lunedì 7 giugno 2010

Fedelissimi, se volete vi spiego anche il motivo, ma se si riesce in questo i conti inizieranno a tornare

Espertissimi, (sicuramente più di me nel commercio estero) Fedelissimi, vorrei che studiaste avendone le possibilità, una mia idea da elaborare per poi presentare come proposta al Parlamento della Repubblica Italiana, a proposito di incentivi.
Per quanto riguarda la richiesta interna, spesso lo si fa, con la rottamazione e quindi credo che una specie di rottamazione, per il commercio fuori dalla Comunità Europea, possa portare i suoi frutti.
Se si studiassero precisi Paesi Extracomunitari, dove incentivare con una specie di rottamazione prodotti italiani da commercializzare, con incentivi richiesti alle varie ambasciate, credo che se potenzialmente possibile, riesca a portare i suoi frutti.
Se si riesce, a tenere persone al lavoro in Italia, e quindi risparmiare sulla cassa integrazione, il risultato rimarrebbe in attivo, pur impegnando qualche risorsa per gli incentivi all’estero.
Per portare un esempio, se si potesse vendere il latte in esubero in Italia, in paesi extracomunitari incentivato da parte dello Stato Italiano e quindi di facile accesso anche ai paesi più poveri, il risultato sarebbe che in Italia il settore non andrebbe in crisi con la conseguenza di persone senza lavoro e quindi da aiutare con la cassa integrazione, se questo si potrebbe ottenere per altri prodotti Italiani, si riuscirebbe a gravare meno sulle risorse assistenziali, anche sanitarie.
L’idea, è quella di riuscire a tenere più persone possibile attive nel lavoro in Italia.
Non saprei se le leggi riguardo il commercio estero permettano questo tipo di incentivi, ma se possibile, chiedo a voi fedelissimi, di studiare una meccanica del programma ideale: una rottamazione nei paesi emergenti di prodotti italiani, vi ringrazio e buon lavoro.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S. Emma, tu cosa ne pensi?

Nessun commento: