sabato 6 ottobre 2007

SENZA "TITOLO" OVVERO "L'ESSENZIALE" 6 P.

Anche quella mattina, Aldo si alzò presto, ormai era come un rito prepararsi il caffè in completa solitudine e sorseggiarlo in compagnia di una sigaretta, ma quando scese in cucina trovò Martina ai fornelli che preparava il caffè, - se non scendevi sarei venuta a svegliarti con un buon caffè - ed Aldo gli dette il buon giorno accomodandosi ad aspettare il caffè di Martina che aggiunse - sei pronto per la corsetta mattutina? - - e no, ieri hai parlato di una passeggiata, so di essere un ottimo camminatore, ma anche un pessimo corridore - - scherzavo e poi correndo non si discorre bene, dai prendi il caffè e andiamo - fece un solo sorso del caffè di Martina, quindi si avviarono alla porta ed uscirono, appena fuori casa si accese una sigaretta e Martina agitò la mano sorridendo e facendo finta che il fumo le desse fastidio, così Aldo rispondendo al sorriso le chiese cosa c’era di tanto segreto che le altre non potessero sentire e lei rispose
- veramente non so come iniziare, sono un poco imbarazzata - - ma dai interruppe Aldo - mi conosci da una vita - - è proprio quello il nocciolo della questione, vedi…- e tentennando cercava il coraggio, poi d’improvviso - tu e la mamma avete mai fatto sesso?- Aldo fece una smorfia con la bocca e scoppiò a ridere e sempre ridendo disse - non mi dirai che ora che vostro padre si è rifatto vivo inizi a preoccuparti dell’unione famigliare, dimmi sei gelosa di me? - e lei si arrabbiò un pochino e con un tono serio disse - adesso ti racconto una cosa, ma devi promettere che non la dirai mai alla mamma ne a Valentina prometti?- Aldo promise e lei continuò - poco prima di pasqua la mamma mi dette una busta da imbucare alle lettere, dicendo che erano auguri di buona pasqua per te, però accadde che mi cadde in una pozzanghera e si inzuppo tutta, così io la aprii per riscriverne un’altra con le stesse parole e dovetti leggere, all’interno c’era anche una breve lettera per te ed io la lessi, trovai scritte alcune cose che mi scioccarono ed oggi ancora non so spiegarmi.- - se posso aiutarti, io non ho problemi - incoraggiò la ragazza Aldo, notando gli occhi arrossati, lei fece qualche passo veloce tanto da poter superare Aldo, mettendosi faccia a faccia con lui e bloccandolo sul posto disse
- c’era scritto parlandoti di noi, tue figlie, così io decisi di prendere un investigatore privato e farti seguire.-
-Adesso capisco perché ce l’avevi tanto con me - interruppe Aldo, dando una carezza a Martina che sentendosi a disagio guardava in terra - Martina, devi credermi io non ho mai fatto sesso con tua madre, adesso capisco anche perché sei al verde con la carta di credito, io non so come tu consideri me ma io a te e Valentina vi considero figlie, c’ero quando siete nate, c’ero anche al vostro primo passo alla vostra prima parola e ci sono oggi nella ricerca di vostro padre come c’ero il vostro primo giorno di scuola, con tua madre lo stesso, guai a chi la tocca perché per me è più di una moglie, dopo il fallimento del mio matrimonio, ho conosciuto tua madre e subito siamo diventati, non solo amici ma complici esiste un rapporto tra di noi che ci lega come se fossimo moglie e marito e ti garantisco che io con colei che sposai non ebbi mai, spero che tu mi capisca - si senti sollevata Martina e riprendendo a passeggiare al fianco di Aldo con tono più armonioso disse - spero che ti somigli il mio papà - e dette un bacio ad Aldo che rosso in viso perché emozionato disse - questo è il più bel complimento che io abbia mai ricevuto, devi sapere che la causa della nullità del mio matrimonio si basava tutto su questo, lei non voleva figli che potessero somigliarmi - allora Martina mise un braccio in torno al collo di Aldo e sbotto a ridere ed Aldo le chiese - allora dimmi, quali segreti nascondo, secondo l’investigatore? - :- era proprio questo che mi faceva ridere - disse Martina tirando fuori delle foto dallo zainetto e continuò - guarda questa foto, chi è la signora? - - questa è mia mamma, non ti avrà mica detto che faccio l’accompagnatore per soldi, di anziane signore? Vedo che ci ha seguito in ospedale, sai una volta al mese mia madre deve fare un prelievo di sangue, nulla di grave ma deve farlo, poi a chi tocca - e Martina - questo secondo lui potrebbe essere tuo figlio e siete ritratti insieme ad una signora che potrebbe essere una delle tante - - beh questo è vero, è una delle tante sai ho tre sorelle e questa è la più grande si chiama Anna, porta lo stesso nome di mia nonna, l’ha conosciuta anche tua madre una ventina di anni fa - e ridendo e scherzando Martina seguitò
- Questa secondo lui dovrebbe essere l’ultima conquista, guarda ha anche il pancione - - no , qui sbaglia, l’ultima conquista è la bimba che porta in grembo, lei è mia sorella Alessandra e tra poco sarò zio per la tredicesima volta, ho anche due fratelli, ma ora guardami negli occhi perché sto per dirti una cosa importante, per come ragiono io, io ho solo due figlie te e Valentina, forse alla fine delle vostre ricerche voi due mi allontanerete, però sappi che per me voi due resterete sempre le mie uniche figlie, ma dimmi quel imbroglione quanto ti ha sfilato? - E preoccupata Martina disse - se lo sa la mamma mi uccide, tremila euro in più riprese, diceva che era difficile rintracciarti e che raramente uscivi, quindi era sempre appostato ad aspettarti e che pur facendo domande su di te nessuno sapeva nulla , quindi ti è stato dietro per una ventina di giorni, ma hai promesso di non dire nulla alla mamma ti prego - - stai tranquilla, ma solo ad un patto, che tu prenda questa carta di credito ci sono mille euro è usa e getta, cosi non farai preoccupare tua madre, poi se a me servissero soldi io posso chiederli a tua madre, va bene? - lei accettò e lui la invitò ad entrare in una pasticceria, perché visto che in precedenza non avevano spento le candeline avrebbero dovuto farlo oggi lei e la sorella.
Tra Martina e Aldo il più goloso era lui cosi ci misero molto tempo a scegliere la torta, perché una sembrava più buona dell’altra, fecero battute spiritose a più riprese tanto che entrambi si accorsero di aver ritrovato l’armonia che li legava.
Ripresero la strada del ritorno e l’atmosfera era serena così Martina chiese
- toglimi una curiosità, me lo devi, visto che ho passato gli ultimi mesi a farti inseguire e poi a me puoi confidarlo, come fai a sapere tutte quelle cose sui templari, sulla massoneria, dimmelo ti prego, sei un templare? -
era diventata veramente una passeggiata quella che stavano facendo ed Aldo non tentò minimamente di evadere la risposta quindi facendo un piccolo sospiro iniziò dicendo - No! Non sono ne un templare ne un massone, mio bisnonno era un massone, ma in famiglia lo seppero solo dopo la sua morte, e questo mi ha sempre affascinato, come del resto mi hanno sempre affascinato i templari e la loro storia non so se possa essere possibile, ma io credo che alcune persone ci nascano, la vita del massone ed anche quella del templare è una infinita ricerca verso la sapienza divina
e quella sapienza, io credo che possa essere raggiunta anche per dono divino, direttamente da DIO senza tanti preamboli, ti da delle prove e dei pesi da sopportare, dispone di te a suo piacimento, spesso senti il SUO modo di essere severo e proprio in quei momenti senti la SUA grandezza, fino a farti sentire la SUA onnipotenza e capisci che l’essere umano è poco più di un verme, ecco io mi quando penso a Dio mi sento poco più di un verme, però capisci di essere entrato nel circuito della sapienza divina e questo non significa che si sappia tutto, ma sempre a SUO piacimento ti svela cose, dalle più sciocche alle più segrete, così si inizia a vedere il mondo con altri occhi, in apparenza cinici o senza interessi, comprendi la Bibbia in maniera diversa e ne senti l’attualità, poi si diventa folli, ma così folli che si è certi della venuta su questa terra, della Gerusalemme celeste, beh se ci penso bene però non è molto comodo il posto in cui ci si scopre.- fu secca Martina - ti voglio bene - si guardarono si sorrisero e si accorsero di essere tornati a casa, ma Martina domandò ancora - quindi tu credi di far parte di quello che tu definisci circuito della sapienza? - Aldo le fece cenno di sedersi ad una panchina del giardinetto di casa per continuare a dire - guarda, non si tratta di crederci, ma ne si ha la certezza, è vero non si hanno mai prove tangibili che puoi verificare, devi servirti della fede, ma ti accorgi di tante coincidenze, soprattutto se il tuo maestro è DIO, EGLI ti pone dei compiti come ad uno scolaro ed anche se può sembrare sacrilego il metodo che ho scelto io per eseguire i compiti da LUI assegnatimi è stato di ritornare bambino, prendere tutto per gioco e quando sento i Suoi sussurri nelle orecchie, gli rispondo anche con battute spiritose proprio come farei con mio padre, è vero questo non lo permette a tutti, ma solo ai suoi servi a quelli che un giorno ne dovranno rispondere direttamente a LUI ed io in un dialogo di sussurri con LUI un giorno GLI chiesi che al momento del giudizio che mi riguardava, fosse stato più severo che con gli altri, perché se era vero ciò che mi aveva illustrato, i miei sbagli compromettevano altri Suoi servi, quello che nella Bibbia viene chiamato “piccolo resto” i Fedeli, i Veraci che ancora oggi è come se vivessero nelle catacombe, da quella richiesta passarono degli anni, ma una sera mentre pregavo un sussurro mi mise al corrente della mia assoluzione. Sono stato sincero con te e potrei raccontare accadimenti che sembrerebbero frutto di schizofrenia, quindi anche io chiedo a te di prendere ciò che ti ho raccontato e di conservarlo come farebbe un confessore, ma ora entriamo in casa.-
Entrando in casa trovarono Valentina al telefono, era lei a tenere i contatti con l’avvocato Cianelli e stavano confermando l’appuntamento per il pomeriggio alle quattro, in tavola era tutto pronto e Valentina esultò nel vedere la torta, mise meticolosamente le candeline e prese dall’argenteria un vassoio per posare la torta, organizzò nel soggiorno con dei calici ed una bottiglia di spumante, prese dal servizio buono i piattini e raggiunse gli altri in cucina per pranzare .
Mentre Silvia serviva in tavola, sentiva Martina e Aldo discorrere serenamente e non poche volte notò Martina abbracciare Aldo mostrandole l’affetto che Silvia sperava ritrovasse verso di lui, ne dedusse quindi che si erano chiariti senza litigare.
Valentina mise fretta a tutti nel mangiare, perché diceva di essere impaziente per spegnere le candeline ed esprimere il desiderio e che tra tre che ne aveva in mente, ancora non si decideva quale avrebbe scelto .

Nessun commento: