martedì 8 settembre 2009

Una Buona Minestra

Credo sia giusto, specificare, che quando parlo di ungere oppure di olio, parlo solo ed esclusivamente di olio extravergine di oliva, anche io ho la marca preferita, ma quello riguarda solo il gusto personale, ed ognuno ha il suo.
Poi se avete notato, elenco pochi odori o spezie ed anche quello è per lo stesso motivo, il sapore è personale, personalmente ritengo che se un cuoco, vende il sapore di un mix di spezie come sapore della pietanza, è un pessimo cuoco, a me piace sentire il sapore di ciò che sto mangiando se pesce, di pesce e se carne del tipo di carne che sto mangiano, quindi imparate a conoscere il vostro palato e ad usare le spezie a voi gradite, nelle quantità a voi gradite.
Spesso, la sera non si vuole andare a letto appesantiti e quindi si fa un brodino di dadi, vi darò un ricetta antica, per fare di una minestrina in brodo, una piccola opera d’arte, per tre persone, poi le dosi le adeguerete alle vostre esigenze.
Prendere una pianta media di indivia, è quella insalata brutta tutta spigolosa.
Lavare e sfogliare, poi tagliare in due o tre pezzi le foglie e mettere in una pentola con dell’acqua a lessare, il quantitativo dell’acqua deve essere quello per la minestra, più un bicchiere di acqua che perderà nella cottura.
Quando l’indivia è quasi cotta, mettere il quantitativo desiderato di riso, in teoria un pugno o poco più a persona ed aggiungere un dado, oggi ce ne sono anche con meno grassi.
A cottura ultimata del riso, che normalmente sono intorno ai quindici minuti mettere nei piatti e fare una abbondante spolverata di parmigiano o di grana.
La minestra è pronta e se ricordo bene, l’indivia è indicata anche per la ritenzione idrica, ma chiedete a qualcuno che ne sa più di me io ho fatto solo un brevissimo corso di erboristeria e ho dimenticato quasi tutto, però è buona lo stesso.
Spero che vi stiate divertendo come me a rispolverare le vecchie ricette, ma ho saputo che alcuni sono arrabbiati con questa piccola rubrica di cucina, ma a me non me ne frega (importa) niente, ciao e a domani: Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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