lunedì 5 gennaio 2009

Corso pratico, di menefreghismo: istruzioni per l'uso

Riprendendo un po’ il filo del post di ieri: “fannulloni”, io in quel post, ho ripetuto: provateci voi e se quel malcapitato lettore, eroe nel reggermi alla lettura, volesse provarci, diamo le istruzioni per l’uso del nostro corso.
Anche questa mattina, una amica incontrata dopo qualche tempo che non la vedevo, mi ha parlato della “crisi”, che la mette in ansia, dell’affanno alle svendite, che i soldi non bastano mai e che spesso si torna a casa, avendo comprato cose inutili, di cui ci si accorge solo a casa, come evitare quella brutta faccia antipatica, che mette di malumore per tutta la giornata ed anche per altro, noi tre, diamo le istruzioni per l’uso, premetto, questo metodo è collaudato da me personalmente, in tutta la mia crisi nervosa, che dura da moltissimi anni ed è un po’ il resoconto di tutti i miei post.
Ricordate il giochino delle casalinghe? Dicemmo in quella occasione, che si può interagire, con lo SPIRITO di DIO, con il pensiero e ricordate il perché del pensiero? Non far sapere a satana, le nostre intenzioni.
Quindi, la follia dell’immaginazione, renderla reale, nella vita pratica e per quelle, più stressate e isteriche nonché fissate per la perfezione, come le mie mogli, bisogna anticipare, per almeno una settimana, un piccolo spazio del tempo disponibile alla meditazione ZEN, è un buon inizio.
Mettiamo il caso, che si debba uscire per fare compere, iniziare, mentre ci si veste e ci si prepara, con l’immaginare tutto quello che si deve fare, da ciò che si deve acquistare, ai colloqui con le persone che si pensa di incontrare, anche i dialoghi, dalla strada da fare, alle vetrine da guardare, dal denaro che si ha a disposizione, al prezzo che si vorrebbe pattuire per quella bella camicetta, che non hai mai trovato esposta nella vetrina.
Insomma imparare a giocare con il pensiero: serve a qualcosa? Serve se si è in contatto con lo SPIRITO di DIO! E se non, lo si dovrà cercare con tutte le dritte che ho elencato in questi post pubblicati.
Però alcune e sono molte a mia conoscenza, potranno verificare la differenza tra il non pensato e tutto ciò che si è pensato e si continua a pensare nell’avventura e non bisogna attenersi al tragitto stabilito, ma abbandonarsi al pensiero che si recepisce, ci guida, ci illustra e ci premia con piccole soddisfazioni.
Da credere? Io me ne frego di tutto! E confesso, che molto tempo fa, quando mi sentivo in pericolo e vivevo stressantissimo, il pensiero mi diceva:-sappi che in ogni occasione, c’è qualcosa per te, anche di aiuto- insomma preporsi alternative o boe di salvataggio, lo può fare solo il pensiero che ci precede se in contatto con DIO!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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