Un giorno…
…in un paese al purgatorio
c’èra un’anima distesa sotto un salice piangente
e pensava ad alta voce se èra ora ?
di lasciare il purgatorio per entrare nella luce
e continuava ancora ripetendo :
tanti anni son passati che me li son scordati
così intervenne il salice che s’èra un po’ stufato
di sentir questo tormento pure un po’ ingrugnato
e disse :
vediamo se hai studiato nel tempo che è passato
ti metterò alla prova e si saprà se è ora
di schierarti nell’esercito celeste
immagina pe un’ora di ritornar terrestre
e far da confessore a chi dopo un’ora muore
e ti racconta tutti i suoi peccati
a quel punto devi dargli l’indirizzo
di dove tu l’hai destinato
mo pensaci pe un’ora e dopo me lo dici
l’anima in attesa d’incominciar l’ascesa
pensò di certo qui ci sta un tranello
mi tocca individuarlo per fregarlo
così trapasso che sarebbe ora
di lasciare queste anime dormienti
pe andar al servizio dell’ONNIPOTENTE
così col cuore in gola passo pure quest’ora
di riflessione fatta attentamente
si presentò di nuovo dal salice piangente
con la risposta incisa nella mente
gli disse : dopo un’ora di arguta riflessione
sono arrivato alla conclusione
son diventato buono e lo dimostro
lo faccio passar pure con gli onori
per avere confessato i suoi peccati
lo mando in Paradiso col mittente
così dimostro che son maturato
e che da uomo buono ho perdonato
allora tu non hai capito niente
rispose intanto il salice parlante
quelle so cose dell’ONNIPOTENTE
che l’ospiti li sceglie con la lente
per circondarsi d’anime perfette
tu non puoi perdonar nemmeno il verme
che con la mela EVA si è mangiato
lasciando pure ADAMO incasinato
per entrare in PARADISO è constatato
devi essere ben disinfettato
perché se ci entra un microbo per sbaglio
c’è il rischio che si fa un’epidemia
e le anime lassù son tutte buone
e rischiano di farsi sopraffare
da chi è infettato ancora con il male
per ciò puoi ritornare fra cent’anni
per riprovare a entrare in PARADISO
rimetto te alla prova senza inganno
però devi sapere che nel REGNO
non posso far scoppiare un gran malanno .-
Maurizio applaudì facendo i complimenti a Gabriele, che timido all’applauso disse di riprendere il cammino aggiungendo - sai, ho sempre pensato ai nostri defunti, tutti, credendo nell’aldilà li immaginano in paradiso, ma io mi chiedo quanti entrino a far parte del TUO REGNO, quanti ne sono veramente degni, io ho sempre immaginato il TUO REGNO come ad una sala operatoria, dove nessun microbo potesse entrare, altrimenti metterebbe a rischio la salute del paziente e la vita stessa del paziente, ecco secondo me il TUO REGNO deve essere irraggiungibile a chi è infettato ancora con il male e penso che siano veramente pochi coloro che non lo sono -
Maurizio che nel frattempo si era rimesso in cammino insieme a Gabriele disse - per favore se ne hai un’altra di poesia in tema, ti prego recitamela - Gabriele divertito dall’entusiasmo di Maurizio disse - ma si, d'altronde scrivere poesie è stato l’unico vero divertimento che ho avuto, l’unico modo che ho avuto di esprimere i miei pensieri senza che mi portassero davanti ad uno psichiatra, quindi ascolta questa: L’offerta di lavoro
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