giovedì 8 ottobre 2009

Una Scatola Nera, con il "Doppio Fondo"

Non molto tempo fa, accadde sopra le coste Brasiliane, un disastro aereo.
Io non ho più saputo niente di quel disastro: un aereo in volo tra Brasile e Francia con a bordo molti passeggeri.
Subito dettero colpa a degli accorgimenti tecnologici, che misurano la velocità dell’aereo, ma poi sui quotidiani non se ne è saputo più nulla.
Però, in ciò che lessi allora, un particolare mi lasciò piuttosto sconcertato: “la scatola Nera”. Da ciò che mi risulta, non si è più trovata, perché dispersa nel fondo dell’oceano eppure sarebbe stata importante per il futuro.
Sono sicuro che già alcuni pensino la mia stessa idea, ma se quella mia, è ancora una idea originale, la affido ai miei fedelissimi per svilupparla.
Trovo alcune carenze nel sistema “scatola nera” e proverò a proporle per uno sviluppo del sistema “scatola Nera”.
Se si concepisse la scatola nera, non un elemento postumo al disastro, ma un elemento attivo al volo, si potrebbe realizzare un sistema di trasmissione dei dati satellitare.
Esempio, se all’invio del SOS da parte di un aereo, la scatola nera in questione, venisse agganciata da un sistema satellitare e da subito iniziasse a trasmettere i dati sin dalla partenza, si avrebbero i dati a disposizione, anche in assenza della scatola nera.
Quindi potrebbe immaginarsi una scatola nera, che risponda a sollecitazioni satellitari se agganciata ad un sistema di trasmissione satellitare e quindi anche dalle profondità marine, potrebbe trasmettere dati e non solo segnale per essere individuata.
Certo, il recupero della scatola nera è importante per la comparazione dei dati, ma potrebbe essere un sistema importante per ottenere dati utili per situazioni di emergenza future: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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