Egregio Ministro della Economia Giulio Tremonti, vorrei portare alla sua attenzione, una forse discutibile mia proposta.
Credo, che lavorare sui tagli alla spesa, non sempre sia una via percorribile, almeno credo che non per tutte le voci di spesa, lottare contro gli sprechi sì, ma alcune voci, sono sempre in crescendo, pur con tutti gli sprechi tolti.
Credo che questo, sia il caso della sanità, voce in cui anche eliminando, cosa auspicabile, tutti gli sprechi, la spesa rimane sempre in aumento, anche grazie a tutte le innovazioni nella sanità.
Esiste, nelle spese degli italiani, una voce che è per come lo considero io, un furto di cartelli da parte delle compagnie telefoniche ai cittadini.
È la spesa per INTERNET, troppo caro agli utenti e pochissimo si fa affinché la spesa ai cittadini, possa essere ridimensionata, sono dei veri e propri contratti capestro, così li vedo.
Tenendo in considerazione, il federalismo fiscale, si potrebbe applicare, una tassina, di un centesimo di euro, ad ogni scatto alla risposta del collegamento internet di ogni utente, ad ogni connessione nella rete, affinché, se le compagnie telefoniche, non tengono conto delle tasche dei loro utenti, almeno che qualcosina torni nelle tasche degli utenti, sotto forma di contributo al sistema sanitario nazionale o considerando i distretti telefonici, regionali.
Lo avevo anticipato, la mia è una proposta anche controversa, ma potrebbe essere una risorsa all’innovazione del nostro sistema sanitario, anche contributivo, che non incide nelle tasche dei cittadini, lei consideri, che i primi tre minuti di connessione, le compagnie se li fanno pagare più della tariffa oraria ed i vari contratti con abbonamento mensile, lo chiedono legato a quello della voce, quindi significa che all’origine, il traffico internet, sia meno costoso alle compagnie telefoniche e credo molto redditizio, anche perché non creano tra loro la concorrenza.
Le auguro una buona Pasqua e le chiedo di prendere atto di questa mia proposta.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
Credo, che lavorare sui tagli alla spesa, non sempre sia una via percorribile, almeno credo che non per tutte le voci di spesa, lottare contro gli sprechi sì, ma alcune voci, sono sempre in crescendo, pur con tutti gli sprechi tolti.
Credo che questo, sia il caso della sanità, voce in cui anche eliminando, cosa auspicabile, tutti gli sprechi, la spesa rimane sempre in aumento, anche grazie a tutte le innovazioni nella sanità.
Esiste, nelle spese degli italiani, una voce che è per come lo considero io, un furto di cartelli da parte delle compagnie telefoniche ai cittadini.
È la spesa per INTERNET, troppo caro agli utenti e pochissimo si fa affinché la spesa ai cittadini, possa essere ridimensionata, sono dei veri e propri contratti capestro, così li vedo.
Tenendo in considerazione, il federalismo fiscale, si potrebbe applicare, una tassina, di un centesimo di euro, ad ogni scatto alla risposta del collegamento internet di ogni utente, ad ogni connessione nella rete, affinché, se le compagnie telefoniche, non tengono conto delle tasche dei loro utenti, almeno che qualcosina torni nelle tasche degli utenti, sotto forma di contributo al sistema sanitario nazionale o considerando i distretti telefonici, regionali.
Lo avevo anticipato, la mia è una proposta anche controversa, ma potrebbe essere una risorsa all’innovazione del nostro sistema sanitario, anche contributivo, che non incide nelle tasche dei cittadini, lei consideri, che i primi tre minuti di connessione, le compagnie se li fanno pagare più della tariffa oraria ed i vari contratti con abbonamento mensile, lo chiedono legato a quello della voce, quindi significa che all’origine, il traffico internet, sia meno costoso alle compagnie telefoniche e credo molto redditizio, anche perché non creano tra loro la concorrenza.
Le auguro una buona Pasqua e le chiedo di prendere atto di questa mia proposta.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
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