sabato 18 agosto 2007

Senza "titolo" ovvero "l?essenziale" seconda puntata

Senza “Titolo”
Ovvero “l’essenziale”
Seconda puntata
Passò un’oretta nella stanza Aldo a rinfrescarsi e sbarbarsi e anche Silvia utilizzò quel tempo per riorganizzare la sua cucina, così mentre Aldo scendeva la scalinata che dalle camere portava al piano inferiore squillò il telefono, Silvia andò a rispondere e stette una decina di minuti al
telefono, giusto il tempo che Aldo si fumò una sigaretta in giardino sempre con il pensiero a Martina e a quale potesse essere il motivo del suo cambiamento improvviso, lui era tranquillo con la coscienza, perché pur pensando attentamente a qualche suo sbaglio nei confronti di Martina, non ne trovò, pensò quindi che probabilmente fosse un attacco di antipatia improvviso nei suoi confronti e quindi lo trovò più difficile da combattere.
Intanto si erano fatte le dieci e mezzo e un’altra telefonata raggiunse la casa di Silvia, questa volta erano le ragazze che informavano e invitavano la madre ed Aldo al ristorante il Ciambellano così da festeggiare e riportare armonia, per telefono Martina chiese alla madre di salutare affettuosamente Aldo, anche con un bacio e ciò riempì di gioia Silvia che era poco abituata a situazioni elettriche in famiglia, avendo cresciuto le ragazze, si da sola , ma con la complicità e l’aiuto di Aldo che era sempre stato presente nella loro vita, sin dalla loro nascita.
L’appuntamento era per le dodici davanti al ristorante il Ciambellano, quindi Aldo e Silvia decisero di uscire subito e approfittare per fare una passeggiata e qualche acquisto con dei regali per le ragazze.
Nel vederli uscire insieme, si poteva notare l’affiatamento tra Aldo e Silvia, nel chiudere casa, tirare l’auto fuori dal garage, chiudere il cancello, insomma tutte quelle cose che normalmente si fanno ma che nel vederle si può notare l’unione di una coppia affiatata.
Raggiunto il centro trovarono parcheggio davanti ad un bar, così approfittarono per un aperitivo, lo presero al bancone, un po’ di fretta e subito a passeggio per fare acquisti e scegliere un regalino alle ragazze, tra i vicoli di Rapallo, che ancora era piena di sole e villeggianti pur essendo in autunno.
Passò veloce l’oretta a disposizione, tra vetrine e acquisti, trovatisi a metà strada tra il ristorante e l’auto parcheggiata decisero di dividersi, Aldo sarebbe andato a prendere l’automobile, per poi raggiungere Silvia che si avviò direttamente al ristorante libera dai pacchetti degli acquisti.
Arrivato al ristorante, Aldo trovò le tre donne a discorrere con il ristoratore, che si lamentava del calo dei clienti rispetto gli anni passati e del rincaro dei prezzi degli alimenti, finito il lamento fece scegliere il tavolo e saputo che era una festa di compleanno lo imbandì per l’occasione, con un grande centro tavola, una composizione di fiori molto bella, quindi fece attendere qualche minuto prima di far accomodare i commensali, che presero posto facendo i complimenti a come era preparata la tavola - Allora - disse Silvia - e giunto il momento dei regali questo è il mio, auguri - con il viso sorridente le ragazze presero i pacchetti e li scartarono, all’interno trovarono degli orecchini che indossarono subito ringraziando la madre, così fu il turno di Aldo -ecco questo è il mio pensiero con i più calorosi auguri per i vostri sedici anni, vi garantisco che i soldi per acquistarli non me li ha prestati Silvia, erano tutti miei - e detto ciò si accostò per dare un bacio alle ragazze che sorrisero alla battuta dandogli dello sciocco, erano due buste da lettera con all’interno biglietti di auguri spiritosi e due abbonamenti annuali per la palestra che abitualmente frequentavano - a proposito - disse Silvia
- questa mattina è arrivata una telefonata di un certo notaio Silvestri di Genova e ci convoca nel suo studio, io ho preso appuntamento anche al posto vostro, per questo pomeriggio alle cinque, ma se voi avete problemi possiamo disdirlo e prendere appuntamento a vostro piacimento, gli ho anche detto che per convocarci nel suo studio non necessitava una raccomandata, sembrava fosse una cosa urgente - Valentina incuriosita della richiesta di appuntamento del notaio, si volse verso la gemella per sentire cosa ne pensasse ed insieme decisero che andava bene la decisione della madre, quindi subito dopo il pranzo avrebbero potuto mettersi in viaggio, Martina chiese ad Aldo di unirsi a loro - in fin dei conti la mamma ti ha sempre considerato di famiglia - e riprendendo il tono sarcastico aggiunse - chissà che un giorno non ti chiamiamo papà? - ed ancora pazientemente Aldo rispose - non ti nascondo che già il fatto di sentirmi vostro amico mi inorgoglisce , prova ad immaginare se fossi mia figlia, però con questi discorsi metti in imbarazzo tua madre, quindi ti prego per il momento cerca di evitarli per lei, ed io ti prometto che prima di quanto pensi affronteremo questo discorso, io e te da soli, così potrai dirmi tutto ciò che vuoi senza paura di ferirmi - detto ciò tutti si voltarono verso Silvia, che imbarazzata cercò con lo sguardo il cameriere per le ordinazioni , invitando anche gli altri a fare ciò.
- beh visto che dobbiamo metterci in viaggio direi di restare leggeri, anzi visto che andiamo a Genova possiamo fare un giro per negozi, ho ancora la carta di credito intatta ed oggi voglio darmi alle follie - disse Valentina alla gemella - beata te - rispose ridendo, così intervenne la madre volgendosi verso Martina chiedendo spiegazioni - mamma questi ultimi tre mesi ho avuto delle spese inaspettate e non ho voluto chiedere soldi a te, non preoccuparti quando vorrai la ricaricherai, per il momento non ho bisogno di soldi.- Ma Silvia riprese - se hai scaricato la carta di credito, le spese erano belle alte, dimmi qual è il problema per le spese impreviste e non dirmi bugie? - Martina non seppe come scusare le spese fatte, alla madre quindi disse la prima cosa che gli venne in mente - li ho prestati ad una amica, sai ha avuto un incidente con il motorino e doveva riaggiustarlo senza far sapere nulla alla famiglia, perché altrimenti glielo avrebbero tolto, così gli ho fatto un prestito, però ti prego stai tranquilla -
Silvia dubitò, della risposta di Martina, ma si accontentò non volendo intavolare una discussione in quella occasione.
Erano circa le due quando si alzarono dal tavolo e così essendo Martina con pochi soldi, la gemella si offrì di saldare il conto, saliti in macchina fu Silvia a mettersi al volante e siccome il clima era diventato sereno e spensierato, tutti chiesero di fare la strada panoramica e non l’autostrada per andare a Genova, si scelse la musica e si partì, destinazione studio del notaio Silvestri.
Iniziarono subito a fare battute ed ipotesi su cosa potesse volere il notaio ed il viaggio fu allegro, fecero più di qualche sosta lungo il tragitto prendendosela comoda, a guardarli, sembravano una allegra famiglia in villeggiatura, alle quattro e mezza entrarono nello studio del notaio Silvestri, la signorina, segretaria del notaio, li fece accomodare e di li a poco entrò il notaio con un volto sorridente, salutò e si fecero le presentazioni ufficiali.
- Allora , complimenti alla mamma, sono graziose le sue ragazze, però se vi ho convocato non è per farvi dei complimenti, quindi vengo subito al punto, cosa sapete di vostro padre? - Silvia volse lo sguardo immediatamente verso Aldo che con un gesto del viso gli fece cenno di tranquillizzarsi, mentre le gemelle invitarono il notaio ad essere più chiaro, -giusto - osservò lui, quindi iniziò ad informare le due ragazze di ciò che le attendeva.
-Dovete sapere, che anche se voi non lo avete mai notato vostro padre vi è sempre stato vicino - - non ci dica che ha paura di noi, insomma per quale motivo non si rende visibile, o forse è meglio dire non si dichiara?- interruppe Martina - non conosco minuziosamente i motivi - riprese il notaio - però posso consigliarvi di essere caute sull’argomento, il mio lavoro e soprattutto l’incarico che ho ricevuto consiste nel mettervi in condizione di scoprire chi sia e soprattutto cosa sia e non meno cosa siete voi per lui, in questa busta che è sigillata e non sono autorizzato ad aprire ci sono tutte le informazioni per iniziare a capire e trovare vostro padre, se voi lo vorrete, altrimenti devo restituirla a vostro padre, quindi se l’accettate firmatemi questi fogli, è una busta che ha confezionato lui personalmente, quindi credo non manchi nulla che possa occorrervi -
- cretina, mi sento proprio una cretina - non era chiaro alle persone presenti il perché Martina dicesse tali cose quindi nessuno le dette importanza.

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