Vorrei, proporre una provocazione ai miei Fedelissimi, forse vi propongo cose vecchie, già in produzione, ma se non lo sono, potrebbe essere una innovazione alle nostre città d’arte.
Lo studio di un sampietrino tecnologico, per poter lastricare le pavimentazioni stradali dei centri storici e contemporaneamente, produrre energia.
Tempo fa, ho visto delle tegole per tetti, con incastonati dei piccolo pannelli solari, poi ho visto una specie di marciapiede, dove gli stessi passanti, calpestandolo producono energia ed io ho in mente il sampietrino tecnologico, oppure quelle lastre di pietra vulcanica che pavimentano le strade dei centri storici.
Credo che su di un sampietrino, agiscano tre o forse anche più forze.
La prima è quella solare, quindi riuscire a catturarne l’energia, per poter produrre energia elettrica mediante dei piccoli pannelli solari incastonati, potrebbe già da sola produrre energia a sufficienza, per illuminare la via stessa.
La seconda è una pressione al passaggio e quindi con dei gas inseriti in un cuscinetto, si potrebbe produrre calore, o da distribuire in quanto calore, oppure mediante apposite centraline, trasformare in energia elettrica.
La terza, è una forma di oscillazione a basculla, al passaggio di un autoveicolo, in ingesso ed in uscita e non ricordo dove, ma anche dalle onde del mare, ricavano energia elettrica.
Allora, miei fedelissimi, ritenete opportuno dare in studio queste mie riflessioni? Provare con qualche università? La progettazione di un sampietrino tecnologico? Spero mi facciate sapere come voi la pensate, forse è già tutto brevettato e solo da assemblare in un futuristico sampietrino.
Sapete, vorrei tanto sapere, se poi quel motore elettrico ad elettrocalamite, possa funzionare e se già era stato prodotto e da chi? Perché tacete su tutto? Ciao, Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S. un saluto a Valeria, lo avevo promesso ed una domanda, ma il cappuccino te lo hanno offerto poi?
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