giovedì 10 giugno 2010

Mi dispiace Signora Tosca, ma per gli stessi motivi sono anche contro i simboli religiosi alle pareti pubbliche

Gentile Signora Tosca, ieri ospite della trasmissione: La Vita in Diretta, pur potendomi sottrarre a esternarle le mie riflessioni e poi capirà il motivo, vorrei esternarle, perché credo che possa portare anche lei in seguito, ad elaborare una nuova concezione di discorso, forse anche a lei utile.
Ieri pomeriggio, nella trasmissione, sono state proposte più di una situazione, con bimbi reclamati da cittadini italiani e figli anche di genitori stranieri e nei casi specifici, tedeschi e danesi, a quanto detto, rapiti dai rispettivi genitori stranieri con anche proibizione alle visite e a vostro dire, le nazioni in questione, fanno una specie di: “Germanizzazione e danesizzazione” parole inquietanti se si pensa al passato.
Subito dopo aver ascoltato il tutto, ieri pomeriggio ho iniziato a riflettere a trecentosessanta gradi, mettendomi da tutte e due le parti, solo questa mattina, sono arrivato ad una conclusione e mi creda, credo di sbagliare nel rivelarla, ma sa Signora Tosca, ho sempre accettato tutto dalla Vita, quindi accetterò anche le ripercussioni di questa mia esternazione e credo non saranno poche.
Credo gentile Signora, che in torto siamo noi italiani, nel non considerare i bambini italiani come un patrimonio della nazione e più precisamente di un popolo, noi italiani, non ci consideriamo “Popolo” siamo da tempo imprecisato, sempre stati allo sbando, quindi credo che le nostre legislazioni, siano anche stupide.
Vede Signora Tosca, se si prova a prendere il loro ordinamento in proposito, anche come una difesa all’islamizzazione europea, loro hanno “le Palle” e noi no! Guardando il loro ordinamento giuridico a tutela di un bimbo con la loro nazionalità, la nazione stessa, diventa protettiva come se fosse una religione laica, a tutela del bimbo.
Mi creda, Signora Tosca, io partendo nel ragionamento pendendo tutto dalla sua parte, adesso, non sarei capace di dare torto al loro ordinamento giuridico, anzi inizio a considerare il nostro ordinamento giuridico come un colapasta, che fa acqua da tutte le parti.
Vede Signora Tosca, in teoria io in futuro potrei trovarmi negli stessi panni di suo figlio, ma saprei attendere fino alla maggiore età dei bimbi, certo cercherei di trovare contatto con il bimbo, ma vede, senza fare muro contro muro con le loro leggi, forse cercherei anche di agevolarle.
È vero non tutti i casi sono uguali e forse il caso di sua nipote e diverso da molti altri, però con tutto ciò, all’ordinamento giuridico che tenta di tutelare sua nipote, io non saprei dare torto.
Forse la deludo scrivendole questo, ma spero che inizi a leggere la situazione dello stato, diversamente.
La saluto cordialmente: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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