giovedì 25 febbraio 2010

Oggi, la corruzione è diventata una Emergenza e si deve aggredirla in "Stato di Emergenza"

Tutti in Italia, si pongono la domanda su cosa fare per eliminare il costume dilagante della corruzione, anche la Chiesa per la prima volta nella sua storia, ha preso posizione.
Inizia ad andare di moda, una frase detta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “chiedete ad altri”, pare sia la frase più detta negli ultimi giorni.
Il Governo pare che voglia inasprire le pene e per il resto… chi corrompe si arricchisce e tutto tornerà nell’uso quotidiano della bustarella.
Negli anni in cui alcuni hanno creduto opportuno combattere la mafia, si è creata la: “Commissione Antimafia”, quando si è ritenuto opportuno avere una organizzazione per le emergenze, si è creata la: “Protezione Civile”, ma tutti se ne guardano bene, dal considerare la corruzione come un cancro, da eliminare ed aggredire per la sua regressione.
Credo opportuno, realizzare una: “Commissione Anticorruzione” parlamentare, un: “Gruppo di Magistrati” che svolgano solo mansioni di controllo sugli organismi dello stato, sogetti ad aggressioni di speculazione di corruzione.
Magistrati, che vadano direttamente a cercare anomalie sugli appalti con soldi pubblici e che possano autorizzare intercettazioni anche in caso che la futura legge voluta da Presidente del Consiglio le restringa.
Se le cifre della Corte dei Conti sono veritiere, il fenomeno corruzione è pari a quello della criminalità organizzata, quindi si deve aggredire con le stesse intenzioni per eliminarlo.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e zerodieci: !

martedì 23 febbraio 2010

Er "Capitano" e la sua Na-Vetta (quasi 1000 post)

Er capitano e la sua Na-Vetta


Un tempo
immezzo ar mare…

C’era na nave
Tutta sgangherata

Che rattoppata
Riusciva a galleggiare

E co li strappi
Alla vela a veleggiare

Er capitano
Co l’uniforme bella

Alla scialuppa
Teneva sentinella

Che pe paura
Che il tutto s’affonnasse

Je arimaneva
Er modo de sarvasse

Già co li viveri
Pe er capo e er vicecapo

C’aveva er piano
E in silenzio dileguasse

Tanto er bottino
Lo aveva già sbarcato

Quindi sperava
Che er tempo peggiorasse

Il mare urlò
Er vento strombazzava

E pe du notti
Ce fù na gran burrasca

Er capitano
Vicino alla scialuppa

Guardava tutti
E urlava de resiste

Chi tra le cime
Chi alle vele e chi ar timone

Dette l’incarico
A tutto l’equipaggio

Poi na mattina
Co er tempo de bonaccia

Ce fu la conta
De tutto l’equipaggio

Ma all’appello
Mancava er capitano

E na scialuppa
Data pe affonnata

Er cappellano
Je fece n’gran discorso

Pe mette n’luce
Er capo e er suo coraggio

Poi dopo un’giorno
A pigne er capitano

Se vide er porto
E s’arrivò all’attracco

Ma l’equipaggio
Arrivato senza l’oro

Venne arrestato
E pure incarcerato

Er capitano
Dovette remà tanto

Ma trovò l’oro
Ad accoglierlo allo sbarco

Zerodieci: !

lunedì 22 febbraio 2010

La logica stratega dell'elettività

Tutti dicono
Che è bello

Ce lo urlano
Da sopra
Lo sgabello

Ce lo danno
In pasto
Come esempio

Pe’ fa vede
Che er Palazzo
È un gran modello

“Er Lupo
S’è addormito
Co l’agnello”

C’è la pace
Tra li merli
Der castello

Se fa festa
Pe’ la pace
Stabilita

Tra chi cerca
Pe’ magnà
De sbranà er grege

E chi cor cane
Pe’ magnà
Bruca dar prato

Ar Palazzo
Il gran consiglio
S’è riunito

Danno ar popolo
Notizia
Dell’evento

Tutti in fila
Con animo
Contento

Fanno a gara
A chi s’appropria
Der consenso

C’è chi dice
“l’agnello
È un gran modello”

“Ha perdonato
Chi se magnò
Er fratello”

Altri dicono
Che il Lupo
È un gran signore

Perché
Nun sbrana
L’agnello e ce se sfama

Nella tana
Che er lupo
S’è scavata

Se fa strada
La logica
Stratega

E l’agnello
Con animo
Intrigato

Sa che er lupo
Nun verrà
Più cacciato

Ma je dice
Pe’ garantisse
Vita

“Io te perdono
E resto
A fatte gioco”

“ma tu in risposta
Nun me mannà
Ar macello”


Zerodieci: !

sabato 20 febbraio 2010

il mio stipen-DIO!

