lunedì 29 ottobre 2007

TORMENTO DI UN PACIFICO (non pacifista)

Tormento di un pacifico

“ Io pongo il mio arco nelle nubi
servirà di segno
del patto fra me e la terra “
iniziò così una nuova alleanza

ma chi ? Ditemi chi ?
ha osato infrangerla ?
Chi , ha osato anche in mio nome rinnegarla ?
Chi ha messo me !
In condizione di poter servire solo altri re ?
Chi ha confuso le vie
Che io non possa più ritrovarle ?

TU dicesti “ IO SONO UN DIO GELOSO ! “
Bene : mi hanno rubato a TE !
Non ero forse oggetto del TUO patrimonio ?
Non era forse TUA e solo TUA la creazione ?

Immobile rimango
Per non servire altri re
In silenzio rimango
Per non onorare altri re
Sordo rimango
Al richiamo di altri re
Cieco rimango all’immagine di altri re
Che la moltitudine confonde con TE !


Zerodieci

L'ALBERO DELLA "CUCCAGNA"

Ogni albero ha la sua “cuccagna”
Finalmente, è finita la festa del cinema di ROMA, nelle pagine riservate alla cultura del quotidiano che acquisto abitualmente, avevano monopolizzato tutto.
È con grande piacere, che oggi ho letto in quelle pagine de “IL MESSAGGERO”: “FILOSOFI, PRET-A-PORTER” di Luigi Vaccari.
L’ho letto con piacere e devo dire in proposito e per correttezza, che da sempre gli intellettuali, non mi sono simpatici, sarà per l’aria da saputi, sarà perché lo sono veramente, ma non mi sono simpatici.
Trovo normalissimo, per come osservo la vita, che i filosofi e non solo loro, si trovino a parlare, magari di un: “POMODORO”, con aria intellettuale, anche in TV, non fanno altro che cercare il: dottor, il professor, l’onorevole, il presidente, il cavaliere, il direttore o quanti più titoli si conoscano per essere presentati, vergognandosi di apparire semplicemente per signor, o signora.
Mi tornano alla mente, quelle feste paesane, dove si trovano ancora giochi come: la corsa dei sacchi, la gara degli spaghetti, la gara delle pignatte e il famoso albero della cuccagna.
Ne ho vista una recentemente, questa estate di quelle feste e dopo tutte le gare, si è passati alla premiazione e dopo aver premiato i vincitori delle gare, si è passati alla premiazione di chi aveva permesso lo svolgimento delle gare, quindi gli amministratori locali.
Non contenti di questo, hanno premiato coloro che hanno offerto i doni per le premiazioni, poi è arrivato il turno della premiazione ai presentatori, alla fine, le gare erano dei semplici pretesti per essere premiati tra loro, solo per appartenere a: ?.
Così, alla fine risulta, che compare giobbitto, che ha chiesto a compare belletto, un premio per la gara dell’albero della cuccagna, ha ricevuto una targa d’argento, mentre colui che con fatica è riuscito a scalare l’albero untuoso, ha dovuto affettare il prosciutto con tutto il cocuzzaro.
Essere semplicemente signori e Totò diceva che signori si nasce, non è denigrante, ma se lo si è REALMENTE, significa più delle premiazioni che nella vita si danno, anche religiose.
DIO cercò e trovò uomini GIUSTI, senza che fossero stati presentati LUI da chi che sia e senza raccomandazioni gli uomini GIUSTI, furono trovati, ma con tutti questi titoli, credo che oggi sia molto difficile.


giovedì 25 ottobre 2007

L'AIETTO

Troviamo assai patetico, da parte della Chiesa il voler trovare scuse a ciò che nei secoli ci hanno consegnato, ovvero: il processo dei TEMPLARI.
Filippo il bello, si sa che ne è stato l’artefice del loro annientamento, ma restituirne l’onore, solo dopo 700 anni, è alquanto imbarazzante.
La storia, così come ci è pervenuta per secoli senza gli elementi che sono stati recentemente pubblicati, ci hanno condizionato il giudizio, storico e umano delle vicende accadute.
I TEMPLARI, sono stati amati solo da chi non si è lasciato condizionare da chi ne ha prima sfruttato la fedeltà, verso la SACRA ROMANA CHIESA, e poi sempre per profitto ne ha assecondata e agevolata la disfatta.
Ho letto, che qualcuno, oggi chiede delle scuse, che io spero non arrivino, perché dalle nostre parti si dice: “che te voi rifà co l’aietto” per meglio dire, non c’è scusa che tenga.
In un vecchio film: cuore impavido, si leggeva all’inizio un inciso, che più o meno recitava così: “la storia che vedrete, non la leggerete in nessun libro di storia, perché la storia la scrivono i vincitori.
Non vorremmo che anche oggi, coloro che sono i vincitori continuino a scrivere la storia, io avrei preferito che tutto ciò fosse rimasto negli archivi.
Certo, per uno storico, quei 5400 euro del costo del volume che continuerà ad alimentare le casse degli ex accusatori, saranno ben spesi, ma quella stessa cifra, sarà, per chi come noi tre crede fermamente nel REGNO DIVINO, tutto ciò che riusciranno ad incassare per gli atti compiuti.

