Alcuni anni fa, cera un cantautore di nome Ivan Graziani che morì giovane e consiglio ai giovani di provare ad ascoltare i suoi brani, sono belle pagine di musica Italiana, comunque un suo brano dal titolo “pigro” inizia dicendo: “tu sai citare, i classici a memoria, ma non distingui, il ramo da una foglia”.
Ecco appunto, per saper distinguere il ramo dalla foglia, ci vuole che qualcuno te lo insegni, oppure solo buon senso? Questa è una domanda che vorrei porre all’architetto Fuxas.
Ieri, mentre aspettavo il TG1 delle diciassette, ho guardato il programma: “moda e Europa” dove una non meglio classificata ragazza, parlava di noi romani in termini di provinciali e di loro europei, perché la ragazza è straniera, come se ci dovessero a fatica guidare verso il futuro e per l’esattezza, parlavano di architettura con interventi di famosi architetti e tutti concordi a far notare il nostro provincialismo rispetto agli europei.
Molti post fa, scrissi appunto di simboli che le architetture moderne non hanno più.
Caro Fuxas o non avete studiato da persone valide oppure, vi manca il buon senso.
Vede fuxas, se le vostre imponenti architetture, vogliono significare il decadimento della società, il simbolismo è perfetto, ma ditelo apertamente, fate un processo alla società.
Non danno, le vostre architetture, ne vie per il futuro dell’individuo e nemmeno punti di arrivo all’individuo che cerca vie, non sono oasi nel deserto, ma semplici cattedrali che si distinguono nei deserti per la loro differente struttura.
Ho visto i progetti dell’orrore che vorrebbero costruire in Calabria, nel mio Regno, quello è un progetto da ergastolo.
Lei Fuxas, dovrebbe sapere se qualcuno gli lo ha insegnato, che tutto va letto tutto ha una chiave di lettura, mi dica cosa o come si può leggere la vostra arte.
Non ho studi di architettura, ma il simbolismo me lo ha insegnato mio Padre e non lo contemplate nella vostra arte siete decadenti, ricchi ma decadenti.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: ! Filippo!
Ecco appunto, per saper distinguere il ramo dalla foglia, ci vuole che qualcuno te lo insegni, oppure solo buon senso? Questa è una domanda che vorrei porre all’architetto Fuxas.
Ieri, mentre aspettavo il TG1 delle diciassette, ho guardato il programma: “moda e Europa” dove una non meglio classificata ragazza, parlava di noi romani in termini di provinciali e di loro europei, perché la ragazza è straniera, come se ci dovessero a fatica guidare verso il futuro e per l’esattezza, parlavano di architettura con interventi di famosi architetti e tutti concordi a far notare il nostro provincialismo rispetto agli europei.
Molti post fa, scrissi appunto di simboli che le architetture moderne non hanno più.
Caro Fuxas o non avete studiato da persone valide oppure, vi manca il buon senso.
Vede fuxas, se le vostre imponenti architetture, vogliono significare il decadimento della società, il simbolismo è perfetto, ma ditelo apertamente, fate un processo alla società.
Non danno, le vostre architetture, ne vie per il futuro dell’individuo e nemmeno punti di arrivo all’individuo che cerca vie, non sono oasi nel deserto, ma semplici cattedrali che si distinguono nei deserti per la loro differente struttura.
Ho visto i progetti dell’orrore che vorrebbero costruire in Calabria, nel mio Regno, quello è un progetto da ergastolo.
Lei Fuxas, dovrebbe sapere se qualcuno gli lo ha insegnato, che tutto va letto tutto ha una chiave di lettura, mi dica cosa o come si può leggere la vostra arte.
Non ho studi di architettura, ma il simbolismo me lo ha insegnato mio Padre e non lo contemplate nella vostra arte siete decadenti, ricchi ma decadenti.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: ! Filippo!
Nessun commento:
Posta un commento