Qualche giorno fa, abbiamo proposto agli editori, di realizzare un fondo per i libri di testo, dati se non del tutto gratis, almeno con forti sconti agli studenti delle classi primarie.
Però l’avviso dall’America sulla crisi dell’editoria, per quanto riguarda la carta stampata e il fatto che anche in Italia alcune testate sono in crisi, ci porta a fare un ragionamento di sostegno al mondo dell’informazione che più è ampia e più si può discutere con opinioni diverse.
Quindi, essendo totalmente all’oscuro di tutto ciò che lo circonda, vorremmo proporre alcune indicazioni per sostenerlo.
Un introito per i giornali, è la pubblicità e quindi se si potesse parte della spesa pubblicitaria sui quotidiani scaricarla in maniera più incisiva e con una aliquota iva meno incisiva nei contratti pubblicitari della carta stampata, si avrebbe più interesse alla pubblicità sui quotidiani.
Poi ancora, se si potesse, abbonarsi al quotidiano o alla rivista preferita, direttamente dall’edicolante, con abbonamento simile ai trasporti ed il motivo è che non tutti possono aspettare il postino alle 10 del mattino, quindi anche chi come me potrebbe prendere il giornale alle 6 del mattino.
Però quell’abbonamento, dovrebbe essere possibile detrarlo dalla dichiarazione dei redditi.
L’informazione è un modo per evolvere la mente delle persone, quindi molto importante, però la detrazione, non deve essere per più di un quotidiano ed una rivista, perché chi può permettersi un’ampia rassegna stampa, non deve approfittare.
Io sto notando, che anche nei bar stanno diminuendo i quotidiani a disposizione della clientela, e quindi per i bar, anche per 3 abbonamenti, dovrebbe essere possibile di detrarlo.
Non so se già in uso queste possibilità, ma che io sappia no!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
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