domenica 21 ottobre 2007

foto "GRAFIA"

Non credo siamo mancati a molti, però dal nostro ultimo post, è passato un po’ di tempo e questo perché chi come noi ha a che fare con anziani, si può imbattere con ospedali e medici per tempi prolungati che quindi occupano tutto il tempo di cui si dispone.
A titolo informativo, questa volta non era nulla di grave, ma di tempo ne occorrerà ancora.
Quindi per occupare il tempo in cui mancheremo non pubblicando post, vorremmo deliziarvi di una foto-“GRAFIA” piuttosto singolare, che rivolgeremo ai più esperti, ma dando a chi vuole cimentarsi con la “GRAFIA” alcune indicazioni.
Rammentate cosa era il bisnonno del personaggio del romanzo che stiamo pubblicando: Aldo? E poi osservate attentamente il bambino ritratto nella foto-“GRAFIA” scattata nel 1919, appena terminata la prima guerra mondiale.
Poi provate ad immaginare a come voler comunicare ai posteri un mistero, uno che io definisco “Gronchi Rosa” saprebbe leggere la foto-“GRAFIA” in questione, anzi sono sicuro che ne sarà già a conoscenza ed oggi vorrei proporla ad un pubblico più ampio.
Tenete sempre a mente che la comunicazione è sempre stata essenziale affinché “LUI” sia sopravvissuto alle avversità della vita.
Non vi diciamo come abbiamo reperito questa foto-“GRAFIA”, ma ve la proponiamo cercando di solleticare la vostra fantasia.

L'AVVENIRE

PLOTONE DEL PIEMONTE REAL CAVALLERIA, SUPERSTITI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1919

sabato 20 ottobre 2007

SENZA "TITOLO" OVVERO "L'ESSENZIALE" 7 P.

Così di li a poco erano tutti nel soggiorno ed Aldo era pronto per fare una foto alle ragazze che all’unisono soffiarono spegnendo le candeline, servirono la torta e stapparono lo spumante brindando ai loro felici sedici anni di vita.
Ma ridendo e scherzando si fece tardi, così Silvia decise di lasciare tutto da riordinare, quindi si prepararono per andare a Santa Margherita Ligure, per incontrare l’avvocato Cianelli e visitare l’agriturismo a loro donatogli.
Con pazienza riuscirono a trovare l’agriturismo, azienda “colle Bata” luogo dell’appuntamento, imboccarono il viale d’ingresso ed arrivati al casale trovarono due signori che chiacchieravano, che vedendoli arrivare gli andarono incontro, scesi dalla macchina fecero le presentazioni il più anziano si presentò come il fattore dell’azienda mentre il più giovane ed era giovanissimo, titubante e quasi tremolante si presentò per avvocato Cianelli .
Il fattore disse che non c’erano ospiti perché la stagione era finita, infatti operavano come agriturismo da maggio a settembre, mentre per il resto dell’anno si sviluppava il lavoro di una normale azienda agricola, fece accomodare tutti in casa sua ed era molto ospitale, così accomodatisi tutti, l’avvocato tirò fuori dalla borsa una cartellina con all’interno dei documenti ed iniziò dicendo - allora la prima cosa da dirvi è che questo non è un agriturismo qualsiasi, qui fino ad oggi e se voi vorrete potete continuare, si sono ospitate persone speciali e precisamente disabili e ritardati mentali - stette per qualche secondo in silenzio osservando l’espressioni dei volti, ma tutti rimasero impassibil , quindi continuò - in questo posto si praticano terapie con animali e riabilitazione in un clima di vacanza , questa azienda è all’interno di un circuito, tutto ciò che produce lo acquista la Decisa s.p.a., per poi distribuirlo alle altre aziende del circuito, in pratica se voi deciderete di rimanere nel circuito non dovrete preoccuparvi di nulla, ne della contabilità ne di niente vi arriveranno solo i proventi, perché anche le buste paga dei dipendenti partono dalla Decisa s.p.a., l’organizzazione del personale sanitario specializzato per gli ospiti, è sotto la direzione della clinica San Michele di Firenze, pertanto prima di qualsiasi decisione vi consiglio di informarvi completamente, perché questo non è un posto di svago qualsiasi, ma si sta anche a contatto con il dolore, però voi avete la facoltà di modificarlo a vostro piacimento, ne avete anche tutto il tempo e se vorrete uscire dal circuito ne avete la libertà- iniziarono le domande delle ragazze ma per le più lui non poteva rispondere non essendo a conoscenza delle risposte e ad altre domande rispondeva che era campo di altri settori della Decisa s.p.a., l’avvocato invitò il fattore a guidare le ragazze in un giro di ricognizione e lui con orgoglio di fare parte dell’azienda iniziò ad illustrare la disposizione dell’azienda .
Fece vedere anche una struttura attrezzata a palestra, la piscina e fu poi il turno dei cavalli dicendo alle ragazze che se volevano le avrebbe portate a visitare i terreni a cavallo, ma loro promisero di farlo un altro giorno con più tempo a disposizione.
Il giro non occupò molto tempo ed in breve si ritrovarono al parcheggio dove c’erano ad attenderle la madre, Aldo e l’avvocato che parlottavano tra di loro, nel frattempo aveva dato a Silvia la cartellina con i documenti, quando si ritrovarono, l’avvocato riprese a dire alle ragazze - ascoltate bene, voi non dovete sentirvi in obbligo di niente in questa faccenda, se volete potete anche rivendere tutto e sappiate fin da ora che la Decisa s.p.a. è disposta ad acquistare, comunque il mio numero lo avete, quindi per ogni problema io sono a vostra completa disposizione - nel frattempo stava facendo buio e l’avvocato salutò tutti e ricordò alle ragazze che avevano tutto il tempo necessario per le decisioni, entrò in macchina e andò via.
Rimasero ancora una decina di minuti a chiacchierare con il fattore e lui si fece dare l’indirizzo di casa dicendo che avrebbe fatto recapitare del vino e dell’olio che erano i prodotti principali dell’azienda, si scambiarono anche i numeri di telefono, poi i quattro salirono in macchina e partirono.
Quella ventina di km. Li fecero tacendo, tanto che Silvia provò ad introdurre qualche argomento per sentire le opinioni delle ragazze, ma loro troncavano subito i discorsi, quindi pensò che le ragazze erano rimaste sconvolte e le capiva, ritrovarsi a sedici anni ed ereditare qualcosa che ti fa vedere la sofferenza della vita, non è facile accettarlo, a quella età si gettano le basi per progetti a lunga scadenza e provava ad immaginare le ragazze che fino a ieri erano spensierate e piene di vita, assorte nel progetto che il padre a loro proponeva, così senza preavviso, senza iniziazione, certo era vero che avrebbero potuto disfarsene o fare dei cambiamenti, ma cosa avrebbero scelto sembrava in quei momenti un gran problema per le ragazze e ad impressione della madre, una prova troppo gravosa.
Arrivarono a casa in silenzio e sempre silenziosi si distribuirono per casa Martina si sedette nel divano e accese la televisione, Valentina andò al computer nella sua stanza e Silvia ed Aldo si misero a riordinare la casa, cosa che non avevano fatto dopo pranzo, le ragazze fecero sapere che non avevano appetito così Silvia ed Aldo stuzzicarono del formaggio con il pane.
Stette un oretta al computer Valentina, poi con aria pensierosa scese anche lei, si presentò alla gemella e disse - abbiamo deciso, dobbiamo informarci meglio e saperne di più dell’attività della clinica San Michele insomma, quale potrebbe essere il nostro compito nell’agriturismo solo loro possono dircelo, ho provato a vedere su internet ma niente solo informazioni generali non entrano nello specifico.- Martina la ascoltò attentamente poi prese la parola - veramente noi non abbiamo parlato per niente, quindi se mai hai deciso, comunque sono d’accordo con te, credo che l’unica soluzione sia di andare personalmente a Firenze e farci illustrare meglio la situazione - e rivolgendosi alla madre che nel frattempo si era seduta al suo fianco con una rivista in mano disse - puoi portarci a Firenze alla clinica San Michele?- Annuiva la madre mentre le ragazze parlavano e rispose che lei aveva promesso di essere al loro fianco in questa vicenda, quindi potevano contare su di lei, però gli fece anche un discorso per prepararle ad una delusione, lei le aveva cresciute ed in cuor suo le vedeva ancora bambine, quindi temeva che prendessero una decisione non calcolando la serietà della circostanza e che a livello psicologico lo avrebbero poi scontato.
Le gemelle interrogarono anche Aldo su cosa ne pensava - non so cosa sia giusto fare, del resto le scelte devono rimanere solo vostre, però sapete io faccio delle stranezze quando ho qualche dubbio, sapete io mi affido sempre alla sapienza divina, in questo caso prenderei la Bibbia, con un soffio aprirei una pagina a caso e dalla lettura cercherei di capire quale consiglio il mio Dio mi da, cosa si aspetta da me, ma voi mi conoscete io non sono razionale, però non mi affido a Dio per avere una scusante ai miei fallimenti, lo faccio perché penso di essere parte dei suoi disegni e che anche se la scelta fatta potrebbe rivelarsi un fallimento io lo considererei solo in apparenza un fallimento, perché il suo disegno di sicuro è stato compiuto, pur rimanendo misterioso e segreto ai nostri occhi.- e finito di parlare Aldo accarezzo le due ragazze, Valentina prese in mano la medaglietta di San Michele che portava nella catenina e ne lesse l’incisione, un po’ giù di corda disse alla gamella - vedi questa incisione, in questo momento la sento veramente appropriata, vorrei tanto la certezza che in questa vicenda sia la mio fianco, chissà se noi due siamo degne di una cosa così grande? - Allora Aldo approfitto - beh questo forse è anche il quesito che si pone vostro padre, magari non proprio se ne siete degne, ma quale sia la vostra indole se siete pronte ad essere nella stessa lunghezza d’onda, in sintonia con le sue scelte, dal notaio avete ricevuto un plico dal quale ancora non ne avete ricavato nulla e quella forse è la sua lunghezza d’onda come se fosse una lingua da imparare, se lui vi ha fatto quel dono dell’agriturismo, probabilmente dalla vostra scelta ne trarrà delle conclusioni, in maniera che se non siete voi nella stessa lunghezza d’onda di vostro padre, sarà lui a capire e raggiungere la vostra, io non mi preoccuperei più di tanto, anzi sapete cosa vi dico andiamo tutti al pub a sentire un po’ di musica e passare una serata spensierata, da domani ritornerete sull’argomento.- Accettarono tutte la proposta, risollevate dalle ipotesi di Aldo .
Trascorsero una bella serata in compagnia di buona musica, si misero anche d’accordo per la partenza per Firenze, ma decisero di andare in treno e viaggiare senza apprensioni, decisi a far si che il viaggio avrebbe dovuto essere una gita e non un viaggio di lavoro e che nulla li avrebbe portati all’inquietudine .

"LADRI" di ANIME

Non so se ho capito bene, ma a quanto pare, in ITALIA vorrebbero fare un albo per l’iscrizione obbligatoria di tutti coloro che possiedono un BLOG! (se sono male informato chiedo scusa in anticipo).
Noi tre, scriviamo sotto pseudonimo e possibilmente in anonimato, questo perché, siamo convinti che la manifestazione di idee e di ideali, in ITALIA non sia possibile senza pagare un caro prezzo.
In questo momento, sto rubando tempo a cose più importanti, ma era assolutamente necessario che dicessi cosa ne pensiamo.
Per l’esattezza, noi tre pensiamo che siete: “ladri” di anime! Volendo a tutti i costi sapere chi e cosa ci sia dietro dei blog scomodi.
Certo anche noi pensiamo che debba esserci serietà nello scrivere, senza offendere e soprattutto senza infamare persone, ma il volere a tutti i costi dare un nome a tutto ciò che appare su internet, significa: “rubare” l’anima al pensiero!
Smetteremo di pubblicare in tale circostanza, sapendo di farvi un favore.

domenica 7 ottobre 2007

l'attentato al "REGNO"

Quella che ci accingiamo a scrivere, non è storia, nemmeno leggenda, ma una semplice fiaba sprigionata dalla nostra fantasia.
A seconda di chi la leggerà, ci saranno sentimenti, sprigionati nei nostri confronti anche di odio.
Partiremo, dal presupposto che: “e se satana fosse donna?” saremo più chiari, se DIO avesse avuto come moglie una donna che abbia commesso adulterio nei suoi confronti, cercando di toglierlo dal trono? DIO, come è scritto, ha creato l’uomo a sua immagine, quindi possiamo dedurre che anche la terra sia ad immagine del SUO REGNO e non solo, ma anche la vita terrena sia ad immagine del REGNO di DIO.
Quindi noi immaginiamo, una famiglia REALE, dove anche l’adulterio si sia insinuato, complici la moglie, ed il SUO angelo preferito.
Spodestare DIO, sarebbe secondo noi, stato l’obbiettivo della moglie e del SUO angelo preferito.
Quindi da lì, la cacciata degli angeli dal PARADISO! Nulla è scritto di ciò che noi immaginiamo, ma alcuni elementi ce lo fanno credere, quale è il motivo del comandamento: non commettere adulterio? Secondo noi è proprio il fatto che un’adultera spodesta il RE!

LA MELA BACATA

Cosa intendiamo per peccato originale? È stato commesso realmente da Adamo ed Eva?
Noi tre, ce lo siamo chiesto già da moltissimo tempo e le conclusioni a cui siamo arrivati, ci piacciono (forse solo per comodo), cercheremo di riassumerle con semplicità.
Noi, partiamo dall’indiscutibile fatto che DIO, sia infinitamente buono! Quindi nella sua infinita bontà, non avrebbe mai posto un divieto assoluto alla sua creazione: l’essere umano, quello di non mangiare il frutto nel modo più assoluto, EGLI non avrebbe mai posto una tentazione così grande, la tentazione, ha ben altre origini e non quelle di DIO.
Secondo noi , DIO pose una condizione: di non mangiarne, quando nel frutto c’era la positività, ben interpretata nel celebre dipinto del Caravaggio: natura morta con cesto di frutta, dove in primo piano, c’è una mela bacata.(probabilmente qualcuno dirà come il nostro cervello)
In quelle condizioni, il frutto, aveva ben altre funzioni: quelle di contenere ciò che avrebbe dovuto essere: il cibo per gli uccelli, ovvero il male.
“se ne mangerete, ne morirete” Adamo ed Eva, mangiando il frutto, hanno contaminato la creazione fatta a sua immagine con il male, scacciato dal SUO REGNO e non eliminato, sempre per la SUA infinita bontà.(prima o poi entreremo anche nell’argomento: la caduta degli angeli)
Quindi quello che prima era separato: male e bene, da quel momento si è unito e quindi DIO ha dovuto salvaguardare il SUO REGNO, lasciando l’essere umano che con l’atto si era imbestialito, regredendo ad animale, ad un lungo processo di evoluzione, ecco perché troviamo elementi validi anche nella teoria di Darwin.
Noi, pensiamo che Adamo ed Eva, non abbiano commesso il peccato originale, ma lo abbiano assunto, il peccato all’origine, è stato commesso da chi voleva usurpare il REGNO a DIO volendo prenderne il posto, quindi da qui si torna alla: caduta degli angeli, ed anche qui, abbiamo teorie a riguardo e vi promettiamo che le pubblicheremo quanto prima.


sabato 6 ottobre 2007

SENZA "TITOLO" OVVERO "L'ESSENZIALE" 6 P.

Anche quella mattina, Aldo si alzò presto, ormai era come un rito prepararsi il caffè in completa solitudine e sorseggiarlo in compagnia di una sigaretta, ma quando scese in cucina trovò Martina ai fornelli che preparava il caffè, - se non scendevi sarei venuta a svegliarti con un buon caffè - ed Aldo gli dette il buon giorno accomodandosi ad aspettare il caffè di Martina che aggiunse - sei pronto per la corsetta mattutina? - - e no, ieri hai parlato di una passeggiata, so di essere un ottimo camminatore, ma anche un pessimo corridore - - scherzavo e poi correndo non si discorre bene, dai prendi il caffè e andiamo - fece un solo sorso del caffè di Martina, quindi si avviarono alla porta ed uscirono, appena fuori casa si accese una sigaretta e Martina agitò la mano sorridendo e facendo finta che il fumo le desse fastidio, così Aldo rispondendo al sorriso le chiese cosa c’era di tanto segreto che le altre non potessero sentire e lei rispose
- veramente non so come iniziare, sono un poco imbarazzata - - ma dai interruppe Aldo - mi conosci da una vita - - è proprio quello il nocciolo della questione, vedi…- e tentennando cercava il coraggio, poi d’improvviso - tu e la mamma avete mai fatto sesso?- Aldo fece una smorfia con la bocca e scoppiò a ridere e sempre ridendo disse - non mi dirai che ora che vostro padre si è rifatto vivo inizi a preoccuparti dell’unione famigliare, dimmi sei gelosa di me? - e lei si arrabbiò un pochino e con un tono serio disse - adesso ti racconto una cosa, ma devi promettere che non la dirai mai alla mamma ne a Valentina prometti?- Aldo promise e lei continuò - poco prima di pasqua la mamma mi dette una busta da imbucare alle lettere, dicendo che erano auguri di buona pasqua per te, però accadde che mi cadde in una pozzanghera e si inzuppo tutta, così io la aprii per riscriverne un’altra con le stesse parole e dovetti leggere, all’interno c’era anche una breve lettera per te ed io la lessi, trovai scritte alcune cose che mi scioccarono ed oggi ancora non so spiegarmi.- - se posso aiutarti, io non ho problemi - incoraggiò la ragazza Aldo, notando gli occhi arrossati, lei fece qualche passo veloce tanto da poter superare Aldo, mettendosi faccia a faccia con lui e bloccandolo sul posto disse
- c’era scritto parlandoti di noi, tue figlie, così io decisi di prendere un investigatore privato e farti seguire.-
-Adesso capisco perché ce l’avevi tanto con me - interruppe Aldo, dando una carezza a Martina che sentendosi a disagio guardava in terra - Martina, devi credermi io non ho mai fatto sesso con tua madre, adesso capisco anche perché sei al verde con la carta di credito, io non so come tu consideri me ma io a te e Valentina vi considero figlie, c’ero quando siete nate, c’ero anche al vostro primo passo alla vostra prima parola e ci sono oggi nella ricerca di vostro padre come c’ero il vostro primo giorno di scuola, con tua madre lo stesso, guai a chi la tocca perché per me è più di una moglie, dopo il fallimento del mio matrimonio, ho conosciuto tua madre e subito siamo diventati, non solo amici ma complici esiste un rapporto tra di noi che ci lega come se fossimo moglie e marito e ti garantisco che io con colei che sposai non ebbi mai, spero che tu mi capisca - si senti sollevata Martina e riprendendo a passeggiare al fianco di Aldo con tono più armonioso disse - spero che ti somigli il mio papà - e dette un bacio ad Aldo che rosso in viso perché emozionato disse - questo è il più bel complimento che io abbia mai ricevuto, devi sapere che la causa della nullità del mio matrimonio si basava tutto su questo, lei non voleva figli che potessero somigliarmi - allora Martina mise un braccio in torno al collo di Aldo e sbotto a ridere ed Aldo le chiese - allora dimmi, quali segreti nascondo, secondo l’investigatore? - :- era proprio questo che mi faceva ridere - disse Martina tirando fuori delle foto dallo zainetto e continuò - guarda questa foto, chi è la signora? - - questa è mia mamma, non ti avrà mica detto che faccio l’accompagnatore per soldi, di anziane signore? Vedo che ci ha seguito in ospedale, sai una volta al mese mia madre deve fare un prelievo di sangue, nulla di grave ma deve farlo, poi a chi tocca - e Martina - questo secondo lui potrebbe essere tuo figlio e siete ritratti insieme ad una signora che potrebbe essere una delle tante - - beh questo è vero, è una delle tante sai ho tre sorelle e questa è la più grande si chiama Anna, porta lo stesso nome di mia nonna, l’ha conosciuta anche tua madre una ventina di anni fa - e ridendo e scherzando Martina seguitò
- Questa secondo lui dovrebbe essere l’ultima conquista, guarda ha anche il pancione - - no , qui sbaglia, l’ultima conquista è la bimba che porta in grembo, lei è mia sorella Alessandra e tra poco sarò zio per la tredicesima volta, ho anche due fratelli, ma ora guardami negli occhi perché sto per dirti una cosa importante, per come ragiono io, io ho solo due figlie te e Valentina, forse alla fine delle vostre ricerche voi due mi allontanerete, però sappi che per me voi due resterete sempre le mie uniche figlie, ma dimmi quel imbroglione quanto ti ha sfilato? - E preoccupata Martina disse - se lo sa la mamma mi uccide, tremila euro in più riprese, diceva che era difficile rintracciarti e che raramente uscivi, quindi era sempre appostato ad aspettarti e che pur facendo domande su di te nessuno sapeva nulla , quindi ti è stato dietro per una ventina di giorni, ma hai promesso di non dire nulla alla mamma ti prego - - stai tranquilla, ma solo ad un patto, che tu prenda questa carta di credito ci sono mille euro è usa e getta, cosi non farai preoccupare tua madre, poi se a me servissero soldi io posso chiederli a tua madre, va bene? - lei accettò e lui la invitò ad entrare in una pasticceria, perché visto che in precedenza non avevano spento le candeline avrebbero dovuto farlo oggi lei e la sorella.
