domenica 23 agosto 2009

consigli utili

Provo a dare un consiglio, a chi in un qualsiasi momento della VITA, accusa stress perché sottoposto a questo “RITO”.
I momenti più critici, per la mente, sono in solitudine, la si cerca, soffrendo la compagnia di altre persone, ma poi in solitudine si va in crisi con il pensiero, il cervello diventa una autostrada per pensieri, trafficata come l’esodo estivo.
Una tecnica molto buona, è stendersi a letto, iniziare la respirazione con tecnica ZEN, e poi lasciare la mente libera di far correre i pensieri, senza soffermarsi su nessun pensiero, senza ragionare sui pensieri fatti, lasciarli correre da soli.
La mente, diventa come un computer che fa calcoli, trova connessioni tra pensieri e persone e esegue il compito voluto senza molto stress.
La cosa importante, è che in quei momenti, DIO Sentenzia, su tutti i ricordi del cervello, torti subiti, amici e nemici, quindi non si deve cercare di impedirlo, so che è molto faticoso, anche fisicamente, ma necessario, perché è la lettura di tutti i ricordi accumulati nel cervello nella propria esistenza e è meglio continuare a dire nei dubbi, o pensare: “sia fatta la volontà di DIO”, senza dare opinioni su cose accadute o persone che in quel momento vengono alla mente, senza intercedere per alcuna persona e senza cercare giustificazioni per sé stessi, anche quello viene giudicato.
Non è per cattiveria, ma per giustizia, ho sempre pensato di poter sbagliare anche a torto sulle persone, ma DIO no! Non sbaglia.
Poi ci sono particolari, ma servono solo se vuole la perfezione, bisogna pensare, che in quel periodo della VITA, si è toccati dallo Spirito di DIO, è da quel particolare, che si soffre la compagnia di altre persone, non è vero che siamo tutti uguali.
Quindi, in momenti particolari, lo stesso proprio corpo è Santo, perché si ha la presenza dello Spirito di DIO nella propria persona.
Quindi, ci sarebbero alcune attenzioni da osservare, ad esempio tutto il posizionamento della tavola apparecchiata, deve essere sempre lo stesso nel posto della tovaglia, va sempre messa nello stesso verso sul tavolo, poi il bicchiere, anche nel ripostiglio, deve essere sempre allo stesso posto il proprio bicchiere, dopo lavato, non importa se lo stesso, ma il posto è importante.
Possono sembrare pazzie, ma è semiologia tutto proprio tutto rappresenta qualcosa o qualcuno, le posate e i tovaglioli, messi a tavola, non devono essere toccati da nessun altro se non sé stessi o i propri discendenti.
Io ho la fama di essere schizzinoso, ma è un rito, molte cose che poi si fanno naturalmente, vengono interpretate come manie o follie e forse lo sono, ma hanno uno scopo ben preciso, servire al meglio lo Spirito di DIO.
Filippo.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

Nessun commento: