sabato 15 dicembre 2007

IL "BALLERINO" DI FILA

Troviamo assai appropriata, alla situazione politica attuale, una vecchia canzone di Ivano Fossati, di cui non ricordo il titolo, ma ricordo benissimo il ritornello che recita così: “non è facile danzare, in un corpo di ballo di oltre centomila, non è facile da fare…”.
Essere ballerino di fila, non cercando di diventare solisti, ci rendiamo conto che è assai dura, (ne siamo la testimonianza) ma all’opinione pubblica si rischia di apparire distruttori di un’ipotetica soluzione alla stasi politica della nazione.
Corrono più forte di noi in tutta Europa, anche se non da lepri, quindi rischiamo di rimanere indietro in tutti i campi.
La parte che ci interessa di più, è sicuramente l’impoverimento della popolazione, la difficoltà di quelle che a suo tempo venivano definite masse, a sopportare il peso economico della vita quotidiana.
Inizia veramente ad essere dura e se si esamina bene il problema, ci si può rendere conto che veramente non è il solito lagnarsi della plebe.
Leggendo e guardando programmi che trattano la politica, possiamo notare un certo qualunquismo (purtroppo è quello che appare) ai temi importanti o se non altro necessari alla vita quotidiana delle masse.
Appare più necessario ed importante, il feudo del regno, i sudditi (rincretiniti), firmano tutto da nuovi partiti a nomi di nuove repubbliche, da proposte di legge a referendum, come se fosse più necessario cambiare parole dei fogli scritti, anziché trovare una forma di patto di collaborazione tra politica e industria, per risollevare una situazione piuttosto critica, noi speriamo vivamente che la nostra Italia non collassi, ma un qualsiasi critico obbiettivo, credo che già lo stia diagnosticando.
Tutti vanno alla ricerca di meriti, credo che nessuno si faccia più l’esame di coscienza, che serve se non altro a stare in pace con la coscienza (personale), perché la storia, non credo risparmierà critiche, anche dure al protezionismo politico di questi anni.

Nessun commento: