martedì 30 giugno 2009

Per Alessia Filippi: Auguri (io non sono scaramantico come te)

Du bracciate ar COLOSSEO

Er vento
‘n te scapia
A pelo d’acqua

Ma lasci
Ar movimento
De bracciata

Na scia
Che smove
L’acqua
Tutt’intorno

De fianco
L’avversarie
So li a rincorre

A forza
De sgambate
Prepotenti

Er tempo
All’orologio
È er più nemico

Perché
Se gioca
Ar filo der secondo

La gara
Che entusiasma
Tutto er monno

Tu t’hai
Da ricordà
Che sei de ROMA!

E er sangue
Della LUPA
Nun se doma

L’avemo
Ereditato
Pe poppata

T’aspetta
Quer trionfo
Co l’alloro

Je devi
Solo
Corre incontro

Zerodieci: !

Cara Radio Enea di Lavinio

Visto che “NESSUNO” te se fila, perché vuoi rompere le Palle a Qualcuno? Sappi che ciò che fai è vietato.
Ho fatto radio, molto prima che tu nascessi, quando era pionieristico trasmettere per Radio e so come si manipolano le Spurie, quindi perché dai tuo 96 ecc… passi ai 101 ecc… di centro suono sport? Se vuoi rompermi le palle proprio negli orari che io ascolto la radio, continua pure, ma non è legale e poi mi chiedo perché mai prima di qualche settimana ad oggi? Divertiti pure a rompermi le palle e però non fare la morale agli altri con i tuoi editoriali da strapazzo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !: Filippo

domenica 28 giugno 2009

Un Guanto, canzone di Francesco De Gregori

Un guanto
Precipitò

Da una mano
Desiderata

Fino a toccare
Il pavimento
Del mondo

In una pista
Affollata

Un gentiluomo
Un infedele

Lo seguì
Con lo sguardo

E stava quasi
Per raggiungerlo
Ma già troppo in ritardo

E stava quasi
Per raggiungerlo
Ma troppo in ritardo

Era scomparsa
Quella mano

E tutta
La compagnia

E chi sa
Se sarà mai esistita

Era scomparsa
Quella mano
E restava la nostalgia

E il guanto
E la sua padrona
Scivolarono via

E il guanto
E la sua signora
Pattinavano via

Sotto un albero
Senza fiori

Si struggeva
L’amore amato

E il guanto
Era a pochi passi

Irraggiungibile
Consumato

In quella grande
Tempesta in terra

Non era estate
Ne primavera

E non sembrava
Nemmeno autunno
Però l’inverno
Non esisteva

E non sembrava
Nemmeno autunno
Perché l’inverno
Non esisteva

Quando un uomo
Da una piccola
Barca

Un mezzo marinaio
Vide qualcosa
Biancheggiare

Un uomo
Da una piccola barca
Sporgendosi sul mare

Era il guanto
Che rischiava
Di affondare

Era il guanto
Che rischiava
Di annegare

Un trionfo
Di conchiglie

Un omaggio
Di fiori

Per il guanto
Restituito
Alla banalità
Dei cuori

Ad una spiaggia
Senza sabbia

A una passione
Imprevista

Ad una gabbia
Senza chiave

E ad una stanza
Senza vista

Ad una gabbia
Senza chiave
Ad una vita
Senza vista

e intanto milioni
di rose

rifiorirono
su bagnasciuga

e chissà
se si può capire

e milioni
di rose
non profumano mica

se non sono
i tuoi fiori a fiorire

e se i tuoi occhi
non mi fanno più dormire

era la notte
di quel brutto giorno

e i guanti
erano sconfinati

come l’incubo
di un assassino

o i desideri
dei condannati

dietro
al guanto maggiore

la luna
era crescente

e piccoli guanti
risalivano la corrente

e piccoli guanti
risalivano la corrente

fino al capo
dei sogni

che era l’ira
nel letto
dell’innocente
che dormiva

Un mostro
Sconosciuto

Osservava
Non osservato

Sopra il tavolo
Il guanto incriminato

Sopra il tavolo
Un guanto intrappolato

E il guanto
Fu rapito

In una notte
D’inchiostro

Da quel mistero
Chiamato amore

Da quel amore
Che sembrava
Un mostro

Inutilmente
Due nude mani

Si protesero
A trattenerlo

Il guanto
Era già nascosto
Come nessuno
Può più vederlo

Il guanto
Era già lontano
Quanto nessuno
Può più saperlo

Oltre la pista
Di pattinaggio

E le passioni
Al dì di festa

E le onde
Di tutti i mari

E il trionfo
Nella tempesta

E le rose
Nella schiuma

Il guanto era volato
Più alto della luna

Oltre al luogo
E all’azione
E al tempo consentito

E all’amore
E alle sue pene

Il guanto
Si era già posato
In quel cielo infinito

Dove Psiche
E Cupido
Sorridono insieme

Dove Psiche
E Cupido
Governano insieme


Francesco De Gregori

sabato 27 giugno 2009

Cari 1000 Radicali, e se divantassimo 1.000.000

Oggi e credo domani, i radicali sono riuniti, a detta del TG2 per riflettere sul voto appena espresso per le Europee.
Mi sarebbe piaciuto partecipare e magari esse il mille e unesimo alla manifestazione.
Però vorrei fare ei MILLE, una proposta per far uscire dal torpore i giovani, tutti parlano di politica e pochi sanno districarsi nel mondo politico, a meno che non si sia figliocci di politicanti, lo vedo bene nel comune dove risiedo: “tutti sotto la cappella di…” chissà chi.
Vorrei proporre un giuoco virtuale ai Radicali: uno stato antistato! Il PD, ha il governo ombra, allora perché non fare lo stato ombra? Se si facesse sul web, uno stato con gli stessi principi di estrazione geografica, un deputato per ogni regione votato sul web per il curriculum presentato ai partecipanti iscritti nel sito, si potrebbe dare l’opportunità, di discutere qualsiasi intervento del governo sulla rete, e poi votarlo dai facente parte dello stato virtuale.
Si potrebbero fare e discutere proposte nuove al governo italiano, fare politica virtuale e perché no, magari immaginando il futuro eleggere un Re, magari la Bonino e un parlamento, ma senza opposizione, tutti gli eletti nel sito, devono partecipare alle discussioni da un solo punto di vista, estrapolare proposte per il governo Italiano valide e discusse e poi votate.
Marco, cosa ne pensano i tuoi MILLE?
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

venerdì 26 giugno 2009

Consuelo, se l'invito a cena oltre che al direttore, è rivolto anche a me...

Accetto volentieri, a patto che, rimanga la distanza dell’onda lunga.
Consuelo, ti ho promesso, che diventerai Duchessa di Testaccio e lo prometto, può sembrare una pazzia, ma che ce ne frega, darò mandato al parlamento del Regno D’Italia di fare di Testaccio un Ducato autonomo, perché se lo merita.
Poi, possiamo anche parlare per così dire di cose serie, ed oggi, avete toccato un argomento nella trasmissione: tutto campo di radio suono sport, con toni giustamente scherzosi… ma non troppo.
Le prostitute, è un tema che a me sta particolarmente a cuore e vorrei raccontarti alcune cose, sono sempre frutto della mia schizofrenia, ma che ce fa: è la verità! Qualche anno fa, forse solo uno, mio Padre, mi tenne sveglio per tutta una nottata, per chiedermi una sentenza sulle prostitute e motivi di accusa.
Girandomi e rigirandomi nel letto, io non trovai motivi di accusa, ma solo molte domande a cui avevo risposta.
Niente, io non emisi sentenza e non solo, non volli battere le mie mani per dare atto alla sentenza di mio Padre, che io non conoscevo.
Il mattino seguente, andai come tutti i giorni a prendere il giornale e per arrivare dal giornalaio, impiego circa dieci minuti, tempo che io dedico al mio rito quotidiano per le preghiere a mio Padre, è una mia formula.
Nel tragitto, mi precedeva una ragazza, che fece un gesto che generalmente mi rivolgono i miei nemici e non ti racconto quale, ma ogni volta, io batto le mie mani e rimetto tutto a mio Padre, me ne frego, però quella volta, ero nel bel mezzo del mio rito, quindi continuai gli affari miei e lei continuò a precedermi.
Continuò a darmi di stizza ed io finito il mio rito, battei le mani per sentenziare, ma con arrabbiatura, perché mi sentivo offeso.
Era una prostituta e mio Padre mi disse: “grazie figlio, molte di quelle prostitute, ti accompagneranno nel tuo viaggio di ritorno a casa” ripeto questa è la mia schizofrenia che parla o almeno come la definiscono gli esperti.
Sai, io nelle prostitute, non ho mai trovato accuse e per mio Padre, molte mi hanno a cuore.
Con questo post, non vorrei istigare alla prostituzione, ma il perbenismo come molti fanno, mi da fastidio.
Gronchi Rosa, Crystal ship e Zerodieci: ! Filippo.

giovedì 25 giugno 2009

A "LEI" e chi se no!

Care donne: moderatevi, che poi ci credo, sapete la gnocca poi fa perdere la testa e la “VIA” del ritorno a casa, magari ubriaco di tante bellezze.
Quindi per giocare un po’ con tutte le divertentissime caselle postali che leggo, ho cercato una poesia e la ho cercata tra le poesie di Ungaretti, ma poi, leggendo una poesia che scrissi diverso tempo fa, per la mia “LEI” e mai pubblicata in nessun concorso, ho deciso di dedicarvi quella.
è, come io vedo la mia Eterna Moglie e spero che tutte le donne lo siano per il loro LUI.

A LEI
Arte estetica contemporanea
Permeata di bellezza d’animo
Spavalda nella modestia
Ausiliatrice di sofferenze mie
Incarna l’eros
Attrazione del divino!

