martedì 18 marzo 2008

Da Trmonti alla dignità, ce passano TreMonti

Illustre, lei è professore, io no, lei è stato ministro io non lo sarò mai, lei pubblica libri, a me non li pubblicano, potrei elencarle milioni di differenze tra me e lei e questo perché, perché lei appartiene ad un ceto di molto superiore al mio (sicuro che lo abbia sudato) e con questo non ho nessun rancore, me è la realtà dei fatti.
Ho assistito, ieri sera alla trasmissione otto e mezzo, dove lei raccontava il suo libro, lasciandosi andare anche a eventuali proposte su come sarebbe il futuro che ci aspetta, se vincerete le elezioni.
Non che mi importi nulla, ma non le sembra di umiliare ancor di più l’italiano povero? Le spigo per essere più chiaro.
Caro professore, dare ai servizi sociali, la distribuzione di latte, pasta e pane per i poveri è umiliante, in molti telegiornali, si ascolta la gente che dice che viene tolta loro la dignità, ed è quello che la sua idea farebbe ulteriormente.
Non le sembra più dignitoso dare ai pensionati al minimo la possibilità di acquistarli tali beni di prima necessità? Non le sembra che la ricchezza vada ridistribuita? Non sono un economista, ma lei sì, dovrebbe sapere che sarebbe un’eguale spesa, l’affidamento di tale distribuzione tramite i servizi sociali, con la possibilità, (visto come funzionano le cose in Italia) che i beni vadano a chi non ne avrebbe diritto.
La dignità, è una cosa seria che lei visto che parla di valori, dovrebbe valorizzare.
Professore, ex ministro, politico in campagna elettorale: ripensi a ciò che pensa!
GRONCHI ROSA: !

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