premio per la vita vissuta in altre parti, ovvero che sia: “IL PARADISO” credetevi anche importanti e probabilmente dei, con la possibilità di esercitare potere su altri esseri umani, a noi fate pena e compassione, perché vi manca la vita.
Ritornando all’amicizia, si può notare come ancora il dogma è nemico, nemico dell’amicizia fra religioni diverse, nemico dell’amicizia fra nazioni diverse e nemico della fantastica fantasia che per sua natura va oltre.
GRONCHI ROSA: dedicato agli amici!

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