martedì 14 ottobre 2008

Oro-scopo

Qualcuno che ci critica, come qualcuno che ci segue, si pone spesso la domanda: ma quei tre, con i lavori in corso con questo blog, che scopo hanno? Certo non quella di chiedere una rivoluzione, non ci piacciono le lotte di massa, anche se nella storia delle società, alcune volte sono state utili, poi neanche quello di chiedervi il voto, la politica non ci interessa, ci piace capirla e magari, perché no anche criticarla, nessuno è perfetto.
Lo scopo che speriamo possa anche intravedersi è l’evoluzione dell’individuo, noi tre, non crediamo nel fatto che tutti siamo uguali, non crediamo alla logica più siamo più contiamo, l’essere umano va rispettato proprio in quanto individuo, la costituzione, parla al singolare: il cittadino e non l’Italiano come aggregazione, dice tutti i cittadini, distinguendone uno per uno e dice sono uguali davanti alla legge, perché il rispetto che si deve avere nel singolo deve essere uguale.
Poi, altro scopo è quello di far notare, che spesso le cose che sembrano insignificanti, hanno un senso, lo abbiamo fatto anche con i barboni, perché anche loro hanno un senso nella logica del male e del bene.
Poi ancora farvi scoprire, il senso e la straordinarietà della lingua Italiana, che spesso è poco amata e usata, poi ancora, farvi notare, cosa potrebbe essere una nazione e quale valore possa contenere, non solo come opere d’arte, quelle che si guardano e spesso neanche le si capiscono se non spiegate da qualcuno, ci provò il presidente Ciampi, a far scoprire la straordinarietà dell’Italia, ma i tempi moderni, rendono tutti distratti e frettolosi, quindi, perché non provarci con un blog, e rivolgersi ai momenti di relax, quando le persone sono calme e tranquille davanti ad un computer? Vogliamo, proprio farvi notare, le cose insignificanti, quelle che poco si ricercano, come l’anima, e spesso si dice, l’anima di una nazione, l’anima di una nazione, sono i cittadini, divisi in tante individualità.
Nei vangeli, c’è una parabola, che dice: non si mette il vino nuovo in otri vecchie, può avere molti significati se compresa la frase e in tutti i campi, ma alla fine se ben compresa la frase, con cui si può trarne una tesi di laurea, si può arrivare a capire, che però il vecchio ed il nuovo, possono non solo convivere, ma dialogare, la sapienza, non passa dal giovane al vecchio, ma viceversa, il giovane ha la speranza di migliorare quella sapienza e quella sapienza, la si ottiene anche notando le cose insignificanti, come è sempre stata considerata L’italia.
Gronchi Rosa.

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