mercoledì 17 novembre 2010

EMME, sono cambiate le parabole, ma il senso è sempre lo stesso

Ciao EMME, stralunata? Oppure disorientata, dalla mia proposta alla banda di (AH)i Piroso? Beh EMME, sai questa mattina, tutti dicevano che le prossime elezioni Politiche in Italia, ci sarebbero in Aprile e quindi l’idea un po’ birichina mi è venuta pensando ad uno scherzo, però sai? Potrebbe veramente essere una maniera non violenta per fare una misura e poi dai, chi vota e sa chi votare ha dalle elezioni un suo collocamento, perché chi non vota questa società, deve sempre essere rappresentato da un numero approssimativo? Beh EMME, vorrei divertirmi anche io che non voto ormai dal 1993, oggi molte persone come me non vanno alle urne e per i miei stessi motivi, quindi perché non vedersi rappresentate da un simbolo, anche se solo allegorico? Sai EMME? Moltissimi anni fa, tentai invano di fare uno scherzo per il primo Aprile, il famoso Pesce d’Aprile, ricordo che avevo poco più di 15 anni, beh, ricordo che feci una copia di un avviso di scadenza di una cambiale, poi ne trassi delle copie, ma tantissime, io allora già mi arrangiavo con dei lavoretti e facevo il commesso in un banco ambulante, quindi avevo la mia paghetta settimanale.
Poi acquistai le buste ed i francobolli, feci degli avvisi di scadenza a tre o quattrocento nominativi presi dall’elenco telefonico.
Organizzato il tutto, volevo per un giorno Bloccare le Banche della mia Cittadina, solo per gioco, con una affluenza indesiderata.
Una settimana prima della spedizione, mi accorsi che il primo Aprile, cadeva di Sabato e le Banche erano chiuse, quindi sprecai due o tre paghette settimanali, senza ottenere nessun divertimento, non potetti gustarmi nessun Pesce d’Aprile, beh mica tutte le ciambelle escono con il buco al centro, però è un bel ricordo, chissà le pupattole cosa escogiteranno in futuro per fare gli scherzi? Guarda, non è troppo presto per pensarci EMME, il tempo poi passa molto in fretta, già passati 2000 anni da quando ci siamo conosciuti, io e te, sempre noi due.
Beh EMME, tutto sommato siamo invecchiati abbastanza bene, io e te, pensa ci siamo riconosciuti dopo un viaggio durato trenta anni, vorrà dire qualcosa no? Beh, lo riconosco, ho messo su un po’ di pancetta, ma tu sembri uguale al primo giorno che ti ho incontrata, ricordi? Beh, me lo farai sapere, ciao EMME, grazie, di aver preso il mio stesso treno, altrimenti non ci saremmo rincontrati, ciao, Filippo!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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