Questa mattina, nelle pagine sportive de: “Il Messaggero” fa spicco, l’articolo: “Roma ecco l’americano” il Perry Mason del Coonecticus.
Crediamo, che un vero romanista, prima di leggere il resoconto della partita di ieri sera, sia stato come noi tre preso alla lettura dell’articolo, dove si parla di due signori con molto rispetto e correttezza.
Noi tre, ricordiamo che nel momento peggiore della storia della nostra Roma, qualche anno fa, si parlava di alcuni russi sempre vogliosi di acquistare la as Roma e ciò che allora leggevamo e come venivano presentati, anche se molto ricchi per un rilancio della squadra di calcio da noi tifata, ci portava a sperare di poterla tifare nelle mani dei Sensi, anche se retrocessa in serie B, apparivano foto sui giornali piuttosto sfocate, come del resto tutta la trattativa in corso.
Noi siamo tifosi e per cui vorremmo vedere la nostra bandiera giallorosa, nelle mani di chi possa prenderla a cuore e questo ci appare dalle illustri persone, di cui si parla nell’articolo.
Detto ciò vorremmo e lo faremo, avere un nuovo motivo per continuare a sognare un futuro migliore per la squadra di calcio, affinché giornate come quelle di ieri (tutta euforia) possano nel futuro portare anche soddisfazioni di trionfo, con questo, siamo consapevoli che la famiglia Sensi ci abbia donato molto da parte loro, giornate come quelle di ieri continueremo a viverle fino alla fine dal campionato di calcio e di questo dobbiamo ringraziare coloro che oggi possiedono la nostra cara Roma.
Ricordo un film, di cui non ricordo il titolo né l’attore, che per vedere una finale del campinato di baseball, evase dalla prigione da cui era detenuto, questo significa tifare con il cuore, avere quel pizzico di follia che ti porta a fare cose sconsiderate, sempre però nel rispetto della legge, ricordo anche il film: “I mostri” dove Vittorio Gasman impersonava un tifoso romanista e che tifoso.
Purtroppo una buona parte delle tifoserie, grazie ad una partita di calcio, riesce se non altro per la durata dell’incontro ad evadere la quotidianità spesso triste e faticosa, poi dura per tutta la settimana la malattia del tifoso, sfottò pronostici e speranze, tutto racchiuso nella fede ad una squadra di calcio e ai suoi colori.
Benvenuti a raccogliere l’eredità di chi ai colori giallorossi ha dato molto o se non altro quello che poteva, con un calcio che gestirlo è diventato sempre più oneroso e difficoltoso, noi tre da tifosi romanisti, ci auguriamo che sentiate il peso delle speranze dei tifosi, che non diventi solo una impresa economica, ma che possiate apprendere dai Sensi se già non siete così, l’essere tifosi di una squadra che purtroppo la storia vuole in una città che dominò il mondo.
Gronchi Rosa: tifoso romanista!
p.s. iniziate anche Voi a soffrire insieme a noi per vincere il tricolore.
giovedì 10 aprile 2008
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