Tra Martina e Aldo il più goloso era lui cosi ci misero molto tempo a scegliere la torta, perché una sembrava più buona dell’altra, fecero battute spiritose a più riprese tanto che entrambi si accorsero di aver ritrovato l’armonia che li legava.
Ripresero la strada del ritorno e l’atmosfera era serena così Martina chiese
- toglimi una curiosità, me lo devi, visto che ho passato gli ultimi mesi a farti inseguire e poi a me puoi confidarlo, come fai a sapere tutte quelle cose sui templari, sulla massoneria, dimmelo ti prego, sei un templare? -
era diventata veramente una passeggiata quella che stavano facendo ed Aldo non tentò minimamente di evadere la risposta quindi facendo un piccolo sospiro iniziò dicendo - No! Non sono ne un templare ne un massone, mio bisnonno era un massone, ma in famiglia lo seppero solo dopo la sua morte, e questo mi ha sempre affascinato, come del resto mi hanno sempre affascinato i templari e la loro storia non so se possa essere possibile, ma io credo che alcune persone ci nascano, la vita del massone ed anche quella del templare è una infinita ricerca verso la sapienza divina
e quella sapienza, io credo che possa essere raggiunta anche per dono divino, direttamente da DIO senza tanti preamboli, ti da delle prove e dei pesi da sopportare, dispone di te a suo piacimento, spesso senti il SUO modo di essere severo e proprio in quei momenti senti la SUA grandezza, fino a farti sentire la SUA onnipotenza e capisci che l’essere umano è poco più di un verme, ecco io mi quando penso a Dio mi sento poco più di un verme, però capisci di essere entrato nel circuito della sapienza divina e questo non significa che si sappia tutto, ma sempre a SUO piacimento ti svela cose, dalle più sciocche alle più segrete, così si inizia a vedere il mondo con altri occhi, in apparenza cinici o senza interessi, comprendi la Bibbia in maniera diversa e ne senti l’attualità, poi si diventa folli, ma così folli che si è certi della venuta su questa terra, della Gerusalemme celeste, beh se ci penso bene però non è molto comodo il posto in cui ci si scopre.- fu secca Martina - ti voglio bene - si guardarono si sorrisero e si accorsero di essere tornati a casa, ma Martina domandò ancora - quindi tu credi di far parte di quello che tu definisci circuito della sapienza? - Aldo le fece cenno di sedersi ad una panchina del giardinetto di casa per continuare a dire - guarda, non si tratta di crederci, ma ne si ha la certezza, è vero non si hanno mai prove tangibili che puoi verificare, devi servirti della fede, ma ti accorgi di tante coincidenze, soprattutto se il tuo maestro è DIO, EGLI ti pone dei compiti come ad uno scolaro ed anche se può sembrare sacrilego il metodo che ho scelto io per eseguire i compiti da LUI assegnatimi è stato di ritornare bambino, prendere tutto per gioco e quando sento i Suoi sussurri nelle orecchie, gli rispondo anche con battute spiritose proprio come farei con mio padre, è vero questo non lo permette a tutti, ma solo ai suoi servi a quelli che un giorno ne dovranno rispondere direttamente a LUI ed io in un dialogo di sussurri con LUI un giorno GLI chiesi che al momento del giudizio che mi riguardava, fosse stato più severo che con gli altri, perché se era vero ciò che mi aveva illustrato, i miei sbagli compromettevano altri Suoi servi, quello che nella Bibbia viene chiamato “piccolo resto” i Fedeli, i Veraci che ancora oggi è come se vivessero nelle catacombe, da quella richiesta passarono degli anni, ma una sera mentre pregavo un sussurro mi mise al corrente della mia assoluzione. Sono stato sincero con te e potrei raccontare accadimenti che sembrerebbero frutto di schizofrenia, quindi anche io chiedo a te di prendere ciò che ti ho raccontato e di conservarlo come farebbe un confessore, ma ora entriamo in casa.-
Entrando in casa trovarono Valentina al telefono, era lei a tenere i contatti con l’avvocato Cianelli e stavano confermando l’appuntamento per il pomeriggio alle quattro, in tavola era tutto pronto e Valentina esultò nel vedere la torta, mise meticolosamente le candeline e prese dall’argenteria un vassoio per posare la torta, organizzò nel soggiorno con dei calici ed una bottiglia di spumante, prese dal servizio buono i piattini e raggiunse gli altri in cucina per pranzare .
Mentre Silvia serviva in tavola, sentiva Martina e Aldo discorrere serenamente e non poche volte notò Martina abbracciare Aldo mostrandole l’affetto che Silvia sperava ritrovasse verso di lui, ne dedusse quindi che si erano chiariti senza litigare.
Valentina mise fretta a tutti nel mangiare, perché diceva di essere impaziente per spegnere le candeline ed esprimere il desiderio e che tra tre che ne aveva in mente, ancora non si decideva quale avrebbe scelto .

