Il bivio.
Quando non si hanno cose da scrivere, perché non si hanno spunti, bisogna ricorrere o alla fantasia e a volte lo abbiamo fatto, oppure alla memoria, che conserva cose preziose, a nostro pensare.
Oggi, ricorreremo alla memoria, raccontando un accadimento raccontatoci da (?) alcuni anni fa.
Siamo intorno all’anno 1995 e (?) era nel momento del risveglio! Anni in cui a (?) veniva illustrato il tutto.
Anni di sofferenza e di passioni, di studio e di apprendimento, insomma gli anni in cui (?) ha acquisito la consapevolezza dell’essere.
(?) aveva un vecchio armadio in un magazzino dimenticato, armadio che faceva parte di una camera da letto che veniva ereditata dal primogenito a seguire.
Un mattino di buon’ora, a (?) arrivò un sussurro all’orecchio, che lo chiamava a cercare tra le tavole di quel vecchio armadio.
(?) lo fece a pezzi, cercando e ricercando e dopo averlo smembrato tutto, trovò in un angolo nascosto: un francobollo! Unico nel suo genere.(lo abbiamo visto e non lo illustriamo)
(?) lo mise da parte e ne ricercò la provenienza, ma niente era assolutamente unico, così lo riposò con cura.
Passò qualche anno, e il sussurro disse a (?):- al momento opportuno, dovrai gettarlo al vento, o al mare o in montagna, sarà tua la decisione e a seconda di dove lo getterai, ne trarremo le conclusioni-.
Passo ancora qualche anno, ed il sussurro tornò di nuovo:- è il momento, agisci!-
(?) prese il francobollo, lo mischiò con altri francobolli recenti e si avviò.
Salì nella macchina, e si diresse dal benzinaio:- metti la biada ai cavalli- poi andò verso? E si trovò ad un bivio, alla sua destra, sarebbe andato al mare, mentre alla sua sinistra in montagna.
Sappiamo con certezza che la decisione di (?) è stata la più giusta, nulla è andato perso, ma dove egli si sia diretto rimarrà un segreto, lo abbiamo costatato, perché quel francobollo è stato ritrovato ed ora è custodito con cura!
Quando non si hanno cose da scrivere, perché non si hanno spunti, bisogna ricorrere o alla fantasia e a volte lo abbiamo fatto, oppure alla memoria, che conserva cose preziose, a nostro pensare.
Oggi, ricorreremo alla memoria, raccontando un accadimento raccontatoci da (?) alcuni anni fa.
Siamo intorno all’anno 1995 e (?) era nel momento del risveglio! Anni in cui a (?) veniva illustrato il tutto.
Anni di sofferenza e di passioni, di studio e di apprendimento, insomma gli anni in cui (?) ha acquisito la consapevolezza dell’essere.
(?) aveva un vecchio armadio in un magazzino dimenticato, armadio che faceva parte di una camera da letto che veniva ereditata dal primogenito a seguire.
Un mattino di buon’ora, a (?) arrivò un sussurro all’orecchio, che lo chiamava a cercare tra le tavole di quel vecchio armadio.
(?) lo fece a pezzi, cercando e ricercando e dopo averlo smembrato tutto, trovò in un angolo nascosto: un francobollo! Unico nel suo genere.(lo abbiamo visto e non lo illustriamo)
(?) lo mise da parte e ne ricercò la provenienza, ma niente era assolutamente unico, così lo riposò con cura.
Passò qualche anno, e il sussurro disse a (?):- al momento opportuno, dovrai gettarlo al vento, o al mare o in montagna, sarà tua la decisione e a seconda di dove lo getterai, ne trarremo le conclusioni-.
Passo ancora qualche anno, ed il sussurro tornò di nuovo:- è il momento, agisci!-
(?) prese il francobollo, lo mischiò con altri francobolli recenti e si avviò.
Salì nella macchina, e si diresse dal benzinaio:- metti la biada ai cavalli- poi andò verso? E si trovò ad un bivio, alla sua destra, sarebbe andato al mare, mentre alla sua sinistra in montagna.
Sappiamo con certezza che la decisione di (?) è stata la più giusta, nulla è andato perso, ma dove egli si sia diretto rimarrà un segreto, lo abbiamo costatato, perché quel francobollo è stato ritrovato ed ora è custodito con cura!
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