mercoledì 19 agosto 2009

purtroppo io la penso così

Capisco, che per alcuni economisti che io reputo di parte, essere messi in crisi, da un sempliciotto come me, con la licenza media inferiore e forse chissà, anche presa alle serali, può essere stucchevole, ma se riflettete un pochino, forse arriverete a capire che la ricchezza, in economia, non è quella che avete studiato nelle vostre pregiate università.
Voi considerate ricchezza, quando i conti di una azienda sono in attivo e bravi, siete proprio bravi se fosse così semplice.
La ricchezza di una nazione, non è una semplice azienda, che fa entrare i propri clienti ricchi e con possibilità di spesa nell’azienda e alla fine della giornata, magari con tre clienti a prodotto ricchezza.
Se un cliente ricco, può spendere 1000 Euro in un ristorante, non produce ricchezza, ma produce un ricco.
La ricchezza, si ottiene quando 10 clienti diversi, possono spendere 100 Euro a testa, in dieci posti diversi.
Questo è giro di denaro e più velocemente si ottiene e più ricchezza si produce.
Se voi economisti, volete fare il 10% di Italiani super ricchi, siete bravissimi, ma la nazione non produce ricchezza produce una piccola percentuale di ricchi che è diverso.
Il ristorane citato, mantiene lo stesso personale e le stesse premesse di circolazione di denaro.
Insistete con la borsa, alti bassi, fiducia o sfiducia, ma la borsa è punto di investimento di chi ha il superfluo, quando manca il superfluo proporzionalmente alla maggior parte della nazione, anche i soldi investiti in borsa, sono sempre gli stessi e i più abili si impadroniscono dei soldi dei meno abili, ma i soldi sono sempre gli stessi se non iniettati dalle banche centrali.
Io la vedo così, forse perché gioco con tutto e prendo in giro tutto, ma degli economisti di cui leggo nei giornali, non mi fido, sono discorsi speculativi secondo la mia ignoranza scolastica e sicuramente anche dimostrata dai post in cui parlo di economia.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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