DIO E LA SUA "INFALLIBILITà"

Perché, crediamo che l’anima sia “laica”
Testimoniare le nostre teorie, con prove, è impossibile, quindi dobbiamo semplicemente filosofeggiare aiutati dalla nostra fantasia e da ciò che la nostra cultura ci sostenta.
Noi partiamo dal semplice fatto, che le religioni, sono frutto della fantasia dell’essere umano, ma la fantasia, è un dono di DIO! Quindi, DIO ha dato a tutti gli esseri viventi il suo.
Non possiamo dimenticare che contro Mosè, fu DIO stesso ad indurire il cuore di Faraone e successivamente, DIO stesso a dare il popolo ebraico nelle mani di volta in volta ad un persecutore, quindi il padrone assoluto del tutto è DIO!
Ma dice chiaramente: “IO SONO UN DIO GELOSO” e ordina i dieci comandamenti, solo dopo l’esodo, quindi per la salvezza dell’uomo, mentre ad Adamo ed Eva, comanda solo di non magiare del frutto (qui si dovrebbe aprire un altro capitolo, su cosa sia in realtà il peccato originale, e vi promettiamo che le nostre teorie a riguardo saranno proposte in un prossimo futuro) dell’albero della vita (alcune traduzioni della Bibbia dicono: di non mangiarne positivamente).
Torniamo al: “IO SONO UN DIO GELOSO”, ad alcuni, si manifesta più che ad altri, ad altri ancora diversamente, quindi distribuisce all’umanità il SUO ego, compresa la parte laica del SUO Sé! Le religioni, con le preghiere che impongono ai fedeli, servono affinché ciò che con il peccato originale è stato sprigionato contaminando l’uomo (creato a SUA immagine), ritorni a come in alcuni punti della SACRA BIBBIA si accenna: cibo per gli uccelli.
È ovvio che il problema della gelosia, nasce dal fatto che quando è LUI direttamente a parlare, non si può nel modo più assoluto non credere e quindi, anche il sentimento, diventa inalterabile.
Quindi, uno sbaglio continuo dei fedeli che seguono le religioni, è secondo noi l’unire la preghiera alla richiesta di grazia, quindi per scopi personali, la preghiera, essendo un’arma di battaglia, dovrebbe essere fatta solo ed esclusivamente altruisticamente! EGLI stesso, vede e provvede, questa è la fede!
L’infallibilità, è solo ed esclusiva di DIO, che EGLI manifesta anche con il conflitto, basta leggere la SACRA BIBBIA.
Guardiamo in faccia la realtà, EGLI in cambio della salvezza, ci chiede proprio poco.
È EGLI stesso, che si cerca i suoi servitori e ne modo in cui più GLI piace, con questo, noi non vogliamo contrariare le religioni, ma sosteniamo che un laico, possa essere servitore di DIO scelto direttamente da LUI.
Se le religioni invece di spigolarsi, unissero l’arma della preghiera, in una battaglia comune, forse il FIGLIO avrebbe un destino diverso.

mercoledì 3 ottobre 2007

problema sentito

Vorremmo, da questo blog, lanciare una provocazione impopolare, che, perché no, potrebbe diventare anche un’idea.
Sempre più, si legge di atti di delinquenza, commessi da persone che in realtà, dovrebbero essere detenute perché già condannate e in libertà, perché i carceri italiani sono stracolmi con condizioni di alloggio pessime, tempo fa ci sono state anche manifestazioni da parte dei carcerati a cui non va negata la dignità!
Uno dei rimedi al problema, è stato: l’indulto, per sfollare i penitenziari, ma non tutti lo hanno preso bene, ad esempio coloro che sono state vittime di coloro che ne hanno beneficiato e con tutto ciò, il problema è rimasto.
“SINDACI”, voi che dovete gestire il problema della sicurezza nelle città, è a voi che lanciamo la provocazione (sicuri di essere impopolari).
Perché non provate a realizzare una raccolta di fondi tramite sms a cui possono partecipare i cittadini che sentono il problema della sicurezza nelle nostre città? Molte cose sono state realizza con questo metodo, moltissime le associazioni che ne beneficiano di fondi tramite sms, non vediamo perché non potrebbe essere usato per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, costruendo qualche penitenziario in più! O se non altro far vedere ai politici che il problema è veramente sentito dai cittadini.
Costruire penitenziari vivibili e civili, non è uno scandalo, se mai lo è l’invivibilità a cui sono destinati attualmente e chiedere che un malvivente sconti la pena, non è vendetta, ma se mai legalità a cui tutti si appellano.
Leggete bene la SACRA BIBBIA, troverete pagine interessanti.

"la dignità"


disegno del 1985, di Crystal Ship: "non toglieteci anche quella"

martedì 2 ottobre 2007

MOSCACIECA

Qualche anno fa, faceva tenerezza l’impegno dell’allora presidente della repubblica italiana: Ciampi, affinché all’udire l’inno nazionale di Mameli, gli italiani lo cantassero.
Come se il cantarlo potesse unirci in una nazione che potesse definirsi nazione con la n maiuscola.
Dal dopoguerra ad oggi, non si è mai verificato che il parlamento italiano abbia lasciato trasparire questo, se non in occasioni di voto di comodo comune.
Gli italiani, sono sempre stati divisi, allora, chi per il patto atlantico e chi per il comunismo sovietico, nascevano organizzazioni come: gladio da una parte e dall’altra arsenali nascosti se si fosse verificata una guerra civile.
Certo non è così semplice la nostra storia, è ancora peggiore.
I politici che il popolo italiano, ha espresso fino ad oggi, si sono sempre barcamenati con l’apparire politici di una grande nazione, forse per apparire grandi politici.
Qualcuno ne avremmo senz’altro avuto, ma quanto era libero di esserlo.
Il rimpasto è sempre stato essenziale, per sopravvivere al governo e le minacce di non voto al governo hanno da sempre fatto scuola ai futuri politici, tanto che oggi, sempre per somigliare di più ad una grande nazione, si parla di ennesima legge elettorale.
Non credete che sia meglio parlare di serietà!
Il nord, lo vogliono al nord, il sud in mano a non si sa chi, Roma, continua a rimanere ladrona come ancora ci ricordano dal nord e la popolazione o almeno gran parte, è sempre più in crisi: economica e anche di identità, non si trova più nessuno che parli della classe politica senza arrivare a frasi di disprezzo.
Ma sarà veramente così che fa comodo questa nazione? E se sì, a chi?


IL SI-NDO?CALISTA

Quale mestiere vuoi fare da grande? Il si-ndo?calista.
L’unico lavoro che se ti dai per finto, nessuno sciopera contro di te!
Comunque, non è di questo che vorremmo parlare, ma del fatto che ci è tornata la voglia di scrivere.
Dopo la sventola alla testa di sabato: 1-4 contro l’Inter, siamo stati in coma per alcuni giorni, ieri sera ho ricevuto una telefonata da mia sorella, ella mi ha passato mia nipotina di 20 mesi e lei al telefono: “OTTA OMA” (FORZA ROMA) mi ha fatto tornare il sorriso, anche lei ha capito che: “boia chi molla” e noi non molleremo neanche questa sera, continueremo a gridare: “FORZA ROMA”.
Leggendo qua e la, devo dare ragione a Mancini (dell’inter) molti sono pagati solo per parlare male, Spalletti, attento alle zizzanie.
Ieri sera (purtroppo non l’ho registrata) alla trasmissione: otto e mezzo si è parlato di: anima, penso che avrebbe meritato più tempo e devo dire che acquisterò quel libro, l’intervista mi è piaciuta, l’anima è laica!