Zerodieci: !

mercoledì 24 giugno 2009

Il Sacro e il Profano: in quali mani cadrà la Magica? io ho giocato sempre in porta o in difesa, mi permetteva di fumare una sigaretta mentre giocavo

Questa mattina, leggendo le mie caselle postali, una grande multinazionale, mi ha preso in giro (per culo) sul post di ieri e cosa vi siete persi e mi ha fatto molto piacere, divertentissima la pubblicità, che non cito, per non dare adito a dibattiti profani, comunque grazie, ma credo di no! Credo di essere lentissimo, sia nell’apprendimento e poi sono svogliato e se devo essere sincero, non accadrà mai purtroppo, perché ormai tutto è stato compiuto.
Però, per non scadere nel profano e rimanere nel sacro, sarebbe stato veramente una grande salvezza per molti, il fatto che io avessi commesso adulterio, forse non ho le capacità per spiegarlo bene, ma coloro che non mi sono stati fedeli e forse più che a me, a mio Padre, non hanno possibilità di vedersi assolti tali peccati, per il semplice fatto, che io non li ho commessi e oggi non voglio commetterli con la consapevolezza, che se fino al mio divorzio, è stato un caso, oggi è voluto questo.
Forse, avrei veramente commesso quel peccato, se ne io ne la mia Moglie eterna e tanto meno le cose che amo, fossero state rispettate ed amate, mentre invece per effetto male/bene e la sua eterna lotta, vengono strappate dal mio amore e a strapparle è chi è incline al male, questo sarebbe un discorso lunghissimo da affrontare, ma è così, per effetto male/bene, è il famoso: perché capitano tutte a me.
Veramente, alla Magica Roma, ero affezionato in maniera particolare, per molti anni la radiolina con le partite della Magica era l’unica piccola gioia che avevo, intorno avevo solo un grande gioco di ruolo per annientarmi, cerano servizi segreti e non solo italiani, si può non credere e voglio raccontarvi un fatto accaduto, proprio mentre ascoltavo una partita della Magica.
Il giuoco di ruolo che avevo intorno, era per spaventarmi, per portarmi ad atti sconsiderati, io non potevo essere ucciso, se non incidentalmente, sapete, incidenti stradali con automobili manomesse, oppure in ospedale con medici che sbagliano, oppure da qualche psichiatra che dava dosi di farmaco per un elefante, ma intorno un grande giuoco di ruolo, per terrorizzarmi.
A me, piace molto passeggiare in solitudine, con la mia radiolina e per quanto sono rimasto affezionato alla radiolina, ancora oggi non guardo tutte le partite in televisione, molte le ascolto alla radio, quelle che trasmette Zampa.
Come nell’arco di tutto quel campionato, in cui ero sottoposto al giuoco di ruolo, ero a Torre Astura, è una zona Militare sul mare, un gran bel posto dove per raggiungerlo, bisogna fare qualche km. A piedi, ed io continuavo a camminare sulla spiaggia, per molti altri km. .
In quel periodo, era attivissimo il giuoco di ruolo, partecipavano tutti, e per difesa anche i miei fedelissimi, per non scoprirsi al nemico, so che può sembrare veramente frutto di schizofrenia, ma è la verità.
A volte, sulla spiaggia mi mettevo a scrivere, a me piace moltissimo e già nel terrore per il giuoco, mi si avvicina un uomo in divisa, non vi dico di che arma per non fare figli e figliastri e mi dice: “lei, non ha sentito tre spari di pistola?” io risposi di no, e lui continuò “siamo stati allertati, perché qualcuno ha udito tre spari di pistola da questa parte?” allora io con la mia flemma dissi: “è circa un ora, che sono qui, e non ho udito nessuno sparo di pistola, se lei ritiene opportuno perquisire lo zaino che porto e me, faccia pure, le do il mio consenso”.
Lui perquisì e se ne andò, allora visto che le partite erano finite, rimisi tutto a posto e mi incamminai per il ritorno.
Strada facendo, sulla spiaggia trovai un pugnale, molto grande, chiunque lo avrebbe preso in mano e il giuoco, mirava a farmi suicidare e chi non terrorizzato dal giuoco, lo avrebbe preso solo perché era bello e trovato?
Io no! Non lo sfiorai, quella avrebbe anche potuto essere l’arma di un delitto e se le impronte fossero apparse mie? O trovato in altra perquisizione nel restante tratto di cammino? Tutto, tutto quello che scrivo in questo blog, non viene trascritto nei tribunali terreni, ma scritto nei tribunali celesti.
Hanno voluto attribuirmi la schizofrenia, allora io la ho fatta arma di difesa: SONO PAZZO, cosa pretendete che scriva un pazzo? Solo pazzie, ma veramente accadute.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci:
P.S. ai cattivi, il prigioniero vi ha circondato, ritiratevi.



martedì 23 giugno 2009

Te la do io Tokio: tiferò piscinacardillo

Sto ascoltando la radio: centro suono sport e mi sto divertendo da pazzi.
Cari tifosi Romanisti del Fioaranelli sì, Sensi no, il meglio è boh! Voglio dirvi cosa vi siete persi, attentando alla Magica Roma, ai loro difensori.
Avrei finanziato un centro sportivo acquatico, per bimbe e bimbi con i colori sociali della Magica Roma, che racchiuda gli sport acquatici senza dover per forza passare alle varie Fiamme.
Come? Ho un arma atomica economicamente parlando, avrei messo in vendita tre notti di sesso con me! Capisco che molti pensino che ce frega? Ma l’occasione è UNICA! Perché? Beh, se io commetto adulterio, mio Padre e la mia Moglie Eterna mi perdonerebbero e perdonando me, il perdono cadrebbe su tutti gli adulteri attentatori alla Mia Moglie eterna.
Beh, per essere sinceri, io dovrei iniziare dai preliminari, dovrebbero insegnarmeli di nuovo, quindi sarebbero solo due e non garantisco la prestazione, ma l’occasione è ghiotta.
È Papa, i tuoi fedeli non sanno muoversi.
Gronchi Rosa, Crystal ship e Zerodieci: !

lunedì 22 giugno 2009

E l'ultimo a tuffarsi, paga da bere per tutti!

Tanto per scrivere qualcosa, per passare un po’ di tempo e dire cretinate importanti, vorrei fare l’elenco di alcune notizie che mi sono piaciute ieri.
Pare che un pensionato Svizzero, abbia pescato lo squalo più grande mai pescato in Europa e mi domando, ma i grandi pescherecci, cosa navigano a fare, se battuti da un pensionato Svizzero su una piccola barchetta? Poi una bella notizia, pare che un Marocchino disperato e senza lavoro, abbia trovato un portafoglio con 15 mila Euro e lo abbia riconsegnato alla Polizia che trovato il proprietario, un dirigente di calcio, il portafoglio è stato restituito e credo anche con un po’ di stupore da parte del proprietario, dato il valore nel portafoglio, ma tutto è finito bene.
Poi una notizia per far arrabbiare alcuni, mi hanno invitato per l’inaugurazione della mia folle proposta “Faraonica” il ponte tra Libia e Europa, pare che si svolga nel 2021, per l’occasione, già si stanno allestendo stand gastronomici e gli organizzatori, chiedono ricette tradizionali regionali Europee e Libiche e anche nuove invenzioni tra i fornelli, la ricetta più originale, sarà premiata.
Poi, vorrei fare gli AUGURI, ad Alessia Filippi, è il suo compleanno, Romana e Romanista e a malincuore, devo dire che da EX tifoso Romanista, sperando in una vittoria Stracciata da parte di Rosella per il comando della Magica, avrei voluto chiedere appunto a Rosella, se avrei potuto permettermi di finanziare un nuovo comparto sportivo nella AS ROMA, per le stangone femminucce come Alessia, che abbia a che fare con l’acqua, con i colori sociali della Magica, sapete io ho tutte femmine in famiglia, ma ormai sono un EX tifoso e quindi, invito tutti sul ponte più pazzo del Mediterraneo, per un tuffo da URLO!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

sabato 20 giugno 2009

che fine avrà fatto la LUPA?

Quando penso alla storia di ROMA, ai gemellini che poi finirono per sfidarsi a morte, mi domando spesso: che fine avrà fatto la LUPA? Già, della LUPA si sa solo che ha sfamato coloro che hanno dato il Natale a ROMA, poi più niente o almeno non si racconta è passata nel dimenticatoio.
Non me ne vogliano Rosella Sensi e la sua famiglia, se in questo post paragonerò la sua famiglia alla LUPA.
Ieri, mentre tutti i tifosi aspettavano con ansia il comunicato di ITALPETROLI e si aspettava un comunicato che annunciasse la vendita, io come spesso, ascoltavo una radio di ROMA e per l’esattezza:Centro Suono Sport che premetto è una delle radio più affezionate alla squadra, però le telefonate lasciavano comprendere, che molta della tifoseria è entusiasmata a quei 50 milioni di euro promessi per la campagna acquisti annunciati dalla nuova proprietà, compriamo questo, compriamo quello, ma no forse è meglio quell’altro.
È giusto come chiedono i tifosi di sognare, ma tutto ha un pudore ed io ho inviato alla radio un sms con scritto: “comunicato ufficiale di gronchi rosa adesso che noi tifosi romanisti abbiamo raggiunto un accordo con la famiglia sensi per la vendita cosa vogliamo farne della magica? Trattatela bene gronchi rosa”.
Per la verità, io speravo che la famiglia Sensi rimanesse al timone e sono deluso di non essere stato d’aiuto in questo, ma se cambio di società deve esserci su spinta dei tifosi e mi ci metto anche io fino a ieri, perché cose mi porteranno lontane dal tifare la Magica, che almeno non venisse rinnegata la storia.
Qualche anno fa, alcuni approfittatori di ingenuità altrui, avevano fatto quasi una sommossa popolare per impadronirsi di un azionariato popolare e rubare la società ai Sensi e per fortuna, non ci sono riusciti, poi negli anni ancora sommosse anche se composte ai danni della società, ma sono riusciti a spuntarla sempre i Sensi, oggi invece a detta dei giornali hanno ceduto e stava per alzarsi ancora il corone dei scellerati.
Ci sarà una società Svizzera e non una società italiana in Svizzera, altrimenti non proporrebbero Flik presidente e Fioranelli al comando, sarebbe il contrario.
Molti dicono che i soldi sono importantissimi oggi nel calcio, ma un tifoso ieri alla radio ha detto e lo faccio mio pensiero, che avrebbe seguito la Magica anche in serie C se con i Sensi.
Saremo colonizzati calcisticamente, in Inghilterra ormai le squadre di calcio sono tutte Zoccole in cerca di mecenati, speravo che anche a Roma non accadesse la stessa cosa.
Ho proposto di cambiare inno, almeno quando lo ascolterò, il ricordo che prevarrà, sarà quello della famiglia Sensi e rimarrà legato a loro insieme alla famiglia Viola e credo che da come si stanno presentando gli Svizzeri, è meglio troncare con il passato, non imbastardiamolo che ogni cosa rimanga divisa se nella dirigenza e presidenza ci sarà rivoluzione, io ho sempre odiato coloro che dopo le vittorie abbattono le statue.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S. speriamo che i figli della lupa giallorossa non abbiano la stessa sorte del gemellino.

Con Stima e affetto, alla famiglia Sensi e Viola: Filippo.

GRAZIE ROMA!

Ognuno dei tifosi, ha dei ricordi dietro quelle note dell’inno della Magica Roma e i ricordi si sa, ce ne sono di belli e di brutti.
GRAZIE ROMA, è l’inno storico della ROMA, ma ROMA, è piena di musicisti tifosi e ce ne sono di affermati e di speranzosi, di sognatori per il successo e di illusi al successo, ma tutti con lo stesso amore per la squadra giallorosa.
Perché durante la stagione calcistica, non fare una specie di X FACTOR per scegliere l’inno ufficiale della stagione successiva?
Ogni anno un inno ufficializzato dalla AS ROMA. Forse per alcuni potrebbe essere una bestemmia, mettere in discussione l’inno storico della squadra e della città, ma pur mantenendo ufficialmente GRAZIE ROMA come inno storico, ogni anno si potrebbe ufficializzare un inno nuovo, scelto tra molti, votato dai tifosi, come una gara canora, coinvolgendo le radio della città e votando a proprio piacimento tramite sms.
Si darebbe visibilità a sconosciuti, una specie di cantagiro per le radio della città.
Un festival annuale per scegliere l’inno della stagione successiva.
Io come sempre la butto la come idea, cosa ne pensate? Comunque sia: GRAZIE ROMA!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: ! Filippo

venerdì 19 giugno 2009

Cara Emma Marcegaglia, tu da che parte stai?

Che i sindacati, siano il terzo braccio dei padroni, si è sempre saputo, ma oggi viene spontaneo chiedersi: di quali padroni? Stanno chiedendo e spingendo, una legge che dia agevolazioni alle imprese produttive in Italia, che non licenziano dipendenti.
Stile in perfetto: che vinca il migliore, il più forte e se non vince per merito proprio, gli daremo l’aiutino e che aiutino.
Sono mesi, che si dice, che le imprese, non hanno credito e a soffrirne di più, sono quelle più piccole e molte sono, che stanno riducendo il personale, ma l’aiuto, non può essere dato per mantenere il personale attivo, quello lo si può sperare, ma se aiuto ci deve essere, deve essere per la competitività.
In questo momento, più che in altri, si soffre per la poca competitività dei prodotti Italiani, se sul mercato, soffrono la concorrenza di prodotti, sì più scadenti, ma anche più economici e di vendibilità facile.
Il fatto che sbandierano che la FIAT, abbia conquistato una fetta di mercato più alta rispetto agli anni passati, non significa che abbia aumentato le vendite, ma solo che nel tracollo generale, ha avuto un crollo inferiore, quante automobili in meno vengono immatricolate nel mondo? Quindi, gli aiuti, devono essere mirati, a dare all’imprenditore, un abbassamento del costo del prodotto immesso nel mercato, per rimanere competitivi, se non altro in rapporto prezzo/qualità.
Sulla qualità Italiana, non ci sono dubbi, ma il prezzo per logica di qualità, non è competitivo, quindi se volete continuare a gettare soldi dalla finestra e continuare ad arricchire i più forti, continuate pure su quella strada fallimentare.
Se invece si desse una sola ora di stipendio al lavoratore, soprattutto delle imprese in crisi, come aiuto, si otterrebbe la competitività del prodotto al dettaglio.
Sembra poco, ma oggi la differenza sul mercato, la fa un semplice EURO di scarto tra prodotti simili.
Aiuti sì, ma mirati alla competitività nei mercati.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

é una questione di principio: NON VI PAGO!

Per l’ennesima volta, ho ricevuto una intimidazione di pagamento dell’abbonamento RAI, quindi per illustrare la situazione “REALE” in cui mi trovo nella vicenda, ho telefonato alla sede RAI di Torino, servizi Abbonamenti.
Mi ha risposto, un deliziosa vocina, molto delicata, ma credo che la signorina in questione, sia pagata a cottimo, non mi ha lasciato illustrare la situazione”REALE” parlava sempre lei e tutte le varie raccomandate con ricevuta di ritorno, inviate per far capire la “REALE” situazione.
Mi sono auto processato, ed auto assolto, credo di essere nel giusto, quindi cara signorina del telefono, mi mandi un esattore a riscuotere, perché io non invierò mai i soldi dell’abbonamento ed anche all’esattore, non darò una lira, proceda anche al sequestro di un qualcosa che volete togliermi, ma sarà un furto per le leggi di mia conoscenza.
Cara Rai, da parte mia, dai in regalo, un bel mazzo di fiori alla signorina in questione, è gentile e si litiga volentieri con lei, io non saprei a chi inviarlo.
Però mi domando: quale Partito politico vuole che io paghi un debito che non sta ne in cielo ne in terra? RAI, spolicizzati, hai tutto da guadagnare.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

giovedì 18 giugno 2009

AAA... cercasi disperatamente Pazzi, per un coast to coast in moto. (ma si scrive così?)

Oggi, nelle pagine sportive, ho letto che l’Italia giocherà contro i Faraoni, pazzi e poi capirete il perché, poi ho letto della guerra che si è scatenata contro il dollaro e poi capirete cosa centra, poi ancora giorni fa, ho letto che l’Europa è sotto scacco per l’approvvigionamento del gas dalla Russia e questa è una storia vecchia, i ricatti sono annuali.
Per far fronte a tutto questo, ci vogliono dei Pazzi come me, di quelli pronti per la camicia di forza e tempo 10 anni, sarà tutto capovolto.
Sono passati pochi giorni, che il leader Libico (chiedo scusa, ma in questo momento non saprei scrivere il nome, quindi ti chiamerò colonnello) ha svolto una visita in Italia e cosa centra? Bene tutto ha un prezzo e le ricchezze della Libia in gas e petrolio, le conosciamo tutti e sappiamo anche a detta di Sgarbi, che centra anche lui, che tra tutti, il colonnello è il più occidentale di tutti e non solo, ma ha anche fatto un grande effetto sulle donne in Italia.
Dove voglio arrivare, un piccolo pazzo, sono anni che cerca di proporre il ponte sullo stretto di messine, ma io sono un grande Pazzo e quindi dico: cosa ne pensate di un opera Faraonica se possibile ingegneristicamente, di un ponte tra la Libia e la Calabria, che colleghi tutto? Metanodotti, carburanti e viabilità stradale e dei treni.
Il massimo dislivello sotto il livello del mare, pare che nel Mediterraneo sia di 1000 metri, è possibile realizzare un’opera simile? Purtroppo io di ingegneria non ne capisco un tubo, ma sono abbastanza pazzo da pensare ad un progetto simile.
Da parte dell’unione Europea, il progetto sarebbe totalmente finanziabile a costo zero, se si desse la possibilità a chi è possessore di conti nei paradisi fiscali, di inserirsi in una società, che gestisca il traffico del ponte senza alcuna tassa, ma solo perfezionando l’impresa e regolarizzarsi, pensate, potrebbe essere anche un modo di unire vari progetti e spese in un'unica spesa per il collegamento, sono pazzo abbastanza, o volete di più?
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
Europa: batti un colpo!

mercoledì 17 giugno 2009

I veri motivi? le mie lunche passeggiate a Torr Astura con una radiolina come compagna

Alcuni, credendo a tutte le fesserie che pubblico sul mio blog e cioè la mia immensa ricchezza, mi hanno chiesto esplicitamente di acquistare la Magica Roma e diventare Presidente della AS ROMA.
Beh, nella mia immensa follia, potrei anche provarci, ma ci sono molti motivi validi, per cui ciò non avverrà.
Il primo è che mai tenterei di toglierla alla famiglia Sensi per un pezzo di pane come alcuni anche in passato hanno provato, ma ne esulterei, se in qualche maniera, potessi appoggiarli, bisogna sapere, che nei miei momenti più difficili, avevo solo piccole gioie nel seguire il campionato di calcio ed in particolare la Magica e se cerano momenti di svago nelle battaglie, me li dava la Roma di Franco Sensi e quindi ho un gran debito di riconoscenza per la famiglia Sensi.
Poi ancora, io voglio rimanere tifoso, poter dire arbitro cornuto con volgare semplicità e poter dire agli altri tifosi Romanisti, le bestialità che proclamano e poi non mi piacciono i coltelli portati allo stadio, non venderei biglietti alle curve, se non in cambio del coltello, sarei terribile come presidente.
Poi ancora, quando guardo una partita, sono emotivo, mi lascio trascinare dall’entusiasmo e considero tutti con poca signorilità: avversari, presidenti delle altre squadre, giocatori ecc… .
Se devo essere sincero, mi stupisce l’eleganza di Rosella alla guida della Magica, non perde mai la ragione, è proprio la persona giusta al posto giusto, da parte degli esperti, nessuno può criticarla per parole fuori luogo ed io amo una società che non genera tensioni.
Vi racconto un particolare, quando il Presidente Franco era in guerra con tutti e mi trovavo d’accordo con le sue battaglie, però cercavano tutti di fargliela pagare, bene già da allora io quando parlavo di questi argomenti con amici, dicevo che Franco per fare una cosa saggia e non arrabbiarsi, avrebbe dovuto passare la Magica nelle mani di una delle figlie, lo speravo e poi è accaduto.
Però, chissà, forse i miei fedelissimi, vogliono farmi un gran regalo: la Magica bella ed impacchettata, per il mio matrimonio! Se non pensassi questo, che pazzo sarei? Uno di poco conto, invece io voglio essere un gran pazzo! Anche in quel caso, lascerei la guida alla famiglia Sensi, e non solo per riconoscenza, come dicevo in precedenza, ma perché, come dice Totti, di meglio in giro non c’è, la Magica ha veramente il meglio della piazza, che sia innamorato anche di Rosella? Sì, perché è parte indissolubile dalla Magica, per come la vedo io.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

martedì 16 giugno 2009

La Mantide Religiosa: occupati degli affari di casa tua, siete li li, per essere ridotti in cenere

È famosa per il suo “vizio” di uccidere il partner dopo l’accoppiamento.
Si leggono esultanze sui quotidiani dell’incontro tra Obama e Berlusconi, mentre io ne sono rimasto schifato.
Quello che tutti definiscono l’uomo capace di imprimere nuove direzioni alla politica mondiale, a me è sembrato un sempliciotto vestito a festa per l’occasione di guidare gli USA.
Sempliciotto, perché non ha nulla di suo, nulla di veramente nuovo, chi è il RE di Obama? Continuerò a domandarmelo all’infinito, visto che il finale della sua campagna elettorale è stata copiata in gran parte da questo blog, di certo c’è che non sono io! Appare dopo colloqui privati con Berlusconi, da vincitore, con quelle immagini che fanno apparire l’ospite sottomesso, sapete la mano sulla spalla nel salutare? Chiedete agli esperti di comportamento e di psicologia, lo fanno anche i cani.
Non che mi piaccia Berlusconi, ma sono offeso da Italiano, rimane pur sempre il Presidente del Consiglio della mia Repubblica.
Oh, quanto vorrei come Presidente del Consiglio un Sarcosì o come diavolo si chiama, almeno lui sa tenerlo a distanza: ognuno al posto suo! Oggi, gli USA sono arrabbiatissimi e cercano manovalanza e credo che in Berlusconi che cerca di accasarsi col più forte, lo abbiano trovato, peccato, che il finale della storia, sarà un altro, già, perché gli USA tuo malgrado caro Obama dovranno scendere dal piedistallo di superpotenza arrogante e presuntuosa e sai una cosa, non mi piace nemmeno quando si mistifica la storia per trarre applausi dai nemici, non mi è piaciuto il fatto che tu abbia paragonato gli USA ad una grande nazione Mussulmana.
Rileggi la storia degli Stati Uniti se mai l’abbia tu letta, controlla chi erano i coloni che fuggivano dall’Europa per trovare fortuna negli USA, erano Cristiani e la logica vuole che non si rinneghi il passato.
Berlusconi probabilmente avrà ottenuto favori e protezione e non se ne avvantaggerà l’Italia come si vuol far credere e tutti e due voi continuerete a servire lo stesso RE, che non sono io, ma almeno dimmi chi vuole combattermi? Sai Obama si può stemperare il clima di conflitto religioso nel mondo, anche senza dire stronzate.
Chi ti scrive i discorsi, probabilmente è ancora credulone che basti apparire buoni per esserlo.
A grazie, per non essere ancora venuto in Italia, di menzonieri già ne abbiamo molti in casa nostra.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: ! Filippo.

In principio era RAI 1

Altro che motivo per festeggiare, altro che uno, sono quattro! Beh, non ci crederete, ma sono una decina di anni, che cerco un motivo per ubriacarmi anche il 16 di ogni mese, in maniera conosciuta da tutti, beh per gli altri giorni un motivo c’è, compleanni dei nipoti, sono moltissimi e quindi avevo già tutti i giorni occupati, ma mi mancava il 16 del mese! Oggi, la RAI me lo ha dato, con l’avvento del digitale terrestre e la RAI a casa mia non si vedeva in digitale, ho potuto ammirare le bellezze di RAI 1, canale che vedevo malissimo in analogico e quindi, non conoscevo i volti delle signorine buonasera, e solo per i miei occhi… Nicoletta, bellissima mi ha trafitto il cuore nel TG delle 17 su RAI 1.
E pensate, che sono quattro! E tutte al femminile, ma non saranno poche? Mamma RAI, che ne dici di allargare la famiglia? È troppo presto? Inizia a pensarci, sai mamma RAI 1 e tre figliolette, non siete abbastanza, per mettermi in crisi, io avrei bisogno di… vediamo un po’, discussioni in famiglia tutti i giorni, poi novità nelle informazioni e tanta, ma tanta allegria, cosa ne pensi mamma RAI? Beh, per il momento mi accontento di seguire gli Europei di Calcio minore in Svezia, sai io non tifo mai per i colori azzurri, anche se vincono e quindi cerco nei giovani ed invidio i giovani Svedesi, perché li è fresco, qui si suda, ma tanto io ozio, quindi: auguri a MAMMA RAI!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !: Filippo
P.S. per festeggiare, ho bevuto solo un BIBERON, ma faceva per tre!
P.S. del P.S. mamma RAI, mi hai mandato a Chiedere l’importo dell’abbonamento anche se non mi spetta, lo paga già il capofamiglia ed io non lo sono, ma la pubblicità che ti faccio sul mio blog, quando la pagate? E a chi spetta pagarla? Auguri e figli maschi… in mezzo a tante femmine!

C'è posta per me: che ricordino la strage degli innocenti

Ciao, lo sai, che come puoi fidarti di me, non puoi con gli altri, quindi ti scrivo per dimostrarti la mia stima.
Sai, è un tempo un po’ controverso, alcuni dicono di essere tuoi amici e molti lo credono, che si sono battuti per te e molti lo credono, io consiglierei loro di tacere, perchè tu sai chi sono gli amici: lo hanno scritto in fronte! E non per darti consigli, ma per farti ravvedere, di qualcosa sui complotti, credono che un complotto sia solo ascoltare dicerie sul proprio conto, dillo, che un complotto è avere uccisa una sorella in un ospedale alla nascita, perché credevano che tu stessi per nascere e poi? Hanno dovuto costatare, che eri già nato eh chi lo avrebbe detto, che come nello spettacolo teatrale di Paolini: i cattivi dovranno arrendersi al prigioniero! E tu da prigioniero, li hai accerchiati, non sanno più che pesci prendere.
Sai Pippo, posso chiamarti Pippo? Grazie, non capiscono che i discorsi privati, quelli non vengono pubblicati sui giornali e sono guai grossi, non hanno capito bene o fanno finta di non aver capito, che se non si arrendono, l’economia mondiale è sotto scacco, non ci sarà quella ripresa che dicono e non solo perderanno altri pezzi per strada.
Tuo Padre, ti ha consigliato di lasciare il lavoro, lavoro che non ti permettevano di svolgere senza complotti veri e lo ha fatto, perché tu sei “l’elemento” essenziale alla Vita! Senza te è morte e si stanno inoltrando bene verso di lei.
Il Papa parla di povertà, ma sa anche lui, che senza la tua ricchezza, che tutti e dico tutti hanno voluto rubarti non ci sarà guerra alla povertà: ipocriti parlate per farvi notare e per avere onori.
Parliamo di svago, sai ho Parlato con tuo Padre della Magica Roma e sai che anche LUI è Romanista, sai per il Treno per i tifosi, chiede un vagone adibito a libreria, che porti scritti e musica Romanicista in giro per l’Italia e perché no, anche per l’Europa.
Purtroppo, non tutto di ciò che sappiamo può essere detto apertamente alla gente e quindi ti ricordo quel giorno che tu mi dicesti: Michele sei grande! Ed io ti risposi: perché ancora no sai chi sei tu! Ne hai fatta di strada, credi a me e non farti influenzare dai nemici, tratta tutti da nemici, gli amici che sfuggono a te, li conosce tuo Padre. Con affetto San Michele tuo amico e fedele combattente in guerra!

lunedì 15 giugno 2009

Compito in II classe

Carissimi miei fedelissimi, ho un piccolo sogno nel cassetto e vi chiedo la cortesia, di illustrarmi bene la situazione e la potenzialità del mio sognetto.
Il viaggio più brutto che ho fatto, è stato per andare a vedere un concerto dei Pink Floyd a Venezia, il viaggio è stato terribile in treno, tutto in piedi in dieci centimetri quadrati, era un treno speciale per l’occasione.
Immagino i treni messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, per le trasferte dei tifosi della Magica Roma e quasi sempre treni speciali.
E tengo a dare ragione alle Ferrovie dello Stato, spesso gli atti vandalici da parte dei tifosi, sono grandi.
Allora, vorrei vedere se è possibile una alternativa a tutto questo.
Non contemplo il mio patrimonio, non ne ho la minima idea del potenziale economico, ma all’occorrenza, posso mettere in vendita altre cose per realizzare questo sognetto, non so quanto possa costare e se potrò permettermelo.
Sognetto: acquistare un treno, da affidare alla tifoseria Romanista, che venga autogestito dalle tifoserie, per poter permettere ai tifosi, di organizzare trasferte alla tifoseria Romanista.
Quindi anche l’incolumità del mezzo: morto lui… chi ve se fila più? Un piccolo patrimonio da gestire direttamente dalle tifoserie organizzate della Magica Roma, avranno la responsabilità del prezzo del viaggio per il tifoso, un vagone che funga da sala stampa per i blogger e le comodità che riescono a gestire.
Quanto mi costa se le Ferrovie dello Stato lo permettessero? Fatemelo sapere e chiedo fin da adesso ai tifosi, di iniziare a lavorare al progetto, provate ad immaginare a come dipingerlo, tutti i vagoni a tema: Magica Roma! Imbratta muri, questo è pane per i vostri denti.
Fedelissimi, datemi elementi su cui ragionare.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

domenica 14 giugno 2009

ALLE TRE "MOSCHETTIERE" tenete duro!

La domenica mattina, in replica, guardo spesso la trasmissione di Mandolesi: battito giallo rosso, su T9 credo.
È interessante, vedere come trattano del nostro amore giallorosso, in toni diversi, affrontando altri temi e quindi faccio i complimenti a Mandolesi.
Per esempio, ho ascoltato da loro, per la prima volta della: “carta dei tifosi” o cosa simile, che prossimamente, sarà obbligatoria per poter assistere alle manifestazioni calcistiche, però immaginando come se ne usufruirà, i tifosi, già la criticano e forse anche a ragione, pare che poi non dia molti vantaggi al tifoso “schedato”.
Da quel poco che ne è uscito fuori nella puntata in questione, pare che saranno emesse dalle banche e funzionerà un po’ tipo carta di credito o cosa simile.
Bene, se cara Rosella riesci a tenere duro ed in tuo pugno la Magica Roma, io tifo per te, la carta dei tifosi, potrebbe essere utilizzabile per più scopi, coinvolgendo in maniera attiva il vero tifoso Romanista, procurando anche dei vantaggi con divertimento assicurato.
Nella trasmissione di oggi, lamentavano il poco funzionamento del contatto tifoso/società, poca funzionalità del sito e poi solo in italiano insomma carenze strutturali.
Rosella: falli ride! Se la carta del tifoso, desse accesso alla vendita dell’abbigliamento Roma in corsia preferenziale a terzi, con relativo accumulo di punti spendibili in abbonamenti, viaggi per seguire le trasferte, biglietti per assistere alle partite in casa e fuori, si otterrebbero diverse cose contemporaneamente.
Il tifoso diventa parte attiva dell’economia della società, poi avrebbe vantaggi in punti e non denaro, perché ci sarebbe tutto un problema fiscale differente, poi, se pensi che il tifoso viaggia anche per svago, il marchio AS Roma, sarebbe vendibile in qualsiasi posto del mondo e non solo, lo pubblicizzerebbero sul posto, perché no indossandolo? Rosella, fatti due conti e prova a proporlo ai tifosi Romanisti.
Gronchi rosa, crystal ship e zerodieci: !

venerdì 12 giugno 2009

In teoria, ho lo stesso DNA: provare per credere!

