Una vecchia pubblicità progresso, diceva: “il giocattolo, cibo per la mente”, noi tre, ai nostri tempi ormai passati, per lo più i giocattoli ce li costruivamo da soli, erano giocattoli anche complessi e tanto più usavamo la fantasia per costruirli, tanto più erano complessi ed elaborati.
Oggi c’è in commercio una grande scelta di giocattoli, di tutti i tipi, ma inizia ad essere rara la fantasia nei bambini, possiamo dire questo, perché costatato con tanti nipotini che abbiamo e di varie età, quello che predomina, è il realismo, pochi fanno magari di una scatola di cartone un bel garage per le macchinine, ricordo che quando lo feci ad un nipotino, se lo portò a casa e getto quello acquistato già bello e pronto, perché diceva che il nostro era più bello, ma quello fu solo un caso, non lo portò a sfruttare e ricercare la fantasia che serve a fare di una zucca, una carrozza per principesse.
Anche i vari telefilm sempre per bambini, che si vedono in varie TV, usano la fantasia risicatamene e sfruttando ciò che è reale, come computer, telefonini o cose simili, che permettono di realizzare cose fantastiche, ma la fantasia è relegata alla realtà.
È appena iniziata, una serie televisiva su Italia 1 dal nome H2o, dove tre anche carine ragazze, per una magia della natura, diventano sirene al contatto con l’acqua, era tanto che non vedevamo premiata la fantasia senza gli elementi della realtà, diventare delle sirene che da sempre hanno occupato la fantasia di navigatori, di viaggiatori e di racconti di vecchi lupi di mare, riportata ai giorni d’oggi.
Non sappiamo come sfrutteranno la fantasia nelle prossime puntate, siamo solo all’inizio della serie, ma crediamo che siano storie fantastiche che ai giorni d’oggi mancano ai bambini e non da esperti ma da osservatori di nipotini, vediamo che chi ha più fantasia tra i nostri nipotini, è attratto da serie televisive della mia generazione, come Pippi Calzelunghe, come Topolino, Pluto, Pippo e molti altri personaggi di fantasia della mia generazione.
Mancano veramente, le fiabe dove e come i protagonisti della trasmissione: la melevisione su rai 3 facciano sentire tutti potenziali principi o principesse, pensiamo che veramente manchi qualcosa alla crescita dei più piccoli, del resto vediamo che quella che anni fa, era avventura e scoperta di territori per gli adolescenti, oggi sia diventata avventura all’annientamento con droghe, branchi e molto di peggio.
Non conosciamo il meccanismo che imbrigli la fantasia dei più piccoli, se sia colpa degli adulti, in genere si da colpa alla società e forse questa volta a ragione, la società in cui viviamo viene rappresentata da belli, da posti giusti da frequentare con i vestiti giusti e gli accessori giusti da indossare a prezzo di rimanere isolati e a quel punto per sollevarti devi fare leva sulla fantasia, sul fatto che nella fantasia il protagonista sei tu, allora è vero che la fantasia serve e può far vivere meglio e più fantasia cerchi e trovi, meglio vivi, trovandoti a sognare sì ad occhi aperti, ma vivo e mai clone di altri.
Noi tre, dalle nostre esperienze, abbiamo appreso che si possano fare sogni di gruppo, in collaborazione, forse è un caso che siamo simili in questo, quindi ci troviamo perfettamente d’accordo e giochiamo con la nostra fantasia a costruirci la realtà che viviamo quotidianamente, il nostro sogno, chi conosce il nostro blog lo conosce, quindi Zerodieci ha scritto una poesiola sui nostri sogni, elaborati dalla nostra fantasia.
Gronchi Rosa: !
Il sogno pratico
Mentore
O menzognero
Nell’onirico è vero
Parlo, guardo, tocco
E lo vivo
Per davvero
Mi spoglio di quel trucco
Che porta
L’uomo vero
Che serve
A dir quest’uomo
È un piedi a terra
Il sogno
Io lo vivo
Lo porto su sta terra
Illumino
Col sogno
Il tempo più reale
Lo vivo
Ad occhi aperti
A dispetto degli esperti
Che dicono
Che i sogni
Son solo fantasie
Il sogno
Quello mio
È poter tornar da DIO
Da li
Nasce il bisogno
D’impratichire il sogno
Zerodieci
mercoledì 23 aprile 2008
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