La TV dei ragazzi
Per chi come me è cresciuto con la TV dei ragazzi che allora trasmetteva di pomeriggio, “le avventure di Ciuffettino”, “i ragazzi di padre Tobia” e molti altri telefilm che adesso mi sfuggono, è veramente difficile capire il perché la RAI oggi, ma già da molto tempo è allo sbando.
Non so di chi e di cosa è la colpa che alcuni dicono che ha radici quasi ventennali, però proprio non mi capacito del fatto che in Italia tutto sia altalenante ed in bilico.
Lo è l’Alitalia, lo è il Governo buono o cattivo che sia, lo sono molti impieghi e strutture: sanitarie, di sicurezza, basta guardare un telegiornale per vedere il malcontento generale.
Eppure non più di quarantenni fa si era in pieno “miracolo Italiano”, è possibile che quel miracolo non abbia lasciato in eredità niente altro che rottami? Io spero di no, la professionalità degli operatori in tutti i settori, mi dice che se non altro le nostre tradizioni esistono, ma allora perché dobbiamo vivere in bilico?
Non sono uno specialista di politica e soprattutto estera, quindi non saprei paragonare la differenza tra i politici Italiani e quelli di altre nazioni, però purtroppo è veramente tutto dominato dalla politica quindi condizionato dall’umore che si alterna da una parte o dall’altra.
Una cosa che mi fa molto pensare, è che anche gli Italiani che hanno avuto successo all’estero, se possono cercano di evitare l’aver a che fare con l’ITALIA, recente è la posizione del proprietario di ALINGHI, che pur, di fronte ai microfoni italiani mostratosi aperto all’Italia, se ne guarda bene dal proporre la coppa America a Napoli o in qualche altro posto d’Italia, perché?
Forse perché la burocrazia italiana è fastidiosa oppure perché l’Italia è solo un bel posto per prendere un caffè in piazzetta? Noi vorremmo fosse più amata, ma non solo da chi può fare dell’Italia un palcoscenico, ma soprattutto da chi ne ha le redini in mano che troppo spesso sfuggono alla presa e quindi con il pericolo di cattivo controllo si rischia veramente di deragliare e da tutte le parti arrivano ammonimenti: almeno facciamo finta di ascoltarli.
Per chi come me è cresciuto con la TV dei ragazzi che allora trasmetteva di pomeriggio, “le avventure di Ciuffettino”, “i ragazzi di padre Tobia” e molti altri telefilm che adesso mi sfuggono, è veramente difficile capire il perché la RAI oggi, ma già da molto tempo è allo sbando.
Non so di chi e di cosa è la colpa che alcuni dicono che ha radici quasi ventennali, però proprio non mi capacito del fatto che in Italia tutto sia altalenante ed in bilico.
Lo è l’Alitalia, lo è il Governo buono o cattivo che sia, lo sono molti impieghi e strutture: sanitarie, di sicurezza, basta guardare un telegiornale per vedere il malcontento generale.
Eppure non più di quarantenni fa si era in pieno “miracolo Italiano”, è possibile che quel miracolo non abbia lasciato in eredità niente altro che rottami? Io spero di no, la professionalità degli operatori in tutti i settori, mi dice che se non altro le nostre tradizioni esistono, ma allora perché dobbiamo vivere in bilico?
Non sono uno specialista di politica e soprattutto estera, quindi non saprei paragonare la differenza tra i politici Italiani e quelli di altre nazioni, però purtroppo è veramente tutto dominato dalla politica quindi condizionato dall’umore che si alterna da una parte o dall’altra.
Una cosa che mi fa molto pensare, è che anche gli Italiani che hanno avuto successo all’estero, se possono cercano di evitare l’aver a che fare con l’ITALIA, recente è la posizione del proprietario di ALINGHI, che pur, di fronte ai microfoni italiani mostratosi aperto all’Italia, se ne guarda bene dal proporre la coppa America a Napoli o in qualche altro posto d’Italia, perché?
Forse perché la burocrazia italiana è fastidiosa oppure perché l’Italia è solo un bel posto per prendere un caffè in piazzetta? Noi vorremmo fosse più amata, ma non solo da chi può fare dell’Italia un palcoscenico, ma soprattutto da chi ne ha le redini in mano che troppo spesso sfuggono alla presa e quindi con il pericolo di cattivo controllo si rischia veramente di deragliare e da tutte le parti arrivano ammonimenti: almeno facciamo finta di ascoltarli.
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