Avvertenza di lettura, nell’ultimo Piano Terapeutico della Psichiatra che mi ha in cura, si evidenzia il mio: disturbo schizofrenico.
Potrebbe sembrare poca o molta cosa, a seconda del sentimento, ma mi sembrava giusto dirlo.
La prova del nove, sarebbe l’esame del DNA, ma quello lo riservo solo a richiesta della mia Moglie Eterna e della Madre delle mie Figlie, affinché ne venga stabilita la paternità con certezza, dato il cospicuo patrimonio che lascerò, solo a loro richiesta, se ne prenda atto! Per vedere un terremoto intellettuale, oggi voglio pubblicare una e-mail che inviai a Gabriele La Porta, per la trasmissione: Anima.
Vorrei sentire gli sviluppi e leggerli per potermi divertire, in parte già li conosco, ma l’e-mail in questione, è una specie di dichiarazione di guerra: buona lettura.
Gronchi Rosa, crystal Ship e Zerodieci: !

P.S. è bello essere dichiarato pazzo, ti permette di poter dire ciò che vuoi fregandotene di tutto!



Gentilissimi di “Anima” non so se vi ricordate di me, sono XXXXXXX XXXXXXX e tempo fa, vi ho scritto, per commentare una vostra trasmissione, che parlava di reincarnazione e voi chiedevate commenti ed opinioni dagli ascoltatori.
Io vi seguo spesso, non sempre per l’orario, ma spesso con interesse, ma devo confidarvi che ultimamente sul pensiero “sufi”, ho i miei dubbi sulla lealtà e genuinità.
Vorrei comunque darvi una testimonianza, unica nel suo genere e lo rimarrà, perché per il momento non intendo allargarla all’opinione dei miei lettori, quelli del mio blog: Lui, il figlio della Vita e lascio a voi della trasmissione, la facoltà di trasmetterla ad altri, se in trasmissione, senza il mio nome.
Io come vi ho scritto precedentemente, “credo” di essere il Figlio di DIO, purtroppo proprio colui che in questi giorni è testimoniato nella redenzione.
Non voglio, nel modo più assoluto, imporre il mio pensiero e per la verità, mi vergogno anche a comunicarlo, MA… .
Nel lontano 1997, accadde, tra le moltissime altre cose che… .
Io per un periodo purtroppo breve e forse speratamene, (perché terrorizzante) ho ascoltato la voce di DIO: mio padre.
Ed è stato un periodo molto sofferto: credere, o non credere? Ma tutto me lo confermava molto di ciò che poi si è verificato, mi portava a CREDERE.
Nel 1997, la sua voce mi svegliò, al mattino presto e dovete sapere, che io avevo un vecchio armadio in un magazzino, con tre specchiere grandissime, l’armadio è quello di cui ne parlo per un francobollo nel mio blog.
Mi svegliò con voce simpaticamente ironica e… mi disse: “forza, oggi ti faccio trovare il positivo delle lastre della Sacra Sindone” mi guidò fino al magazzino in cui era l’armadio, poi continuò: “cerca guarda bene, perché è nascosto in quel armadio” io cercai e lui: “guarda bene negli specchi”, io allora smontai gli specchi, ma niente, allora presi dell’acetone per togliere la vernice dietro gli specchi, quella che lo rende specchio, ma niente.
Feci a pezzettini quel armadio e trovai il famoso francobollo.
Poi, dopo molte ore in cui cercavo, mi arresi e tornai in casa, allora Lui, il mio DIO mi disse: “allora, sei proprio stupido, non hai capito che il positivo della Sacra Sindone sei tu riflesso nella specchiera dell’armadio? Figlio io ti facevo più intelligente.”
Credere? Io vivo con il pensiero di DIO nel mio cervelletto e mi guida, io credo.
Sapete, mio padre è bravissimo a prendermi in giro, io dico Per culo alla romana, ma è bravissimo.
Scrivo questa testimonianza, affinché sappiate anche voi e chi per voi, il modo in cui comunichiamo: giochiamo.
In questi giorni, si fa un gran parlare della Sindone e questa è la mia testimonianza.
Lei Gabriele, può credere o non credere, così come chi leggerà questa mia e-mail, ma è accaduto per davvero, ed io non credo come gli psichiatri con cui sto in cura, di essere: schizofrenico.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !



giovedì 11 giugno 2009

mercoledì 10 giugno 2009

Salvate il soldato Ryan 4: Gesù converte "l'esattore"


Salvate il soldato Ryan 3: il soldato Ryan è stato "abbattuto"



Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i beni architettonici
e per il paesaggio del Lazio
Via Cavalletti, 2 - 00186 Roma


Oggetto: Richiesta istanza di tutela e salvaguardia dell’area denominata “S. Antonio” nel Comune di Cisterna di Latina (LT) di cui agli artt. 45-46-47 del D. Lgs 42/2004.


Il sottoscritto Maurizio Cippitani, in qualità di responsabile del WWF, Gruppo Attivo di Cisterna di Latina (LT),

PREMESSO CHE

- il 04/02/1994 l’edificio denominato “Mulino Luiselli” - ex convento di S. Antonio Abate, sito in Cisterna di Latina, in Corso della Repubblica 35, è stato vincolato ai sensi della legge 1089/39 su richiesta dell’associazione scrivente (Allegato 1);
- con nota prot. 21186 del 27/05/2004 la soc. MU.CI. s.n.c., Mola Cosimo, Mormile Gelsomina, Maggi Anna Maria e Maggi Elisabetta quali proprietari delle aree interessate hanno presentato al Comune di Cisterna di Latina la richiesta di esame di una proposta progettuale titolata: “Programma integrato d’intervento per la riqualificazione dell’area interessata dall’ex mulino Luiselli e di un’area a ridosso dell’area all’ingresso nord della città di Cisterna di Latina”;
- con deliberazione della G.C. n. 235 del 04/06/2004 l’amministrazione comunale ha espresso parere preliminare favorevole alla definizione di Programma Integrato d’Intervento;
- con deliberazione del C.C. n. 47 del 04/08/2005 è stato adottato il Programma Integrato d’Intervento per la riqualificazione dell’area interessata dall’ex Mulino Luiselli e di un’area a ridosso dell’ingresso nord della città;
- con deliberazione del C.C. n. 34 del 28/06/2006 non sono state accolte le osservazioni al PII presentate dal WWF di Cisterna di Latina[1] (Allegato 2 – pag. 1);

CHIEDE

in relazione ai disposti dagli artt. 45-46-47 del D.Lgs 42/2004, che codesta Soprintendenza di avviare il procedimento per la tutela indiretta sulle pertinenze del Convento di S. Antonio nel Comune di Cisterna di Latina (LT) come descritto nella Cartografia di cui al foglio catastale F. 103, mappali 264-265-266-267-268-269-271-272-299-300-301-302 (Allegato 3).
A parere dell’associazione scrivente si tratta in sostanza di porre tutti i divieti necessari perché non siano alterati il decoro ambientale, l’integrità, la prospettiva e la luce del bene già protetto in via diretta.
La scelta di inoltrare tale richiesta è scaturita dalla constatazione che sia i privati, proprietari del “Mulino Luiselli” che le amministrazioni comunali succedutesi nel corso degli anni, non hanno mai mostrato un vero interesse nei riguardi dell’immobile vincolato e, peggio ancora, si sono dimostrati cattivi custodi dell’unico edificio di pregio architettonico esistente nel nostro territorio.
Le amministrazioni comunali, infatti, hanno sempre appoggiato tutti gli elaborati progettuali presentati dai privati dagli anni ’90 ad oggi escludendo a priori la possibilità di creare una apposita fascia di rispetto idonea a preservare la circostante cornice ambientale e ad assicurare il migliore godimento, da parte della collettività, dell’edificio.
In particolare l’attuale amministrazione comunale ha contribuito massicciamente alla formazione di una coscienza contraria al patrimonio culturale del nostro territorio. Ne dà dimostrazione il convegno pubblico[2] del 14/01/2002 organizzato dal sindaco di Cisterna per illustrare i “benefici” per la collettività con la realizzazione di un polo commerciale, abitativo e direzionale da realizzarsi nelle pertinenze del Convento di S. Antonio Abate. Per garantire maggiori chance all’approvazione dell’ultimo progetto elaborato sull’area in oggetto, l’amministrazione comunale ha utilizzato lo strumento del Programma Integrato di Intervento.
L’equivoco storico è intrinseco nella presentazione dei vari progetti che si sono succeduti nel tempo relativi a questo immobile. Prima della redazione dell’ultimo progetto i vari progettisti lo hanno sempre presentato come, una “piccionaia”, “ammasso di macerie” o, peggio, come “immobile senza particolare pregio artistico-architettonico” che poteva essere demolito o facilmente destinato a più prosaica utilizzazione. Altri, ancora, hanno messo in dubbio l’autenticità storica dell’edificio attribuendo la sua completa riedificazione nel dopoguerra.[3]
Ora, nella Relazione Illustrativa, il mulino diventa un edificio la cui “imponenza e storia costituisce punto di riferimento e di caratterizzazione per l’intera comunità”. Palese esempio di dissociazione storica che non fa onore a chi l’approva.
È evidente che questi giudizi contraddittori siano legati all’intenzione di favorire i privati inseriti nel PII. In un primo momento, infatti, l’edificio doveva essere demolito e poi destinato direttamente ad attività commerciale e residenziale per cui faceva comodo sottovalutarne il valore. Attualmente, invece, il convento viene considerato di alto valore architettonico e, quindi economico, per riconoscere ai proprietari ingenti ristori di cubatura e le varianti al PRG.
Riconoscendo le peculiarità storiche ed architettoniche di un immobile il comune dovrebbe adottare strumenti urbanistici a tutela dello stesso e non il contrario.
Si segnala, invece, che nonostante l’edificio sia stato vincolato il 02/04/1993 ai sensi della L. 1089/39 e, l’amministrazione comunale ha deliberato una Variante Strutturale al P.R.G.C. adottata in data 15/04/2005, che prevede, per l’area stessa, un cambiamento di destinazione urbanistica, da “Verde Attrezzato” e “Attrezzature amministrative” ad “Area di riqualificazione urbana per la residenza e l’attività commerciale di interesse locale”[4], con la conseguente definizione di una considerevole ed ingiustificata capacità edificatoria, per cui i provvedimenti di Vostra competenza rivestono la massima urgenza. Tale variante è collocata in ordine di tempo tra la presentazione della richiesta di esame del PII da parte dei privati[5] e l’adozione del PII in Consiglio Comunale.[6]
Dal progetto scaturisce, inoltre, un equivoco normativo che è dato dalla Legge di riferimento evocata dai presentatori del programma. La legge regionale 22 del 26/06/1997 si occupa, in prevalenza delle zone dimesse e fatiscenti che, attraverso l’intervento sinergico del pubblico e privato dovrebbero tornare a rivestire un ruolo trainante nella vita delle città in cui queste zone insistono. Il nostro parere è che il programma in questione tutto tocca meno che zone dimesse e fatiscenti a meno che non si voglia considerare tali il giardino di una villa (proprietà “Mola-Mormile”) ed una zona agricola posta in un’area periferica del comune. Se poi ci si riferisce all’immobile destinato a mulino e, prima, a convento, non vi è sembrato scorgere progetti o programmi che ne comportino il restauro.
La richiesta di tale vincolo si motiva dalla necessità di mantenere le caratteristiche urbane del sito che costituisce un unico complesso con al suo interno il Convento di S. Antonio Abate.
Dopo aver visionato gli elaborati grafici del progetto del Programma Integrato si è arrivati alla convinzione che una inevitabile compromissione del sito comporterebbe un danno irreparabile sulla possibilità di percezione del monumento stesso, alterando le condizioni di ambiente e di decoro dell’intera area.
Secondo la normativa vigente, lo strumento del programma integrato considera la realizzazione di nuovi edifici, il potenziamento di infrastrutture pubbliche esistenti, (allargamento di strade e rifacimento di marciapiedi e dell’arredo urbano) la realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico (scuole, teatri, parchi pubblici) il recupero del patrimonio edilizio esistente e definisce le diverse destinazioni d’uso insediabili su una determinata area. Affinché tutti questi interventi costituenti il piano si traducano in un programma integrato, è essenziale che si verifichi una riqualificazione territoriale, ovvero un miglioramento significativo della qualità urbana in senso lato che successivamente si riverberi sull’intero territorio. Anche se nel PII in questione vengono inseriti alcuni degli interventi descritti, con la sua realizzazione non si andrebbe a riqualificare un’area ma a degradarla.
I progettisti hanno dichiarato di aver eseguito “in questo momento, il miglior progetto possibile” e ancora “Per quanto ci riguarda ad una città immobile che guarda solo indietro preferiamo correre qualche rischio ma guardare avanti”[7] (Allegato 2 – pag. 20).
Ancor più preoccupanti sono le dichiarazioni inserite all’interno del parere del Servizio Urbanistica del Comune di Cisterna di Latina: “Le critiche radicali apportate dagli opponenti (il WWF di Cisterna di Latina) all’impianto di progetto sono di accezione squisitamente ideologica e non si ritengono concettualmente condivisibili. Nella fattispecie non si ritiene condivisibile la opinione per cui la “valorizzazione” di una emergenza architettonica sia direttamente proporzionale alla quantità di spazi liberi che si è in grado di ricavare attorno ad essa (“vuoto” circostante che ne garantirebbe la visibilità prospettica centrale da ogni parte attribuendo al manufatto tutelato una sorta di dignità e di centralità simbolica oltre che geometrica), concezione pur ampiamente sostenuta da talune fonti critiche nel dibattito del secolo scorso, la cui applicazione nelle città ha tuttavia prodotto risultati assai discutibili (se non disastrosi) sia sul piano urbanistico e architettonico che su quello storico e culturale”[8] (Allegato 2 – pag. 25).
Tali affermazioni non sono coerenti con le scelte tecniche riportate sugli elaborati grafici presentati e non sono da ritenersi in linea con quanto espresso dall’articolo 6 della Carta internazionale sulla conservazione e il restauro di monumenti e insiemi architettonici (Carta di Venezia) che dichiara quanto segue: “La conservazione di un monumento implica quella delle sue condizioni ambientali. Quando sussista un ambiente tradizionale, questo sarà conservato; verrà inoltre messa al bando qualsiasi nuova costruzione, distruzione e utilizzazione che possa alterare i rapporti di volumi e colori.” L’applicazione della tutela indiretta prevista dagli artt. 45-46-47 del D. Lgs 42/2004, su di un edificio vincolato, poi, non è secondo il legislatore una scelta “ideologica”, “discutibile” o tantomeno “disastrosa” come invece pensano i tecnici del comune.
Il sito, occupato in parte dal Convento di S. Antonio Abate, versa in uno stato di totale abbandono, in cui sono state adottate alcune scelte tecniche discutibili che hanno già alterato il suo aspetto originario. nel 2001, infatti, l’amministrazione comunale ha realizzato un parcheggio pubblico, tuttora scarsamente utilizzato, sull’area dove anticamente insistevano gli orti del convento e probabilmente una sepoltura (allegato 4). Tale opera ha comportato la movimentazione di una notevole quantità di terra senza che siano state eseguite preventivamente una ricognizione archeologica, atta alla verifica di manufatti e resti antichi di rilevanza storica ed una indagine geologica per la presenza nella zona di cavità artificiali di notevole pregio. Dopo che sia stata letteralmente livellata la collinetta posta sul retro dell’edificio, sono state rinvenute ossa umane. La magistratura in un primo momento ha disposto il sequestro dell’area ma in breve tempo ha archiviato il caso considerando i resti umani di “dubbia provenienza”. L’amministrazione comunale, poi, per assicurare al parcheggio l’approdo dei pedoni sul corso della Repubblica, ha disposto la demolizione di parte del muro di confine che anticamente cingeva gli orti del convento.
La zona di S. Antonio, costituita dall’ex convento trasformato agli inizi del ‘900 e dalle relative pertinenze, rappresentano un “Unicum” imprescindibile dal punto di vista ambientale, per le consistenti integrazioni storiche e funzionali che, nei tempi, ne hanno costituito un complesso unitario (sepoltura, luogo religioso e assistenziale, l’opificio, le grotte, il Parco Della Rimembranza, …), oltre che un ambiente complessivamente legato alla memoria storica collettiva. Dall’edificazione del convento ad oggi, piccoli cambiamenti a parte, la superficie, oggetto della presente richiesta di vincolo, è rimasta fondamentalmente inalterata (allegati 5 e 6).
L’area in oggetto, nel suo complesso, costituisce una delle pochissime superfici libere all’interno del Centro Urbano giacché esse si sono progressivamente ridotte, negli ultimi decenni, a seguito delle successive varianti alle norme urbanistico - edilizie, che hanno portato all’attuale saturazione dei residui “Buchi” di verde all’interno della trama urbana.
La zona “S. Antonio” di Cisterna sorge a 35 m. sul livello del mare sulla parte più alta della città. L’ubicazione fa ragionevolmente presumere che in questo luogo si siano insediati i primi abitanti di Cisterna. Le fonti storiche medievali riportano questo toponimo a seguito della fondazione di un’abbazia di cistercensi denominata “S. Antonio Abate in Lacio”.[9]
Il nome viene successivamente “dimenticato” dagli elaborati urbanistici, ma non dalla tradizione orale, tanto che ancor oggi indica un luogo preciso, costituendo, pur nella trasformazione urbanistica della città, un importante riferimento non solo architettonico o artistico, ma anche storico e sociale.
L’area è posta alla fine di una delle grandi direttrici della transumanza, la “Doganale”, che attraversa le tenute di Torrecchia Vecchia e Torrecchia Nuova e termina, appunto a “S. Antonio” dove insisteva un grande abbeveratoio per il bestiame.
La vista dell’ex mulino segnava il “traguardo” e la fine delle fatiche dei pastori che in due giorni riuscivano a coprire distanze superiori ai 100 chilometri.
L’arrivo a Cisterna si manifestava con il ringraziamento simbolico per il conseguimento dell’impresa a S. Antonio Abate, protettore degli animali, molto venerato da tutto il popolo contadino.
Si deve ricordare, poi, che ad esempio nel Convento di S. Antonio Abate “… il 1° di Gennaio di ogni anno vi si celebravano le 40 Ore, che vi si benedicevano i cavalli nella festa di S. Antonio, che vi si portava la processione delle Rogazioni, che vi si funzionavano i 13 giorni precedenti la festa di S. Antonio di Padova e la solennità di detta festa, che in tutti i Sabati dell’anno la sera vi si recitavano le Litanie alla Madonna, che vi si celebrava la Messa dal Cappellano, e che la detta Chiesa era frequentata da numeroso popolo, molto divoto del Santo Titolare.” [10]
“Il giorno dopo Pasqua si accompagnava in processione solenne il Crocifisso dalla Collegiata fino alla chiesa di S. Antonio abate fuori la porta; vi prendevano parte ugualmente il capitolo, il clero e i confratelli.”[11]
Conservare e non alterare un luogo significa soprattutto cimentarsi nell’impresa di “restauro” della memoria storica di una comunità, che ha subito profonde trasformazioni indotte dai processi di modernizzazione e che, particolarmente tra le nuove generazioni, è esposta a fenomeni di smarrimento dell’identità collettiva.
Appare opportuno tornare ad osservare il territorio con l’occhio “acculturato” di chi sa “riconoscere” i luoghi, chiamandoli per nome e conservandoli, per valorizzare le loro peculiarità storiche.
Ripristinare correttamente la toponomastica storica di un luogo non significa soltanto conservare un nome ma rispettare e conservare il luogo stesso.
Se una comunità smarrisse l’identità culturale e recidesse le proprie radici, perderebbe con la conoscenza del passato anche la possibilità di progettare il futuro.
Nell’area, oggetto del PII, convivono in un delicato equilibrio un monumento storico di rilevante valore (il Convento di S. Antonio Abate), un esempio di archeologia industriale (il mulino), un’area verde ancora inalterata (coincidente con l’orto dei frati) ed un’altra su cui insisteva il Parco della Rimembranza,[12] oggi sostituito da un capannone abusivo (Allegato 3).
Nell’area in oggetto insiste una rete di relazioni articolate in parte alterate, in parte ancora leggibili, delimitate in buona parte dalla cinta muraria del convento e salvaguardabili. Questa complessità ed articolazione è la garanzia del mantenimento di una unitarietà, di un senso del luogo, che nonostante ripetute aggressioni, alcune anche recenti, è tuttora percepibile.
L’importanza del luogo “S. Antonio” è dovuta inoltre alla sua collocazione strategica in uno degli accessi della città e rappresenta il suo confine storico a nord.
È chiaro che la tutela dell’area deve estendersi oltre che al mantenimento della sua funzione originaria anche alla conservazione di una continuità paesaggistica attraverso l’inedificabilità dei nuovi edifici previsti dal programma integrato. C’è da precisare che l’intervento ricade sulla parte posteriore dell’immobile vincolato, sul parcheggio realizzato dal comune e, inspiegabilmente, su di un piccolo giardino attiguo all’area del convento di proprietà “Mola-Mormile” (Allegato 3). Il presupposto dell’intervento finalizzato alla riqualificazione di un’area degradata espresso dalla L.R. 26.06.1997 n. 22 è del tutto assente.
I progettisti del PII nel parere sull’osservazione del WWF, allegata alla presente (nota prot. 19256 del 13.06.2006), indicano come elemento fondamentale ed imprescindibile del progetto: “il luogo, la posizione strategica dell’area, la singolarità dell’edificio dell’ex mulino, la cui imponenza e storia costituisce punto di riferimento e caratterizzazione per l’intera comunità” (Allegato 2 – pag. 19). Tale affermazione cade in contraddizione visionando il progetto che prevede l’edificabilità di tutta l’area circostante al convento. A pagina 13 della Relazione Illustrativa del PII si legge: “Il progetto prevede il futuro restauro conservativo dell’antico complesso dell’ex mulino Luiselli con la riqualificazione immediata dello spazio antistante e retrostante e nuove edificazioni su via Quasimodo e sulla via Appia. Il restauro dell’edificio, unitamente alla riqualificazione della piazza antistante sono elementi con caratteristiche urbanistiche, architettoniche e funzionali proprie di un intervento a finalità pubblica, mentre le nuove edificazioni rappresentano un bilanciamento rispetto alla proprietà privata attuale nonché un nodo di sviluppo di un ambito urbano esistente che intende riqualificarsi. Come si è già detto, il complesso dell’antica chiesa e convento di S. Antonio Abate che verrà ceduto al Comune di Cisterna di Latina e presumibilmente interamente destinato dallo stesso ad accogliere attività pubbliche, sarà, dopo questa iniziativa, oggetto di un misurato intervento di restauro, mentre l’area antstante al complesso storico, così come il progetto illustra, verrà investita da una radicale operazione di riqualificazione.”
È inammissibile pensare ad una “radicale operazione di riqualificazione” di un luogo che non ha bisogno di essere riqualificato e, comunque, prima del restauro dell’edificio. Sarebbe più logico il contrario.
Il sottoscritto, secondo quanto esposto, chiede espressamente a codesto Ministero, non solo di attivarsi concretamente per annullare l’attività edificatoria prevista, ma di decretare anche una specifica fascia di protezione, tutela indiretta o area di rispetto, in modo da custodire, anche per il futuro, l’integrità del Mulino Luiselli – ex Convento di S. Antonio Abate e delle cavità artificiali presenti nel sottosuolo.[13]
Chiede, inoltre, di adoperarvi non solo nel contrastare la decisione del Comune e dei privati di mettere in opera il Programma Integrato d’Intervento in quel contesto, ma soprattutto di impegnarvi convintamente per un necessario risanamento dell’area interessata, affinché questo sia un primo importante passo di un cambiamento necessario contro un errato modello di sviluppo che fin troppo il territorio ha già deturpato.
Distinti saluti.
Cisterna di Latina, 30.10.2008.

Maurizio Cippitani





[1] Associazione inserita nel procedimento amministrativo in quanto portatrice di interessi diffusi.

[2] Dal titolo: “Il PII ex Mulino Luiselli. Recupero urbanistico e salvaguardia del patrimonio storico archeologico dell’ex Convento di Sant’Antonio e della struttura industriale.”
[3] Nei progetti presentati negli anni passati i progettisti affermarono, inoltre, che l’edificio a seguito di molte modifiche e dei danni riportati dalla guerra, “…i proprietari di allora modificarono quasi radicalmente la vecchia struttura”. Si consideri, invece, che il 29 ottobre del 1948, Raffaele Luiselli (proprietario dell’immobile dal 1934 al 1969) scrisse una lettera (conservata presso l’archivio delle industrie molitorie della C.C.I.A.A. di Latina) al Ministero dell’Industria e Commercio affermando che durante la guerra “l’impianto non ha subito nessuna modificazione.” I tecnici della società MU.CI. s.n.c. hanno anche sostenuto che: “L’impianto ecclesiastico scomparì nell’ottocento per far posto ad un granaio”. Ciò può essere smentito semplicemente sovrapponendo la planimetria del convento in possesso dell’associazione a quella del mulino e illustrando così quali siano le mura antiche, ancora esistenti. Si è inoltre messo in dubbio la stessa esistenza dell’antico edificio sacro affermando che “…l’intera struttura (…) si pensa sia stata realizzata su un’area occupata da un vecchio convento.” In uno dei progetti presentati in passato non sono state allegate dalla MU.CI. s.n.c. le piante relative allo stato di fatto e a quello di progetto del piano interrato, facendo sorgere dubbi circa la volontà di lasciare inalterata la cavità artificiale. Mettendo, invece, a confronto la pianta del piano terra – stato di fatto (tav. 4) e la pianta piano terra – stato di progetto (tav. 21), si notava immediatamente che la scala delle grotte, esistente nel primo prospetto, scompariva nel secondo lasciando il posto ad un ascensore la cui utilità non era evidente.

[4] Il certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune di Cisterna di Latina alla Mu.Ci. s.n.c. in data 28.02.1996 destinava la Part. 302 a “verde pubblico”.
[5] nota prot. 21186 del 27/05/2004.
[6] deliberazione del C.C. n. 47 del 04/08/2005.

[7] Parere dei progettisti – osservazione pervenuta del 06.06.2006.
[8] Controdeduzioni del Servizio Urbanistica del comune di Cisterna di Latina alla opposizione-osservazione pervenuta.

[9] Pantanelli, Notizie Soriche di Sermoneta, vol. I, Lib. IV, pag. 466.
[10] Visita Pastorale “Macchi-Micara”, 1846, Archivio Curia Vescovile di Velletri.
[11] Visita Pastorale “Spinelli”, 1762, Archivio Curia Vescovile di Velletri.

[12] Nella parte antistante il mulino c’era il parco della rimembranza di Cisterna. Tutta l’area del convento era negli anni ’30 di Carlo Muratori. Dopo il primo conflitto mondiale, il Muratori donò al Comune la zona vicina alla strada Appia per la costruzione di un parco pubblico dedicato ai caduti in guerra. Il Parco della Rimembranza era composto da 72 palme ognuna intitolata ad un morto in guerra.
Il 16 dicembre del 1934 l’edificio fu venduto a Raffaele Luiselli con il parco, probabilmente, non accatastato precedentemente dal Comune. Gli alberi del parco furono tagliati un po’ alla volta negli anni che vanno da 1943 al 1945. Come affermano alcuni anziani di Cisterna, i tagli furono bloccati dal capo cantoniere dell’ANAS che abitava in prossimità del mulino, ma, appoggiato dal Podestà, il Luiselli continuò la sua “opera”. A ricordo dello scempio perpetrato esiste ancora oggi una palma superstite situata all’angolo tra il Corso della Repubblica e Via Dante Alighieri. Il Piano di Ricostruzione (che ha la stessa efficacia di piano regolatore) prevedeva sulla zona la realizzazione di un’area verde. Intorno agli anni Sessanta, Raffaele Luiselli pensò di costruire, utilizzando la superficie del parco, un capannone abusivo.

[13] Nella parte sotterranea dell’edificio esiste una grotta artificiale che presumibilmente andava a congiungersi con il Palazzo Caetani e con la “Villa Caetani”. Nella cavità si dovrebbe ancora trovare la cripta dei frati, la cui esistenza è desumibile sia da testimonianze che da fonti documentali rinvenute dall’associazione scrivente.
Ad esempio, Benedetto Spila (Memorie Storiche della Provincia Riformata Romana, Roma 1890, pag. 128) ricorda che: “Nella Chiesa riposa nel Signore il Fr. Fortunato Setini da Cisterna (…) nel venerabile Convento di S. Antonio di Cisterna (…) morì in concetto di bontà singolare...”, così come il Canonico Don Luigi Peroni (Le Risposte ai quesiti, che si fanno al sottoscritto dall’Eminentissimo e Reverendissimo Cardinale Vescovo di Velletri, 19 aprile 1845, Archivio Curia Vescovile di Velletri) evidenzia come nel convento: “Esservi una sola sepoltura, che si suppone essere stata fatta per seppellirvi i Religiosi.” La grotta non è stata minimamente considerata dal PII lasciando sconosciuta la sua sorte. La componente sotterranea necessita di un vincolo di tutela, richiesto già dal 1997 da codesta associazione alle Soprintendenze Archeologica ed Architettonica per il Lazio, le quali però si sono dichiarate non competenti per tale materia. Per dirimere la questione lo scrivente ha ritenuto opportuno richiedere l’intervento del Direttore Generale del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali in data 12.01.1999. Ancora non si è riuscire ad ottenere una risposta.


Salvate il soldato Ryan 2

Prima di illustrare meglio il post: salvate il soldato Ryan già apparso su questo blog, vorrei fare un po’ di gossip in proposito del post e da questo gossip, potrà capirsi il perché ho solo tre amici di numero, che forse sono diventati due e mezzo.
Io, arrivo a vivere in questo comune, nel 1965 e mettiamo il caso che qualcuno abbia mantenuto la promessa, di farmi crescere agiatamente, nel 1965, fa un testamento alla mia famiglia di un patrimonio importante tra liquido e proprietà più svariate, destinate a farmi vivere agiatamente, per potermi dedicare ai miei interessi primari: DIO! Testamento che prende corpo nel 1968, quando ci sono interessi grandi, le eredità, se non vengono sperperate, vengono depredate.
Mettiamo il caso, che quel patrimonio, al momento di essere attivo, già venga dimezzato di valore da usurpatori delle proprietà, poi dimezzato ancora, tra espropri da parte dell’amministrazione comunale, sapete scuole, palazzo comunale, strade e pensate che quegli espropri, venivano fatti a 1000 lire al metro quadro, se poi si pensa che le nostre famiglie sono sempre state numerose… .
Mettiamo il caso, che le ditte appaltatrici delle strade, vanno in fallimento, risultato non paga nessuno.
Mettiamo il caso, che anche i parenti più stretti, come in precedenza usurpatori della rimanenza, risultato: sono riuscito a godere di una casa senza pagare l’affitto.
Fatto il gossip, il complesso di cui parleremo, in teoria era all’interno di quel testamento e… prima che qualcuno se la prenda a male, questo gossip è documentabile e sono stato anche buono nel non infierire.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S.perchè pensate, che io consiglio la mia moglie eterna di starmi lontana, a me hanno dichiarato guerra totale!

martedì 9 giugno 2009

Forse sì o forse no! Forse per motivi di lavoro, prossimamente,ti troverai a Roma, forse sì o forse no! Forse con tutta l’equipe che ti circonda, vorrai provare qualcosa di nuovo a Roma! Forse sì o forse no! Forse avrai qualche pomeriggio o mattinata libera a Roma, forse sì o forse no! Allora se è forse sì, potrai cercare a cinquanta km. Da Roma i giardini di Ninfa.
Lo so, lo so che noi non possiamo nemmeno incontrarci per caso, ma potrai cercare il custode dei giardini, sai in questo periodo sono chiusi e se vorrai visitarli e cercherai il custode notturno dei giardini, mio grande amico a cui ho sempre confidato tutte le mie pazzie, ti conosce come se fosse un tuo conoscente, gli parlo spesso di te, ti farà da guida, è veramente un amico.
Forse no? Allora ti invierò una foto, ciao ed un abbraccio.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

lunedì 8 giugno 2009

SALVATE IL SOLDATO RYAN


Questa parziale visione da sotto un intonaco, è un affresco che nessuno potrà più ammirare, è stato distrutto!
La grandezza di un Sindaco, non la si vede dal serbatoio dei voti, non tutti sono liberi anche intellettualmente, di esprimere un voto e oggi per la prima volta, parlo di piccola politica locale.
Nei giornali, ci sono pubblicati i risultati della elezioni comunali e nella mia cittadina ha vinto un signore, che fa della tradizione locale una bandiera su cui vantarsi, anche con poesie del padre in dialetto locale.
Questa è la prova del nove, sulla sua leale volontà di prodigarsi allo sviluppo di questa cittadina che da sempre ha abbandonato la cultura alla distruzione.
Come quel affresco, ce ne sono altri destinati alla distruzione per poco coraggio politico o forse è meglio dire per conti di convenienza politica e sono tutti affreschi destinati ad essere distrutti in maniera che nessuno potrà mai più ammirarli e molti nemmeno sanno che esistono, ma i politici sì, lo sanno bene.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

Per le mie "LEI" io e il mio migliore amico, il custode del più bel giardino "romantico" del mondo: NINFA


venerdì 5 giugno 2009

Per i miei Fedelissimi

Una idea imprenditoriale per i miei fedelissimi, sapete io il mattino alle sei, vado sempre all’edicola per il quotidiano “fresco” e in questo periodo, mi imbatto con gli attacchini, quelle squadre di ragazzi, pagati per affiggere manifesti elettorali tutti uguali e tutti brutti, con quei faccioni sorridenti.
Se si potesse e con questa iniziativa, si potrà anche dare lavoro ai giovani, fare una agenzia per pubblicizzare tutti i candidati dei vari schieramenti, con i vari programmi e vari comunicati aggiornati, non che visibilità uguale per tutti a scelta dell’utente per informarsi, ma come? Se si istallassero dei terminali, nelle fermate delle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie, nelle stazioni degli autobus, nelle grandi multi sale dei cinema e in varie situazioni, dove si accentra folla, con visore e postazione per poter scegliere ciò che si vuole, con tutto il panorama politico, si otterrebbe una agenzia pubblicitaria elettorale nazionale.
Fuori dalle elezioni, è utilizzabile per promuovere le iniziative dei partiti o sindacali, sia a livello locale, che nazionale: postazioni con libero accesso alla visione da parte di tutti e che parli di tutti a scelta, aggiornata via internet in tempo reale.
Attenzione, perché si avrebbe anche una panoramica sugli interessi dei cittadini, il gradimento e possibilità di ottenere sondaggi in tempo reale, con opinioni e reazioni alle questioni più importanti.
Fedelissimi, cosa ne pensate, noi paghiamo il suolo pubblico, mentre chi vuole essere visionato, paga lo spazio pubblicitario nel terminale: provate a fare due conti.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

mercoledì 3 giugno 2009

Carissimo Marco Pannella...

Carissimo Marco Pannella, ieri sera, con interesse, ho seguito parzialmente la tribuna elettorale su RAI 3, dico parzialmente, perché prima ho guardato il Professor Sartori ad otto e mezzo su La 7.
Credo che ieri con il post ha stabilito la mia inclinazione politica e quindi questo post, spero lo prenda come una critica che chiunque vorrebbe accostarsi al voto Radicale, le potrebbe fare.
Ho sempre ammirato, il fatto che mai nella storia Radicale, si è scelto di accomodarsi in tavole imbandite con piatti fondi ricolmi ed anche io un po’ da visionario, ho preferito le battaglie a lungo termine, quelle che se apportano qualche modifica, la apportano per un benessere collettivo.
Però ieri una parte del programma da te sviluppato, non mi è piaciuta e mi riferisco al carcere e alla giustizia.
Io credo che uno stato , che non può permettersi di dare giustizia al cittadino e non parlo di vendetta, ma di giustizia, con il carcere per far scontare una pena inflitta, non può nel modo più assoluto chiamarsi “stato di diritto”, credo che debba prevalere il diritto del cittadino ad ottenere giustizia.
Sono contro l’indulto sì! E sono contro quella da te proposta, amnistia per togliere lavoro ai tribunali, si possono amnistiare multe e contenziosi di multe con lo stato, ma non reati contro il cittadino.
Ti parlo come ad un “padre” e se sai qualcosa più degli altri di me, sai che in mio favore, nemmeno i miei fedelissimi hanno potuto intervenire, quando a me venivano inflitte pene pesanti ed oggi li ringrazio, per avermi fatto scontare totalmente la pena nella maniera data e sono CRESCIUTO.
Credo che una qualsiasi cittadina di 35.000 abitanti, debba avere il suo piccolo di tribunale per cause civili: divorzi consensuali, abusi contro le proprietà civili e ai cittadini, insomma tutte quelle cause, che intoppano l’iter di un tribunale.
Lo sviluppo è anche dare lavoro e molti laureati in Legge, troverebbero lavoro influendo in positivo nel sistema legge in Italia.
Credo che i carceri, vadano ridisegnati, tutto il sistema carcerario nel territorio, sono io il prima a dire che il carcere deve essere un luogo degno di essere vissuto e un luogo dove possa attuarsi un pianodi reinserimento dell’individuo, ma non credo che la via giusta, sia quella di svuotarli, perché si svuoterebbe il concetto di giustizia.
Faccio a voi Radicali, i migliori auguri di cuore per le elezioni Europee e ciao!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !: Filippo.

martedì 2 giugno 2009

Il Trucco "C'è, ma non si vede"

Cari giovani, mi rivolgo a voi, che di “fregnacce” (sciocchezze) ve ne raccontano dalla mattina alla sera.
E una delle “fregnacce” più grande degli ultimi tempi che ho ascoltato, è: IL VOTO UTILE! La democrazia, ha bisogno di “VOCE”, non di “SILENZIATORI” e quello che vuole il voto utile, è far tacere le voci.
Non esiste il pericolo di ingovernabilità come qualcuno dice e vorrebbe far credere per i motivi di molteplicità di idee, ma se esiste, è per incapacità di concertazione.
Era molto, che non parlavo di politica e forse, ho fatto il favore di alcuni, ma sappiate e non ho mai nascosto per vergogna, ma semmai per correttezza e oggi, per motivi di equilibrio legislativo, voglio smascherarmi, che io ho sempre votato Partito Radicale, fino al 93, data del mio ultimo voto e se votasi, tranne quella rara eccezione di non incompatibilità sui temi della “VITA” con Capezzone presidente e può essermi testimone, continuerei a votare “RADICALE”.
Il Parlamento Europeo, anche esso, ha bisogno di “VOCE” che dia libertà ai pensieri minori.
Non ho alcuna voglia, di trovarmi domani, sotto le grinfie della legge del più forte, già in altre occasioni ho dichiarato, che la legge del più siamo e più contiamo, non mi è mai piaciuta: VOTA RADICALE!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !: FILIPPO.

lunedì 1 giugno 2009

BIG "FLOP"

Credo lo chiamino: il Bosone di DIO, io preferisco chiamarlo: “Alito di DIO”, ciò che vorrebbero trovare al CERN, convinti che tutto abbia avuto inizio con una semplice esplosione fortuita.
Purtroppo, si è sempre scontrata la scienza, con il credere in DIO e questo, non so se giova più alla scienza, oppure alle religioni? Io credo che la verità, non sia nascosta ne Big Bang, c’è un passo nella sacra Bibbia, dove DIO, disperde, quello riferito alla Torre Di Babbele e se avesse disperso anche la materia? Per qualche SUO capriccio? Magari all’origine, c’era solo energia che interagiva con altra energia e DIO, che ne faceva e ne teneva il dominio.
Credo che il Big Bang, sia una credenza dell’umanità.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !