sabato 25 agosto 2007

SENZA"TITOLO" OVVERO "L'ESSENZIALE" TERZA PUNTATA

Senza “Titolo”
Ovvero “l’essenziale”
Terza puntata.
Fu rapida la decisione delle ragazze a firmare, ma non dopo essersi accertate che ciò non disturbasse la madre.
- Benissimo - riprese il notaio - adesso passiamo alla donazione che vostro padre vi fa a tutte e tre - - adesso non ci dica che nostro padre è anche ricco, perché non mi sentirei solo una cretina - - Martina quando decidi di smetterla è troppo tardi, oppure spiegati meglio!- - No! No! Mamma, non fateci caso è tutto un discorso tra me e me - ed elargì un sorriso a tutti i presenti invitando il notaio Silvestri a proseguire nel suo lavoro, il notaio guardò Aldo che fece cenno di non capire, così prese la parola Valentina
- bene visto che da oggi possiamo dire anche noi di avere un padre e che da domani dobbiamo giocare agli 007, per saperne di più direi di continuare, scusate ma io sono curiosa e non vedo l’ora di iniziare ad investigare, che bello potremo saltare la scuola per qualche tempo - annuì il notaio e chiese se gli ospiti desiderassero qualcosa da bere, per poi riprendere ciò per cui era stato incaricato.
- Vorrei farlo leggere personalmente a te, che ti vedo così eccitata e posso capirti, - disse rivolto a Valentina - - ma legalmente non posso quindi se volete interrompetemi pure quando pensate, d’accordo? - e Martina scosse la testa sorridendo al notaio che riprese la parola - Vi viene donato e vostra madre ne sarà la legale rappresentante fin quando non compirete i diciotto anni di età , un agriturismo, composto da trenta ettari di terreno con colture di uva da vino ed ulivi, con annessa una cantina ed un frantoio, una struttura con camere per ospiti, un maneggio ed una piscina, tutto perfettamente funzionante e ristrutturato, in località Santa Margherita Ligure.- Ci fu un silenzio assordante nello studio e tutti guardavano tutti con incroci di sguardi silenziosi ma pieni di significato per ogni uno di loro a suo modo, così dopo un lungo silenzio Martina interrogò la madre chiedendole - tu ne sapevi niente di tutto questo? Insomma tu sai di chi sta parlando il notaio - ma lei rispose - no ! io ti garantisco che non ne sapevo nulla, immaginavo che prima o poi accadesse qualcosa del genere, ma non pensavo così presto, voi siete ancora giovani e vi dico anche che non sarò io ad indirizzarvi a vostro padre, lui vuole che lo troviate da sole ed io lo rispetto - e fu creduta dalle ragazze che osservavano attentamente le espressioni del viso della madre. Martina e Valentina presero atto di tutto presso il notaio, che perfezionò la donazione e indirizzo le ragazze presso lo studio dell’avvocato Cianelli dando loro il biglietto con il numero di telefono, studio che curava gli aspetti legali dell’agriturismo, così da prendere conoscenza dei dettagli e di tutti quei particolari che il notaio non conosceva, dette anche due pacchetti, alle ragazze che loro aprirono immediatamente e alla visione di due medagliette d’oro rimasero dubbiose - chi sa di chi sia questa immagine? - chiese Valentina porgendola verso i presenti, la prese in mano Aldo che disse - questo è l’arcangelo Michele, guarda ha un’incisione sul retro- restituendo la medaglietta alla ragazza - “è lui che chiedo al mio fianco” mah chissà quale sia il vero significato? - Vi era anche una poesia all’interno del pacchetto scritta su di un foglio di pergamena con uno stemma al centro e stesso stemma era inciso su due anelli, quindi dedussero che fosse di un casato, raffigurava uno scudo con all’interno due onde del mare con in alto due stelle di Davide ed era contornato da rami di alloro con la scritta “SALVE” . Silvia chiese a Valentina di leggere la poesia con tono di curiosità e lei prese a dire:-

L’umido insidioso

Mentre una mattina di febbraio
M’addentravo nell’ombreggiar del bosco
Sentivo all’improvviso sul mio corpo
L’umido che mi correva addosso

Così dalla bisaccia che portavo
Sfilai un maglione e lo indossai
Pensando tra me e me così sto a posto
E ripreso fiato ancora m’addentrai

Ma niente a passar raso al sottobosco
Non è il maglione che portavo addosso
A far da freno all’umido nascosto
Che s’infilava tutto a più non posso

Guardai un po’ più lontano alla mia destra
Una valle verde aperta e soleggiata
Così facendo ancora un po’ di strada
Mi ritrovai scaldato ed asciugato

Mi venne allora in mente il gran mistero
La guerra che fa il male contro il bene
Se è quella che tangibile e palese
Combatte tutti i giorni ogni paese
Trasmessa alla TV con le riprese

Oppur se c’è qualcosa di nascosto
Invisibile segreto e silenzioso
Come l’umido che mi correva addosso
Che non si può veder con le riprese

Per ciò pensando bene a sto concetto
Individuai gli eserciti schierati
Con tutto l’armamento di battaglia
Che son parole musica e canzoni
Parlate con la lingua sconosciuta
A tutte le nazioni di sto mondo

Scoprii pure i re a cui son fedeli
Per fronteggiarsi in questa grande guerra
Al mondo invisibile e insonora
Dato che non vedendola si ignora

Al sole che mi rifletteva addosso
Gli dissi se lo dico mi fan matto
Ma a me che me ne frega d’esser matto
Sta grande guerra in terra combattuta
È cosa più importante e prendo parte

Parrò un Don Chisciotte a chi mi osserva
Però schierato dalla giusta parte
E non quella dell’umido insidioso
Che tutto fa marcì compresi i muri -

Erano circa le otto e tra le smorfie dubbiose delle ragazze iniziarono i saluti al notaio, che aveva svolto il suo lavoro, così mentre scendevano le scale Silvia prese la parola con tono di felicità ed un sorriso sulle labbra
- adesso che iniziate a vedere le stranezze di vostro padre cosa ne pensate, insomma come la state prendendo questa storia - - io devo ancora pensarci- rispose Valentina e aggiunse - prima dobbiamo vedere cosa ci sia in questo plico anzi direi di tornare subito a Rapallo così io e Martina ci chiudiamo in camera ed elaboriamo una strategia, penso che sia tardi per un appuntamento dall’avvocato e per presentarci all’agriturismo, quindi a questo ci pensiamo domani, per oggi ho già ricevuto troppe sorprese e soprattutto ho già troppi dubbi, hai ragione deve essere proprio strano nostro padre - - OK - rispose la gemella e saliti in macchina ripresero il viaggio di ritorno.

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