In guerra
‘n c’è stipendio

Che possa
Aripagatte
Ar sentimento

L’anima
Se indura
A pergamena

E s’arotola
A nasconde
Er pianto

Che resta
Inciso
E nun se fa lamento

Nemici
Amici
E consiglieri

So tutti lì
A sollecità
Dolore

La prima
Stilettata
È da n’amico

Tanto pe fa
Vede che è
Nemico

E freguentà
Sereno
Er tuo nemico

Ma l’anima
C’assorbe
Er foco amico

Se mette
A piagne con
Ugual dolore

Incide
Er pianto
Sulla pergamena

E nun lascia
Trasparire
Er sentimento

La stilettata
Meno
Dolorosa

È quella
Der bulletto
De quartiere

Che s’ariveste
A azzurro
E tricolore

E s’ariappropria
Solo
Dell’onore

Consideranno
Er popolo
Coglione

Je rubba
Pure
Er gradimento

Nun c’è
Stipendio
In guerra


E ne so
Fiero

Er solo
A airipagamme
È er mio “Pensiero”

Che Libero
Arimane
A accarezzamme

E la notte
Sempre svejo
A coccolamme.

Zerodieci: !

giovedì 18 febbraio 2010

In Italia? un esercito di Papi, Re e Figli Illeggittimi, pensa che volevano attribbuirne anche a DIO per far fuori me

Ciao Graziosa, ti è andata bene la serata di San Valentino? Il tuo Principe è stato affascinante oppure rozzo come me? Sai, il mio San Valentino con Veronica, è stato stellare.
Sai, alcune brave persone, si sono risentite della mia illustrazione che ho dato dell’Italia e degli italiani che la vogliono portare a prostituirsi come una puttana, mettendola in mostra nuda, con tutte le vergogne.
Beh, è la verità! Sai nelle catastrofi, il popolo ignaro, mette a disposizione soldi nei fondi per le emergenze e più ne mancano e più ne mettono, se poi esistono i papponi che la metà se li mangia… è necessario rimetterla in mostra nuda, così che qualcuno la rivesta per poterla rispogliare.
Guarda proprio a questo proposito, sul fatto che chiunque ne abbia tenuto le redini dell’Italia, sia stato un pappone (magnaccia), ti racconto una antica leggenda, che si rammenta poco al popolo ed anche in quel caso, ci fu l’intervento di DIO.
Sai, quando andai a dibattere la causa della mia nullità di matrimonio, dopo qualche ora, il Giudice decretò una pausa ed il segretario, mi invitò a prendere un caffè al piano di sotto.
Mentre ci avviavamo, passammo davanti una grande scalinata dello stabile, bella e imponente ed il segretario mi disse: “ecco questa è la scala da dove nell’antichità scendeva il Papa”.
Io lo guardai e gli risposi domandando: “ma ci è scesa anche la Papessa?” Lui preso alla sprovvista, disse: “non lo so!” e cambiò discorso.
Sai gestire il potere qui in Italia, lo si fa poco per il popolo, per una loro evoluzione anche solo economica se non spirituale, ma invece lo si fa per arricchirsi personalmente e mai spiritualmente, ma solo economicamente.
Si racconta, che a capo della chiesa, per motivi di potere economico, andò una donna, che divenne Papa, arrogante e prepotente come tutti i Papi, ebbe anche la sfacciataggine, di rimanere incinta, contro la castità.
Sai, una bella frase, la ho ascoltata da Iva Zanicchi, che in una trasmissione disse ad un Prete: “A DIO, non lo si inganna”.
Quindi Dio, offeso della conduzione della chiesa, mentre la papessa, andò in carrozza per farsi acclamare dal popolo, la svergognò in pubblico, facendola partorire in strada, davanti a tutto il popolo.
Tu cosa penseresti? Se ti si presentasse agli occhi la vergogna? Loro, non sanno neanche arrossire e non solo cercano di aumentare le difese per non farsi svergognare, Papponi ingannatori.
Beh, sai tutto sommato va bene così, anche questa è una prova per i miei fedelissimi, la parte sana del popolo che come me, rimangono fedeli ad una Puttana e non vedono l’ora di liberarsi del magnaccia, pappone, pappa, senza togliere dignità all’Italia, che invece amano senza fare delle sceneggiate in pubblica piazza, solo per motivi opportunistici.
Ciao e sai, ti penso sempre: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

martedì 16 febbraio 2010

Desta? Addormita! ma meglio così

Avanti il prossimo




C’è na voce
‘n chiacchiericcio

Che se mormora
Tra er popolo
Sti giorni

“se so rubati
Er vestito
Dell’Italia”

E se dicembre
Ch’era pure
Rattoppato

Er ladro
N’se ricerca!

Manco
Pe er valore
Der vestito

E nemmeno
Perché ignuda
Se vergogna

È abituata
A fasse svergognà

Tanto è vero
Che continua
Lei a pagà

Sarti
Pettini
E massaggi

A chi ignuda
La vole
Presentà

Stai a capì?
Perché
Je stanno
Dietro?

A fa li conti
C’è da guadagnà

È lei
Che stipendia
Pappa

Quindi ignuda
L’ha da
Presentà

Zerodieci: !

sabato 13 febbraio 2010

San Valentino? Una sola candela, crea una atmosfera da incanto

Beh, cosa volete, questa sera di San Valentino, la mia adorata Sposa, andrà a cena con qualche bel ragazzo da lei scelto, le notizie che ricevo in proposito, sono allarmanti, quindi io scriverò un lettera d’amore, ad una ragazza che stimo da quel poco che la conosco: Veronica Maya, la ragazza di Verdetto Finale.
Dolcissima Veronica, io Filippo, sono un tuo grande ammiratore e ti racconto come ti ho conosciuta.
Sai, mia madre, è una lettrice sfegatata di Intimità, un settimanale che a lei ricorda la sua giovinezza, non ha mai perso una copia nella sua vita, quindi tempo fa, le capitò di leggere una tua intervista, ma la lesse, perché era anche una ascoltatrice di: Verdetto Finale che io allora non guardavo.
A lei, già piacevi e l’intervista che tu rilasciasti, la lesse e ne rimase molto colpita in bene, quindi iniziò a parlarmi di te, mentre cucinavamo insieme e in televisione davano Verdetto Finale, effettivamente, piacesti anche a me, quindi da quel giorno iniziai anche io a seguire il programma per la tua presenza, devi sapere che per motivi opposti, non guardo di tutto in TV, quindi spero ti faccia piacere questo.
Sai, io mi impiccio poco degli affari altrui, ma questa mattina, Gianni Ippoliti nella sua rassegna Gossip, ha dato la notizia che il tuo matrimonio è in crisi e me ne dispiace.
Sai Veronica, capisco che il piacere agli altri, a te possa essere una cosa normale, sei una bella ragazza, quindi è normale, ma devi sapere, che piacere, non per la bellezza, ma per ciò che si è nella persona, non accade a tutte le belle ragazze, quindi vorrei con rammarico, farti una piccola paternale, da tuo tifoso innamorato.
Io seguo la rubrica di Gianni Ippoliti, perché lui sa vedere ciò che esprimono le immagini per altri contesti.
Nei giornali di Gossip, si diventa una arma per colpire altre persone, magari solo immaginarie come lo sono io.
Tieni stretta la tua vita tra le tue mani, la posta in palio è molto altra, il rispetto per te stessa da te stessa.
Nella vita, credo che ciò che bisogna temere di più, sia il giudizio di sé stessi, se negativo, è devastante, può demolire una persona a livello psichico e le persone che non sanno giudicare sé stessi con obbiettività, sono solo cretine, oche che starnazzano senza avere senso, ti prego, non diventare una di quelle oche da aia, proteggiti con tutte le forze che hai.
Sai le delusioni d’amore, anche le più tristi e dolorose, se gli si assegna un senso, si possono superare, sì con un po’ di dolore che poi ti fa crescere, ma donano quando superate una parte di schema della vita.
È molto difficile spiegare, ma tutto nella vita significa qualcosa e il cammino di una vita è come la crescita di un grande albero, ogni tanto ha bisogno di potature che poi portano a nuovi germogli.
Potrei spiegartelo teologicamente oppure, oppure anche per la psichiatria, ma non voglio assumere ruoli austeri, preferisco da tifoso innamorato.
Sai io vivo in solitudine per scelta, molto che vedo in giro mi da quasi il vomito, quindi uso spesso la mia fantasia, nei momenti in cui la solitudine diventa più pesante e mi andrebbe di fare baldoria, questa sera per esempio, cucinerò una cenetta per la mia adorata mogliettina, almeno queste erano le previsioni, mia moglie è molto lontana e quindi la avrei consumata da solo, solo pensandola, ma visto che lei sarà a cena con un bel ragazzo, immaginerò di consumarla con te, sai l’immaginazione a volte fa grandi Miracoli. Filippo un tuo tifoso innamorato.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

mercoledì 10 febbraio 2010

Care donne, volete sapere il pericolo delle tette finte? Che vi esplodano tra le mani (altrui)

