martedì 28 ottobre 2008

noi! sempre a capoculo, tutto è un boomerang

Perché non ci piacciono, coloro che reggono e gestiscono la ricchezza in Italia (i grandi imprenditori)? Perché non la gestiscono, non la usano neanche a loro favore, ma solo per definirsi ricchi.
Essere possessori di una ricchezza, dovrebbe essere una gestione della ricchezza e non un possesso.
Quando noi parliamo di ridistribuire la ricchezza, non significa sperperarla e regalarla, ma reintrodurre un meccanismo di ritorno alla base e cioè il gestore.
Gestore, che non deve possederla, ma rimetterla in circolo, a disposizione del povero.
È uso comune dire che i ricchi hanno bisogno dei poveri ed è vero, i poveri fanno circolare il denaro alla base, nel consumo, l’uso del denaro dei poveri, non è fine a sé stessi, ma nel commercio, nella possibilità di vivere, che non è accumulo di ricchezza.
Essi definiscono la ricchezza, con il possesso, solo quando comprenderanno che la ricchezza è gestione e non possesso del denaro, si avrà quella che noi tre chiamiamo libertà di definizione, anche definirsi poveri, ma liberi dai vincoli di schiavitù economica, diventa mercato per i gestori della ricchezza, nessuno vuole toglierla a nessuno, ma almeno seppiatela gestire, se non altro a vostro favore, o non ci capite un ca…, di economia? propendiamo per questa soluzione, visti i risultati recenti nel mercato azionario, in cui avete saputo solo speculare sulla scommessa del debito del povero.
Gronchi Rosa, Crystal Schip e Zerodieci: !

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