giovedì 24 aprile 2008

la liberazione

Domani è il giorno, in cui si celebra la ricorrenza della liberazione in Italia, noi tre, festeggiamo questa giornata, con lo spirito diverso, oltre che quello di italiani, anche con lo spirito della liberazione in un senso più largo, la liberazione da qualsiasi forma di schiavitù o di vincolo.
Il vincolo del matrimonio ad esempio, può essere in alcuni casi una schiavitù, perché la scoperta di elementi diversi di quelli che erano all’origine del matrimonio del tipo tradimenti anche di ideali oltre che di tradimenti fisici, scoprirsi accoltellati alle spalle è poco gradevole, soprattutto se giungere al matrimonio, potenzialmente sia un traguardo importante non solo per sé stessi.
Il gran “consiglio”

Nel Paradiso
Si tenne
Un gran consiglio

Se unire
Al trio
Anche una socia

Si tenne
In pubblico
E palese

Così
Che tutto il pubblico
Lo intese

De tre
Due certo
Erano d’accordo

A chi toccava
De sposà
La socia

Ma il terzo
Quello
Convenuto

Metteva il dubbio
Pure
All’artri due

E diceva
Che poi
Quel gran consiglio

Rischiava
Di perdere
L’accordo

Che uno
Era importante
Pe bilancia

Nel caso
Che l’unione
Non ce fosse

Diceva
Pure che la socia
Vedeva tutto rasoterra

Abituata
A sta
Per terra

Nel mondo
In cui domina
La guerra

Però
Pe l’artri due
Era importante

Avecce eredi
Pure
Così in basso

Istaurando
Piano
Piano

Il germe vivo
De chi
Sta lontano

Va bene disse
Il fine
M’ha convinto

La sposo
E la faccio
Socia

E il pubblico
Esplose
In un tripudio

Co applausi
E cori
Dello stadio

Così
Che poi il programma
Prese il via

E pure
Su sta terra
C’è na socia

Ma niente
Nun c’aveva
Er sentimento

Der compito
Importante
Pe er futuro

Voleva solo
Esse
Più importante

De quelli
Che ner monno
Non so niente

N’erede?
Tu sei
Matto!

Un nipote
È più importante
De na nuora

Se poi
Io te lo do
Lui me scavalca

Nel grado
Della
Parentela

Ormai io
Te so moje
È tutto scritto

Acquisendo
Tutti
I privilegi

Che er nome tuo
Aggiunto
Ar mio me fa portà

È li
Che l’aspettava
Il gran consiglio

La socia
Presa
Rasoterra

Innalzata
Pe falla
Da lanterna

A quelli
Ancora
Rasoterra

La socia
Quella
Rasoterra

Il consiglio
L’aveva già
Creata

Nascosta
E pure
Ben curata

A riserva
De quella
Inviperita

Se scatenò
Na guerra
Su sta terra

E la guerra
Portò
La divisione

Tra chi
Chiede pregando
E chi pretende

Così che
Quell’erede
Tanto atteso

Decisero
Che nun
Se ne fa niente

Er popolo
Quello
Più fedele

Ce crede
Pure
Senza erede

Sa già
Che era na prova
Pe la fede

De quelli
Che se dicono
Credenti

Er matrimonio
Quello
S’è sfasciato

S’aspetta
Quello
Co la socia già creata

Curata
E sempre
Coccolata

Lontana
Dall’invidia
Della gente

S’aspetta
Fino al giorno
Del giudizio

Perché
Fece sapere
Il gran consiglio

Il giorno
Dell’unione
Vo sta presente

Zerodieci.

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