domenica 25 luglio 2010

Al Signor Procuratore Palazzi

Illustre Procuratore Palazzi, le scrivo in qualità di diverse vesti che lei a suo insindacabile giudizio, può attribuirmi, anche per poter da me incontrare accuse alle mie parole.
Quindi in qualità di: futuro proprietario della AS Roma e quindi Totti è un mio capitale da difendere, poi in qualità di avvocato e non di Totti, non ne ha bisogno, ma del folclore Romanesco, quello popolano e come ultima veste: di GIUDICE DIVINO, in qualità di Figlio di DIO! Scelga lei a suo comodo.
Creda, anche io ho ascoltato in diretta le risposte di Francesco Totti nella conferenza stampa e come lei, anche io vedo motivi per un deferimento, però lei non può nella maniera più assoluta, deferire il folclore Romanesco, quello che storicamente già dalle parodie nella Roma imperiale, manifestava schiettezza e voce di popolo al potere, con commedie farsesche, manifestava la voce del popolo.
Egregio Palazzi, io, proporrei invece una accurata indagine alla domanda: “chi e perché ha esternato quella domanda a Totti? La risposta era più che ovvia per un interprete del folclore Romanesco quale si identifica Totti presentandosi come Gladiatore in uno stadio Romano.
Vede Palazzi, la cosa che più mi ha colpito in tutta la vicenda, è che poi si sono scatenati gli interisti, con frasi ben più piene di cattiveria, quasi ne aspettassero la lettura dell’intervista di Totti. Proporre al pubblico un figura di società “Morta de Fame”, minacciando con non capisco quali possibilità ad eseguire la minaccia, tutto un gruppo di sportivi iscritti alla Federcalcio e quindi da voi credo tutelati e se minaccia esiste, potrebbero anche esistere le possibilità all’applicazione della minaccia, quindi Totti ha solo anticipato quella da li a poco sarebbe stata una manifestazione a “non alzare la testa” o cresta come se dice a ROMA, da parte degli interisti.
Egregio dottor Palazzi, non ne faccio una questione di soldi per la multa che verrà espressa a Totti, a differenza di come parlano alcuni interisti sulle possibili possibilità economiche della AS ROMA per l’acquisto di un calciatore e spero che il loro presidente, richiami i suoi dirigenti ad una seria trattativa, le mie possibilità economiche, vanno ben oltre quelle del loro presidente e non vorrei un giorno trovarmi a fare i conti con lui, per quanto a me debba quella società calcistica, quindi prima di dare del “Morto de Fame” a qualcuno ci penserei due volte e sia chiara una cosa caro Branca essere parsimoniosi è tutta altra cosa che manifestarsi ricchi con i soldi degli altri come lei fa.
Distinti saluti: Filippo!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !



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