Silvia nel frattempo era molto felice, perché in cuor suo si sentiva realizzata, considerando il gesto del padre alle gemelle, come un premio al suo lavoro, certo spesso nel suo passato era stata gratificata dal padre delle ragazze, ma in questa occasione si sentiva premiata, della sua fedeltà, del suo non rinnegare le scelte del padre per le ragazze.
Erano circa le cinque del pomeriggio, quando le ragazze scesero dalla loro camera, e nella sala trovarono Silvia che discorreva con la madre di Aldo, loro si accostarono, ascoltando i loro discorsi, dopo poco, chiesero dove era Aldo? La madre disse che era nel suo studio e che le attendeva, allora chiesero dove fosse lo studio? e la madre di Aldo disse - Silvia accompagnale tu, sai dov’è, è a fianco dell’entrata del garage - Silvia si alzo e si fece seguire dalle ragazze.
Scese le scale, si trovarono di fronte alla porta dello studio e disse - ecco è questo - le ragazze bussarono ed Aldo le invitò ad entrare.
Aperta la porta, si trovarono di fronte ad una parete con affisso lo stesso stemma di famiglia, che loro avevano visto alla UNICO banca, con le immagini degli Arcangeli disposte alla stessa maniera, lì per lì non capirono ed ebbero un po’ di confusione, ma ben presto Martina disse
- tu! Allora sei tu dietro tutto questo - Aldo stette in silenzio e Martina gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo intensamente, la gemella che aveva capito con ritardo, gli si butto addosso anche lei scoppiando a piangere.
Stettero qualche minuto, così abbracciati, ma poi Aldo un po’ commosso disse - Adesso basta o mi farete piangere - le ragazze si ricomposero e si sedettero, Martina che tra le due era la più rapida nelle riflessioni, chiese
- spiegaci tutto, ti prego basta con i misteri - intanto Silvia si accomodò su di un divano che era nella stanza e chiese se poteva rimanere, oppure se volevano restare soli.
Aldo si avvicinò a Silvia e le dette un bacio sulla fronte, accomodandosi al suo fianco prendendola a braccetto, e disse - sai bene che senza di te non ce l’avrei fatta, non ti azzardare ad andartene - Martina, si rammentò del discorso fatto con Aldo e chiese - perché a me hai detto di non aver mai fatto sesso con la mamma?- Silvia diventò rossa in viso, allora intervenne - avete parlato di queste cose? voi due? - Aldo cercò di minimizzare l’accaduto - lei lo sospettava, però se vuoi puoi parlargliene tu, saresti la più indicata - fece un respiro profondo Silvia, e di getto - è la verità, esiste la fecondazione assistita, Aldo non voleva commettere adulterio e quando me lo propose io accettai, ed oggi , con le cose che so sono felice di averlo fatto, ma vi prego non parliamo più di questo - Valentina che nel frattempo, dal pianto era passata al riso, piena di gioia chiese il perché tutti quei misteri e soprattutto cosa centrassero quei discorsi sui Re, fatti da Aldo in precedenza, lui si rialzò dal divano e sedendosi alla scrivania disse - è tutto vero, è tutto vero ed io sono l’ultimo, l’ultimo figlio maschio primogenito, figlio di primogenito, figlio di primogenito e così via fino alla notte dei tempi, ed anche se a loro insaputa, i primogeniti della mia dinastia sono stati tutti servi di DIO! Quelli che venivano bastonati e cacciati dalla vigna, ed il fatto che noi siamo qui a parlare, non significa che i vignaioli perfidi non abbiano messo in atto tutti i loro tentativi e le loro perfidie. -
- Quindi tu sei uno dei quattro Re tanto amati dalla moltitudine - chiese Valentina, ma lui - beh, veramente io sono il più odiato, gli altri e vi prego non chiedetemi il perché, li considero dei cloni, ed io sono il più odiato tra i quattro, ma io sono l’ultimo, vedete nello stemma, c’è scritto SALVE, gli stolti, coloro che non sanno, lo prendono per un saluto, ma in realtà siete voi due, ovvero: SALVE, perché il compito sporco l’ho svolto io, quello di riscattare tutto il popolo di DIO senza un centesimo, solo con le prove a cui LUI mi ha sottoposto nella mia vita, quello che vi sto dicendo era tutto scritto, anche se non per tutti, ma solo in segreto, era scritto e visto che io sono l’ultimo, voi sarete l’inizio di un nuovo ciclo, perché l’esistenza della nostra dinastia è essenziale, per i fedeli, i veraci, quelli che nella Bibbia vengono chiamati “piccolo resto”, io sono l’ultimo, non solo per ciò che vi ho detto, ma anche nella vita, è stato un mio compito essere così, non ho titolo su di voi, perché non risulto vostro padre, non ho titolo all’interno del gruppo che avete visitato perché pochissimi sanno che dietro ci sono io e non ho titolo come Re, perché i miei nemici non mi riconoscono e mi combattono, ciò che sono nella realtà è solo un fatto interiore e un segreto per i fedeli servitori di DIO, solo per loro io sono essenziale, e voi siete mie figlie, loro vi serviranno senza che voi ve ne accorgiate, perché sarà per voi possibile, che vi si presentino dei nemici per amici e degli amici per nemici, dovrete fidarvi solo di voi due, certo è vero, il peggio è passato, ma più edificherete nella vostra vita sbagliando il meno possibile e più lunga sarà la dinastia, ve lo avevo già detto, tutto ciò vi renderà solitarie, non diffidenti, ma solitarie.-
- Se è così importante la tua dinastia, noi come faremo a trasmettere il tuo cognome ai nostri figli? - chiese Martina e ad Aldo fece piacere quella domanda, a cui rispose col sorriso sulle labbra - se proprio vorrete portare il mio cognome, io ne sarò felicissimo, invece per quanto riguarda i vostri figli, sono sicuro che troverete la soluzione al momento opportuno, come io e Silvia l’abbiamo trovata nel concepire voi senza commettere adulterio, sapete era molto importante questo, la mia vita è stata seminata di insidie e tentazioni sul non onorare i dieci comandamenti di DIO, e se io avessi fallito, sarebbe stato grave e per me e per il “piccolo resto”, comunque quello che è importante che voi portiate è il mio dna, la mia essenza, state tranquille, i fedeli i veraci non perderanno le vostre tracce e nemmeno quelle dei vostri figli, sarete seguite come un’ombra.
- Sei stato tentato su tutti e dieci i comandamenti? insistette Martina, ma Aldo cercò di sminuire la cosa, così le rispose ma senza approfondire
-nessuno escluso, quello era uno dei miei compiti, forse il più difficile, ma se non si fossero infilati nella mia vita gli imbecilli, ovvero i vignaioli, sarebbe stato ben più agevole per me, ma non voglio dirvi di più, non voglio essere considerato diversamente da come mi consideravate ieri, del resto non l’ho fatto neanche io, quando mi è stata svelata la mia vita, non mi sono mai considerato più di un servo al SUO servizio, ed ho sempre giocato a fare lo 007 del paradiso - Valentina era molto concentrata e non riusciva ad intervenire, del resto Aldo a Martina aveva già accennato qualcosa, cosi con un filo di voce chiese - e chi ti ha svelato queste cose ?-
Aldo dovette confessare quel che non aveva mai raccontato a nessuno
- capisco cosa intendi, ti racconto come è andata, una notte, mentre dormivo ci fu una voce che mi svegliò Aldo, diceva, Aldo, io mi svegliai ed era tutto buio nella stanza, cosi accesi la luce, ma non c’era nessuno, mi infilai sotto le coperte e di nuovo Aldo, questa volta ero sveglio e la voce la sentii nel cervelletto nel suo interno, col pensiero dissi chi è? E la voce :sono io tuo padre e noi siamo sempre in contatto con il pensiero, poi mi disse ora alzati e vai al bagno, ti faro rigettare tutto il male, io lo feci, ed appena chiusa la porta, feci appena in tempo ad arrivare al water, perché iniziai a vomitare di tutto e di più, poi mi disse di stare tranquillo e che noi eravamo sempre in contatto con il pensiero, che Lui stesso era il mio pensiero quindi io non dovevo far niente altro che seguirlo, per anni mi illustro le vie e lo fa ancora però come ho detto già a Martina se dovessi raccontare tutto ciò che mi è accaduto si può confondere con la schizofrenia, ma io pur essendo stato da psichiatri, ho sempre seguito il mio pensiero ed ho cercato sempre di rimanere fedele a quei dieci comandamenti, certo per seguire il mio pensiero ho dovuto fare molte rinunce anche per le stupidaggini e la certezza di ciò che faccio e di ciò che sono è solo nel mio io.-
Le tre donne ed Aldo stettero tutta la notte a parlare e farsi confidenze, ma Aldo dette a loro un solo compito: essere fedeli alla Sacra Bibbia e ai dieci comandamenti e gli disse che se avessero dovuto svolgere alti compiti, quello a loro due glielo avrebbe comunicato solo DIO, perché l’uomo non aveva potere su di loro, e che avrebbero potuto a loro piacimento, anche nel lavoro essere: senza “titolo”.