Se per una volta, ci si mette in disparte, in un angolo ad osservare e ad ascoltare, si può anche divertirsi, si può notare l’essenza degli italiani.
Italiani che non sono mai d’accordo, mai uniti, neanche sui valori della nostra repubblica, ieri, ascoltare le liti, i battibecchi tra politici, sul venticinque aprile è stato divertente e nemmeno gli storici sono riusciti in tutti questi anni a metterci d’accordo, a creare una coscienza non dico repubblicana, ma se non altro suscitare il valore della libertà.
Quello che ci fa più ridere, è che quel valore tanto sperato in molte parti del mondo ancora, è stato artefice delle loro fortune, economiche e di espressione, proprio di chi insinua a tempi passati, con discorsi poco chiari e ambigui.
È anche vero, che molti non credono la nostra democrazia italiana, veramente democratica, quindi i loro discorsi appaiono anche attuali e quindi i V day a cui assistiamo, tendono ad apparire credibili e riscuotono successo, proprio come dicono, perché si appropriano del valore della resistenza.
Un po’ tutti, vogliono appropriarsene ed elaborano discorsi affinché, vengano individuati, come difensori della libertà.
L’uomo libero, in realtà deve sentirsi libero anche dall’appartenere a status, anche saper uscire dal proprio io, dal proprio sé, mentre tutti sono innamorati del proprio sé, cercano di istituzionalizzare la loro figura e renderla perenne.
La libertà, quella è in continua evoluzione, probabilmente, quella che oggi conosciamo, tra mille anni sarà considerata solo come una tappa che portando l’essere umano dalla schiavitù alla vera libertà, verrà considerata solo una via per la libertà, solo come prova tecnica di libertà.
Noi ci crediamo alla vera libertà, la sogniamo e nel nostro piccolo la viviamo, ma per sentirci liberi in questa vita, siamo consapevoli che moriremo schiacciati dall’ingiustizia che regna in qualsiasi libertà, nel mondo conosciuta.
Gronchi Rosa: !
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