venerdì 2 luglio 2010

Dolcissima EMME, ti chiedo scusa, ma avevo bisogno di sfogarmi

Da questo pomeriggio, ti chiamerò EMME, sai ho aggiunto MIA all’Eterea Moglie eterna, sarai il mio Palindromo.
EMME, carissima mia adorata, sai ti stavo rivelando, forse peccando di audacia, che sto cercando lavoro e che forse grazie ad una mia idea, si potesse realizzare anche il mio desiderio di sposarci.
Purtroppo, stanno giungendomi notizie, poco incoraggianti e vorrei con questo mio sfogo, farti capire la mia posizione, affinché, non spero mi capisca, ma almeno sappi che io sono sincero.
Sai carissima EMME, da molto tempo, ho abbandonato il lavoro, perché un giorno mio Padre mi ha consigliato di prendermi cura dei miei genitori, quindi io ho mollato tutto, ma proprio tutto, dal lavoro ai divertimenti e devo essere sincero, LUI mi ha ripagato con moneta d’oro, anche se non di questo mondo.
Il mio desiderio, è quello di poterti sposare, ma la mia condizione economica, mi porta a pensare, che sia meglio che tu viva da sola e libera dai miei vincoli con mio Padre.
Però ultimamente, ho insistito nel discorso con mio Padre e lui giustamente, mi ha detto: “ma IO non ti ho mai chiesto di diventare povero, quella è stata una tua scelta che io ho apprezzato molto e così sei diventato perfetto, quindi se ti dai da fare, puoi anche diventare ricco”.
Sai dolcissima EMME, ho subito iniziato a chiedere un posto di lavoro, anche inviando mie idee ad gruppi industriali, ma sai io adesso sono un ostaggio, qualcosa di cui appropriarsi e quindi le risposte che mi giungono o perlomeno le proposte, sono di assumere una specie di controllo su di me.
Dietro le proposte di lavoro, si possono individuare altri personaggi, o politici, oppure gruppi industriali che vogliono appropriarsi della mia persona oltre che delle mie idee inviate.
EMME luce dei miei occhi, appropriarsi di me, significa appropriarsi dei favori di mio Padre ed io per nulla al mondo vorrei venderlo, sai quando invio una proposta a qualcuno, prima, usando un mio metodo personale, chiedo il consenso a mio Padre e LUI, dopo un colloquio, mi da delle indicazioni ed io eseguo perfettamente le SUE indicazioni in proposito, quindi mai e poi mai, venderei mio Padre, “per qualche dollaro in più”, anche sapendo, che ciò mi allontana dal mio sogno di chiedere la tua mano a tuo padre.
Io purtroppo, non sono un buzzurro (venditore di castagnaccio) e neanche un venditore porta a porta di quelli fastidiosi ed invadenti, a differenza di questi, io ho una strada dritta e stretta da seguire, anche sapendo che è cosparsa di calici di cristallo che io percorrendola, non devo assolutamente far cadere e rompere.
Sono sicuro, che se i miei interlocutori, accettino un confronto leale e non equivoco, la mia proposta di stipendio, sia di molto meno alta di quella che loro con raggiri, cercano di darmi, mascherando un raggiro, con uno stipendio.
EMME mia adorata, se le condizioni, sono queste, ti chiedo scusa, ma a lungo continuerai ad avere mie notizie solo da questo blog e tutto perché… l’essere umano vuole impadronirsi di DIO! Un bacio passionale tuo Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S. Post Fatae Resurgo!

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