Cari Giudici: Beatrice D’Alia di Forum e Mimmo di Verdetto Finale, vorrei che studiaste la mia tesi in Giurisprudenza, che questa notte, ho esibito a Mio Padre: DIO, sapete mi vorrebbe anche Avvocato.
Come si sa, il palpeggiamento di una donna è considerato reato, così come rubare un bacio ad una donna, è reato di violenza carnale.
Io, ho passato molte ore con Mio Padre, per dimostrare, che già in un futuro prossimo, questo reato dovrà essere abolito, ma perché? Se la donna stessa, considera: tette, labbra e chiappe, come oggetti che si acquistano e poi li si esibiscono e notoriamente sono in plastica, il palpeggiamento, non è più rivolto alla persona, ma all’oggetto.
L’uomo, considera psicologicamente, la propria automobile, come, l’immagine da esibire di sé stesso, quindi se è reato, palpeggiare una tetta di plastica, dovrebbe anche essere reato, toccare l’automobile di un uomo.
Baciare labbra di plastica, non è baciare una donna, ma invece un oggetto esibito dalla donna stessa, quindi decade il reato di violenza sessuale.
Altrimenti toccare qualsiasi oggetto di una donna che lo mette in mostra per essere esibito, come potrebbe essere il collo di pelliccia, dovrebbe portare allo stesso reato.
Credo veramente, che la giurisprudenza, verrà modernizzata a tal proposito e non per colpa del maschilismo, ma della stessa donna, che diventa un oggetto esibito in plastica.
Provate a pensarci sopra, ma Beatrice, devi farlo da Giudice, non da donna, ciao e donne… attente alle mani vaganti.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

sabato 6 febbraio 2010

è vero "Principi" Piemontesi, dovrei occuparmi delle mie potenziali corna, ma che volete, sono fatto così

Non voglio entrare in polemica con i “Principi” Piemontesi della
FIAT, anche se mi sento stuzzicato dalle stupidaggini che dicono.
Però vorrei fare un appunto al governo, affinché si potesse aiutare l’occupazione al SUD Italia.
A quanto pare, il problema produzione al SUD, sarebbe il costo troppo alto dei trasporti di motori e altri pezzi, che inciderebbe per 1000 Euro a veicolo.
Fatto presente il fatto che rapportare il prezzo finito Italiano a quello Polacco, è una forzatura da idioti, ma la soluzione potrebbe trovarsi anche con quella forzatura.
Mesi fa, scrissi appunto che l’acquisto Americano, lo avremmo pagato noi in Italia e così vorrebbero i “Principi” Piemontesi.
Se non sbaglio, il Principe elegante Montezemolo, è socio in una compagnia, che vorrebbe treni Privati sulla rete ferroviaria Italiana.
Bene, se oltre a sfruttare il turismo, quella compagnia, potesse da FIAT, trasportare sulla rete ferroviaria Italiana, pezzi da assemblaggio per autoveicoli, i MILLE EURO, non sarebbero più MILLE di differenza, ma molto meno. (la spesa non sarebbe più a collo)
Se la Fiat, costituisse un ramo di trasporto ferroviario, la soluzione sarebbe a costo zero e non solo anche Trenitalia, potrebbe agevolare il passaggio dei mezzi sulla sua rete ferroviaria ed in quel caso, non sarebbero aiuti di stato.
Io capisco bene, che i “Principi” Piemontesi, vorrebbero trasformare tutte le sedi in fabbriche di gianduiotti, per papparseli tutti loro, ma ciò non è possibile, quindi con sani principi, rivedete la vostra posizione, perché in America, fallirete i vostri intenti, le vostre proiezioni, sono fasulle cari “Principi” Piemontesi: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

giovedì 4 febbraio 2010

Avrei potuto raccontarti della mia quasi prima volta

Ciao Graziosa, sai in questi giorni, sono combattuto, perché per la logica della mia guerra, dovrei attaccarti e farti del male con le mie parole, affinché tu mi odiassi.
Ma non ci riesco, avrei mille post da scrivere per provocarti dolore, da oggi a San Valentino, mille mie situazioni precedenti al giorno in cui ti ho conosciuta, ma mi rifiuto di scriverle.
Quindi vorrei farti un regalo per San Valentino e pensandoci su, ho deciso, e mi servirebbe la collaborazione di mia suocera, che da suocera, di sicuro me la concederà.
Hai 10 giorni, per trovare un ragazzo che ti porti a consumare una cenetta romantica la sera di San Valentino, al lume di candela, sono sicuro che te ne ronzino in torno moltissimi.
Quindi se la mia suocera, accetta di guardare le bimbe, vai a fare quella cenetta romantica, che io non posso offrirti ancora.
Sai, sei libera di innamorarti, libera di essere corteggiata come meriti, libera di emozionarti e tanto altro.
Mi contorcerò da rimorso di averti fatto questo regalo e mi rosolerò dalla gelosia, ma se ti va fallo.
Potrai innamorarti e quindi mandarmi la diavolo e sono pronto a rischiare e comunque vada: Buon San Valentino.
P.S. però fammi spere, altrimenti sarà un tormento infinito.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !